Centro Scolastico Napoli Est

Natale in casa Cupiello   Alla vigilia di Natale del 1931, Eduardo De Filippo bussò alla porta del Teatro Kursaal di Napoli per proporre al loro direttore il suo ultimo lavoro. La commedia dal titolo "Natale in casa Cupiello" piacque talmente tanto che venne replicata per ben nove mesi di seguito! Pur con le caratteristiche di tutta la produzione prebellica di Eduardo, e quindi con una struttura ancora legata ad una robusta vena farsesca e ad elementi tipici del teatro popolare napoletano, "Natale in casa Cupiello" evidenzia con forza le tematiche più mature della drammaturgia del grande autore napoletano. Nel personaggio di Luca ritroviamo, infatti, le caratteristiche del tipico antieroe eduardiano: un uomo piccolo piccolo che, nella diversità e nella contrapposizione rispetto agli altri personaggi, vive la propria sconfitta esistenziale chiudendosi in un ideale isolamento interiore. In una perfetta fusione di elementi comici e grotteschi con spunti ironici e crepuscolari. Eduardo tratteggia la crisi dell'istituzione familiare come metafora di una ben più vasta decadenza della società stretta tra ipocrisie e piccoli egoismi. La passione quasi morbosa del capofamiglia Luca per l'arte del presepe diventa un po' alla volta motivo di fuga e rifugio da una triste realtà: quella di una famiglia, appunto, che si va lentamente sgretolando. Comicità e dramma si sposano alla perfezione in questo quadro dolente e malinconico sulla disperazione esistenziale del mondo moderno.                 Il 22 dicembre 1996 gli alunni del Centro Scolastico “Napoli Est” intendono rendere omaggio al grande Maestro calcando le scene del Teatro Fiorentini di Napoli dove sono i protagonisti di “Natale in casa Cupiello”, essi con intelligenza evitano il calco, preferendo all'imitazione del grande modello eduardiano la propria personale interpretazione, fatta di misurata vitalità e di un elegante realismo poetico.