Centro Scolastico Napoli Est
- Statuto delle studentesse e degli studenti - |
Premessa
Ogni ragazza e ogni ragazzo ha
il diritto di acquisire le conoscenze, le capacità, le competenze che
consentono la piena e consapevole partecipazione alla vita civile,
professionale, politica.
La scuola è una comunità di
persone studenti, genitori e personale della scuola che, con diverse funzioni e
pari dignità, operano per garantire a tutti il diritto allo studio recuperando
le situazioni di svantaggio iniziale, in armonia con i principi sanciti dalla
Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e con
i principi generali dell'ordinamento italiano.
La comunità scolastica,
interagendo con la più vasta comunità civile e sociale di cui è parte, dà
contenuto e attuazione al contratto formativo, che si fonda sulla qualità della
relazione insegnante studente e che ha per oggetto il raggiungimento di
obiettivi culturali e professionali adeguati e lo sviluppo della personalità,
responsabilità e autonomia delle studentesse e degli studenti.
1.
La comunità scolastica
1.1 La vita della comunità scolastica si basa sui valori della
libertà di opinione ed espressione, della libertà religiosa, del rispetto
reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età
e la loro condizione, nel ripudio di tutte le barriere ideologiche, sociali
e culturali.
1.2 Nel rispetto delle persone sono compresi la tutela della
riservatezza, il diritto all'informazione preventiva sui fatti e sulle
regole riguardanti la vita della scuola, la solidarietà e la cortesia nei
rapporti reciproci.
1.3 Le attività didattiche, interattive e complementari sono
organizzate secondo tempi e modalità che rispettino i ritmi di
apprendimento e di vita degli studenti.
1.4 E' comune responsabilità degli studenti e degli insegnanti
rendere gradevole l'ambiente scolastico e averne cura come importante
fattore di qualità della vita della scuola.
1.5 L'esercizio dei diritti e il rispetto dei doveri all'interno
della scuola rappresentano momenti di educazione alla cittadinanza.
1.6 Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo di
istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei compagni lo
stesso rispetto che chiedono per se stessi.
1.7 I provvedimenti disciplinari hanno sempre finalità educativa;
tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di
rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
2.
Principi generali della formazione
2.1 Lo studente ha diritto a una formazione culturale e professionale
qualificata e pluralista che rispetti e valorizzi l'identità di ciascuno e
favorisca uno sviluppo libero e armonico della personalità, una serena
consapevolezza del proprio corpo, un equilibrato rapporto con la natura e
con l'ambiente.
2.2 Lo studente ha diritto ad una offerta formativa in linea con
l'evoluzione delle conoscenze.
2.3 Lo studente ha diritto ad una adeguata educazione civica, che
comprenda la conoscenza delle regole fondamentali della convivenza civile,
dell'organizzazione dello Stato, dei diritti e doveri dei cittadini.
3.
La formazione individuale
3.1 Il diritto degli studenti all'apprendimento è garantito dalla
scuola con un corretto orientamento; con un insegnamento volto alla
trasmissione ed all'elaborazione di conoscenze, all'acquisizione di capacità
critica e di un metodo di studio e di ricerca; con un'organizzazione della
didattica intesa a favorire lo sviluppo di autonome abilità; con
l'educazione motoria e sportiva nel rispetto delle attitudini di ognuno; con
l'apertura al mondo del lavoro.
3.2 Il diritto all'apprendimento comprende la possibilità di vedere
valorizzate le inclinazioni personali, di formulare richieste e di
sviluppare temi liberamente scelti; di godere di una sufficiente continuità
didattica; di ricevere il necessario aiuto e un insegnamento personalizzato,
con particolare attenzione ai casi di ritardi e di difficoltà.
Nel diritto all'apprendimento rientra anche il diritto a ricevere
risposte sui temi dello sviluppo corporeo, sessuale e psico-affettivo.
4.
Partecipazione al
percorso formativo
4.1 Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi, ad
assolvere assiduamente agli impegni di studio, a partecipare alla vita della
scuola.
4.2 Nel quadro della collaborazione tra le componenti scolastiche per
la definizione del progetto educativo, gli studenti sono chiamati ad
esprimere proposte e orientamenti in ordine alla programmazione didattica,
ai principi ai quali debbono essere ispirati i criteri della valutazione,
alla scelta dei libri e del materiale didattico. Gli studenti possono
chiedere il riesame di decisioni già assunte dai docenti.
4.3 La scuola prevede periodici momenti di valutazione del percorso
didattico della classe, ai quali sono chiamati a partecipare anche gli
studenti, nel rispetto della libertà di insegnamento.
4.4 La valutazione delle prove scritte ed orali in corso d'anno ha il
senso di attivare un processo di autovalutazione che conduca lo studente ad
individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio
rendimento. La valutazione deve pertanto essere quanto più possibile
immediata e motivata. La data e le modalità delle prove scritte devono
essere comunicate preventivamente agli studenti.
5.
Autorganizzazione e
consultazione
5.1 La scuola garantisce il diritto di riunione e di assemblea degli
studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
5.2 La scuola garantisce il diritto di associazione e mette a
disposizione degli studenti locali idonei per l'esercizio di tale diritto.
Sostiene l'associazionismo studentesco che non sia in contrasto con le
finalità educative e favorisce la continuità del legame con gli ex
studenti e con le loro associazioni.
5.3 Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante
sull'organizzazione dell'istituto e sull'attività didattica gli studenti,
su loro richiesta o per iniziativa del Dirigente Scolastico, possono essere
chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione.
6.
Effettività del diritto alla formazione
Al fine di rendere effettivi i diritti di cui sopra la scuola si
impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare
a) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
b) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere
adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap;
c) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza
psicologica; d) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante
il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro
associazioni.
6.2 La scuola individua le modalità di utilizzazione delle
attrezzature, dei materiali e dei sussidi didattici, anche in orari non
curriculari, per lo svolgimento di attività complementari e integrative.
6.3 Gli studenti sono tenuti a rispettare le modalità di
utilizzazione di strutture, macchinari e sussidi didattici individuate dalla
scuola e a comportarsi in modo da non arrecare danni al patrimonio della
scuola.
7.
Disposizioni finali
7.1
I principi del presente Statuto trovano concreta attuazione nei regolamenti
delle scuole e nella carta dei servizi, che individuano gli organi
competenti e le modalità necessarie per assicurarne il rispetto.
7.2 I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi sono adottati
previa consultazione degli studenti.
7.3 Del presente Statuto, nonché dei documenti fondamentali di ogni
singola scuola, è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.
7.4 Contro le violazioni del presente Statuto, qualsiasi appartenente
alla comunità scolastica può rivolgersi, entro trenta giorni, a un
apposito organismo composto dal Provveditore o da un suo delegato, che lo
presiede, e da due ispettori tecnici. Tale organismo potrà acquisire tutte
le informazioni necessarie e dovrà pronunciarsi entro trenta giorni,
esprimendo una valutazione da indirizzare agli organi competenti ad
assicurare il rispetto dello Statuto.
8.
Principi per la stesura di nuove norme per la disciplina nella scuola secondaria
superiore
1. I regolamenti delle singole scuole individuano i comportamenti che
configurano mancanze disciplinari, le relative sanzioni e il procedimento,
nel rispetto dei criteri di seguito indicati.
2. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può
influire sulla valutazione del profitto e in nessun caso può essere
sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere
sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad
esporre le proprie giustificazioni, avvalendosi anche di testimonianze e
dichiarazioni dei compagni.
4. Le sanzioni sono sempre temporanee e proporzionate alla infrazione
disciplinare. Lo studente può sempre chiedere la conversione della sanzione
in attività in favore della scuola.
5. Il temporaneo allontanamento dalla comunità scolastica può
essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari,
ovvero quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità
delle persone.
I
principi dello Statuto trovano concreta attuazione nel regolamento
interno di istituto e nella
carta dei servizi, che individuano gli organi competenti e le modalità necessarie
per assicurarne il rispetto.
In tale prospettiva il
consiglio di Istituto in data 07/12/1998 ha deliberato la costituzione di un
apposito organo di garanzia interno alla
scuola disciplinato dai regolamenti della singola istituzione scolastica, a
norma dell’articolo 5 comma 2 DPR 24/6/98 n° 249 e
del prospetto sinottico delle
sanzioni disciplinari in osservanza degli articoli 3 e 4 del menzionato DPR 249/98.
Per l’irrogazione delle
sanzioni di cui all’art. 4, comma 7, e per i relativi ricorsi si applicano le
disposizioni di cui all’art. 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16
febbraio 1994, n° 297:
comunicazione al provveditorato entro 15 giorni dalla irrogazione
della sanzione disciplinare e ricorso da parte dell’alunno o del
genitore dell’alunno ad un apposito organo periferico provinciale.
Per l’irrogazione delle
sanzioni che non comportino l’allontanamento dell’alunno dall’ambiente
scolastico, in base al DPR 249/98, è ammesso ricorso da parte degli studenti
nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, ad
un apposito organo di garanzia interno, deliberato dal Consiglio di Istituto del
7 dicembre 1998, sentito il parere del collegio dei Docenti, così composto
per l’istituto tecnico commerciale:
un membro eletto dal Consiglio di Istituto nella persona del Prof.
Napolitano Sergio
due docenti eletti dal Collegio dei Docenti nelle persone dei Prof.
Mormone Angela ed Esposito Monica
un genitore eletto nell’assemblea dei genitori del 27/10/98 nella
persona della Sig. Autiero Rosaria
due alunni eletti dagli alunni nell’assemblea del 29/10/98 nelle
persone di: Delle Donne Bartolomeo, in rappresentanza del biennio e Monti
Gianluca, in rappresentanza del triennio
il Dirigente Scolastico,
risulta essere componente di diritto.
10.Regolamento
e funzionamento dell’organo di garanzia interno
1.
L’organo è costituito complessivamente da sette persone .
2.
L’organo elegge nel suo seno il Presidente che, nella prima
convocazione, risulta essere il Dirigente Scolastico.
3.
L’organo delibera validamente con la metà più uno dei suoi componenti
qualunque sia il numero degli intervenuti.
4.
L’organo accoglie i ricorsi avverso le sanzioni disciplinari diverse
dall’allontanamento dalla scuola.
5.
Nelle votazioni non è previsto il voto di astensione.
6.
Il Presidente convoca i membri della commissione di disciplina almeno tre
giorni prima della data fissata per l’assemblea mediante comunicazione scritta
a mezzo raccomandata A/R contenente : data, luogo dell’assemblea e ordine del
giorno.
7.
L’organo di garanzia decide, su richiesta degli studenti della scuola
secondaria superiore, o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che
sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione di tale
regolamento.
Premesso che lo statuto degli
studenti è uniformato al criterio della rafforzamento del senso di
responsabilità e del ripristino di rapporti corretti all’interno della
comunità scolastica il seguente prospetto sinottico delle sanzioni
disciplinari contiene la possibilità di commutare le sanzioni in
prestazioni di attività pomeridiane in favore della scuola.
11.PROSPETTO SINOTTICO DELLE SANZIONI DISCIPLINARI
Motivi per i quali può
essere inflitta la punizione |
Entità della punizione |
Autorità competente a
infliggerla |
Alternative alle sanzioni |
A)
Mancanza al dovere di assiduità nella frequenza |
Ammonizione
in classe |
DIRIGENTE
SCOLASTICO O PROFESSORE |
Obbligo
di frequenza in orario extra-curricurale con il tutoraggio dei docenti |
B)
Mancanza al dovere di assiduità nell’impegno di studio |
Ammonizione
privata o in classe |
DIRIGENTE
SCOLASTICO O PROFESSORE |
Limitazione
dei diritti associativi e partecipativi; esclusione da attività
ricreative, agonistiche e sportive |
C)
Mancanza di rispetto nei confronti del Dirigente Scolastico dei docenti
,del personale tutto della scuola e dei compagni |
Ammonizione
privata o in classe |
DIRIGENTE
SCOLASTICO O PROFESSORE |
Comunicazione
ai genitori. Ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità
scolastica |
D)
Comportamenti scorretti nei confronti delle strutture, dei macchinari, dei
sussidi didattici e del patrimonio della scuola. |
Ammonizione
privata o in classe |
DIRIGENTE
SCOLASTICO O PROFESSORE |
Comunicazione
ai genitori e ripristino del precedente stato funzionale. |
E)
Violazione delle norme organizzative e di sicurezza dettate dal
Regolamento d’Istituto |
Allontanamento
dalla lezione (1 o 2 ore) |
DIRIGENTE
SCOLASTICO O PROFESSORE |
Comunicazione
ai genitori. “Riparazione del danno”; il C.C deciderà le modalità
operative di intervento teso al rafforzamento del senso di responsabilità. |
F)
Violazione delle norme organizzative e di sicurezza in maniera recidiva e
reiterata |
Allontanamento
di 1 giorno |
CONSIGLIO DI CLASSE |
Comunicazione
al provveditore e ai genitori prestazioni di attività pomeridiane a
favore della scuola. |
G)
Comportamenti che turbino il regolare andamento delle attività
scolastiche modificando la qualità dell’ambiente scolastico. |
Allontanamento
da 1 a 4 giorni |
CONSIGLIO DI CLASSE |
Comunicazione
al provveditorato e ai genitori obbligo di frequenza ad attività
integrative di educazione alla salute in orario pomeridiano. |
H)
Offesa al decoro personale, alle istituzioni o alle religioni |
Allontanamento
da 5 a 8 giorni |
CONSIGLIO DI CLASSE |
Comunicazione
al provveditorato e ai genitori. Limitazione
dei diritti associativi e partecipativi; esclusione da attività
ricreative, agonistiche e sportive |
I)
Offesa alla morale, oltraggio all’istituto o al corpo docente |
Allontanamento
da 1 a 15 giorni |
CONSIGLIO DI CLASSE |
Comunicazione
al provveditorato e ai genitori. Limitazione
dei diritti associativi e partecipativi; esclusione da attività
ricreative, agonistiche e sportive |
L)
Commissione di atti aventi carattere di reato o che costituiscono pericolo
per l’incolumità fisica delle persone. |
Espulsione |
CONSIGLIO DI CLASSE |
Comunicazione ai
genitori; il C.C deciderà le modalità operative di intervento teso al
rafforzamento del senso di responsabilità. |
12.Osservazioni
sulle sanzioni disciplinari :
1.
L’autorità competente ad infliggere le sanzioni disciplinari
(Dirigente Scolastico o Professore) di cui alle lettere B),C),D),E) del
prospetto sinottico deve annotare, nel giornale di classe, il motivo
dell’ammonizione, darne comunicazione entro 15 giorni ai genitori .
2.
Lo studente
ha diritto ad essere ascoltato al fine di fornire spiegazioni sul suo
comportamento, anche alla presenza di un altro studente.
3.
Ha la facoltà di commutare qualsiasi sanzione in attività in favore
della comunità scolastica.
4.
Il genitore, nella scuola media, lo studente nella scuola superiore,
hanno il diritto di ricorrere avverso la sanzione irrogata che non comporti
sospensione dall’attività didattica, all’organo di garanzia interno alla
scuola a mezzo raccomandata A/R, indirizzata al Dirigente Scolastico
dell’organo collegiale.
5.
Le sanzioni
che prevedono l’allontanamento ( di cui alle lettere : F),G),H),I),L) del
prospetto sinottico ) dall’ambiente scolastico da uno a quindici giorni sono
comminate dal consiglio della classe alla quale lo studente appartiene,
convocato con urgenza dal Dirigente Scolastico.
6.
Tali sanzioni disciplinari devono essere comunicate ai genitori nonché
al Provveditore agli Studi entro quindici giorni dalla loro irrogazione.
7.
Avverso tali sanzioni è ammesso ricorso al Provveditore agli Studi di
Napoli.
Copia
del DPR 249/98, del prospetto sinottico delle sanzioni, dell’organo di
garanzia e
del relativo regolamento di attuazione deliberati dal consiglio
di Istituto
rispettivamente in
data 21/10/1998 e 7/12/1998, è depositata in segreteria e sarà
distribuita ai singoli studenti
ed alle loro famiglie.
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