Centro Scolastico Napoli Est

Premessa

Ogni ragazza e ogni ragazzo ha il diritto di acquisire le conoscenze, le capacità, le competenze che consentono la piena e consapevole partecipazione alla vita civile, professionale, politica.

La scuola è una comunità di persone studenti, genitori e personale della scuola che, con diverse funzioni e pari dignità, operano per garantire a tutti il diritto allo studio recuperando le situazioni di svantaggio iniziale, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e con i principi generali dell'ordinamento italiano.

La comunità scolastica, interagendo con la più vasta comunità civile e sociale di cui è parte, dà contenuto e attuazione al contratto formativo, che si fonda sulla qualità della relazione insegnante studente e che ha per oggetto il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati e lo sviluppo della personalità, responsabilità e autonomia delle studentesse e degli studenti.

 

1. La comunità scolastica

 

2. Principi generali della formazione

 

3. La formazione individuale

 

4. Partecipazione  al  percorso  formativo

5. Autorganizzazione  e  consultazione

6. Effettività  del diritto alla formazione

 

7. Disposizioni finali

 

8. Principi per la stesura di nuove norme per la disciplina nella scuola secondaria superiore

 

9.Regolamento di attuazione dello statuto degli studenti e delle studentesse

I principi dello Statuto trovano concreta attuazione nel regolamento interno di istituto e nella

carta dei servizi, che individuano gli organi competenti e le modalità necessarie per assicurarne il rispetto.

In tale prospettiva il consiglio di Istituto in data 07/12/1998 ha deliberato la costituzione di un apposito organo di garanzia interno alla scuola disciplinato dai regolamenti della singola istituzione scolastica, a norma dell’articolo 5 comma 2 DPR 24/6/98 n° 249 e  del prospetto sinottico delle sanzioni disciplinari  in osservanza degli articoli 3 e 4 del menzionato DPR 249/98.

Per l’irrogazione delle sanzioni di cui all’art. 4, comma 7, e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all’art. 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n° 297:

Per l’irrogazione delle sanzioni che non comportino l’allontanamento dell’alunno dall’ambiente scolastico, in base al DPR 249/98, è ammesso ricorso da parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, ad un apposito organo di garanzia interno, deliberato dal Consiglio di Istituto del 7 dicembre 1998, sentito il parere del collegio dei Docenti, così composto  per l’istituto tecnico commerciale:

 

10.Regolamento e funzionamento dell’organo di garanzia interno

1.      L’organo è costituito complessivamente da sette persone .

2.      L’organo elegge nel suo seno il Presidente che, nella prima convocazione, risulta essere il Dirigente Scolastico.

3.      L’organo delibera validamente con la metà più uno dei suoi componenti qualunque sia il numero degli intervenuti.

4.      L’organo accoglie i ricorsi avverso le sanzioni disciplinari diverse dall’allontanamento dalla scuola.

5.      Nelle votazioni non è previsto il voto di astensione.

6.      Il Presidente convoca i membri della commissione di disciplina almeno tre giorni prima della data fissata per l’assemblea mediante comunicazione scritta a mezzo raccomandata A/R contenente : data, luogo dell’assemblea e ordine del giorno.

7.      L’organo di garanzia decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore, o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione di tale regolamento.

Premesso che lo statuto degli studenti è uniformato al criterio della rafforzamento del senso di responsabilità e del ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica il seguente prospetto sinottico delle sanzioni disciplinari contiene la possibilità di commutare le sanzioni in prestazioni di attività pomeridiane in favore della scuola.

11.PROSPETTO  SINOTTICO  DELLE SANZIONI  DISCIPLINARI

Motivi per i quali può essere inflitta la punizione

Entità della punizione

Autorità competente a infliggerla

Alternative alle sanzioni

A) Mancanza al dovere di assiduità nella frequenza

Ammonizione  in classe

DIRIGENTE  SCOLASTICO O PROFESSORE

Obbligo di frequenza in orario extra-curricurale con il tutoraggio dei docenti

B) Mancanza al dovere di assiduità nell’impegno di studio

Ammonizione privata o in classe

DIRIGENTE  SCOLASTICO O PROFESSORE

Limitazione dei diritti associativi e partecipativi; esclusione da attività ricreative, agonistiche e sportive

C) Mancanza di rispetto nei confronti del Dirigente Scolastico dei docenti ,del personale tutto della scuola e dei compagni

Ammonizione privata o in classe

DIRIGENTE  SCOLASTICO O PROFESSORE

Comunicazione ai genitori. Ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica

D) Comportamenti scorretti nei confronti delle strutture, dei macchinari, dei sussidi didattici e del patrimonio della scuola.

Ammonizione privata o in classe

DIRIGENTE SCOLASTICO O PROFESSORE

Comunicazione ai genitori e ripristino del precedente stato funzionale.

E) Violazione delle norme organizzative e di sicurezza dettate dal Regolamento d’Istituto

Allontanamento dalla lezione (1 o 2 ore)

DIRIGENTE SCOLASTICO O PROFESSORE

Comunicazione ai genitori. “Riparazione del danno”; il C.C deciderà le modalità operative di intervento teso al rafforzamento del senso di responsabilità.

F) Violazione delle norme organizzative e di sicurezza in maniera recidiva e reiterata

Allontanamento di 1 giorno 

CONSIGLIO DI CLASSE

Comunicazione al provveditore e ai genitori prestazioni di attività pomeridiane a favore della scuola.

G) Comportamenti che turbino il regolare andamento delle attività scolastiche modificando la qualità dell’ambiente scolastico.

Allontanamento da 1 a 4 giorni

CONSIGLIO DI CLASSE

Comunicazione al provveditorato e ai genitori obbligo di frequenza ad attività integrative di educazione alla salute in orario pomeridiano.

H) Offesa al decoro personale, alle istituzioni o alle religioni

Allontanamento da 5 a 8 giorni

CONSIGLIO DI CLASSE

Comunicazione al provveditorato e ai genitori.

Limitazione dei diritti associativi e partecipativi; esclusione da attività ricreative, agonistiche e sportive

I) Offesa alla morale, oltraggio all’istituto o al corpo docente

Allontanamento da 1 a 15 giorni

CONSIGLIO DI CLASSE

Comunicazione al provveditorato e ai genitori.

Limitazione dei diritti associativi e partecipativi; esclusione da attività ricreative, agonistiche e sportive

L) Commissione di atti aventi carattere di reato o che costituiscono pericolo per l’incolumità fisica delle persone.

Espulsione

CONSIGLIO DI CLASSE

Comunicazione ai genitori; il C.C deciderà le modalità operative di intervento teso al rafforzamento del senso di responsabilità.

12.Osservazioni sulle sanzioni disciplinari :

1.      L’autorità competente ad infliggere le sanzioni disciplinari (Dirigente Scolastico o Professore) di cui alle lettere B),C),D),E) del prospetto sinottico deve annotare, nel giornale di classe, il motivo dell’ammonizione, darne comunicazione entro 15 giorni ai genitori .

2.      Lo studente ha diritto ad essere ascoltato al fine di fornire spiegazioni sul suo comportamento, anche alla presenza di un altro studente.

3.      Ha la facoltà di commutare qualsiasi sanzione in attività in favore della comunità scolastica.

4.      Il genitore, nella scuola media, lo studente nella scuola superiore, hanno il diritto di ricorrere avverso la sanzione irrogata che non comporti sospensione dall’attività didattica, all’organo di garanzia interno alla scuola a mezzo raccomandata A/R, indirizzata al Dirigente Scolastico dell’organo collegiale. 

5.      Le sanzioni che prevedono l’allontanamento ( di cui alle lettere : F),G),H),I),L) del prospetto sinottico ) dall’ambiente scolastico da uno a quindici giorni sono comminate dal consiglio della classe alla quale lo studente appartiene, convocato con urgenza dal Dirigente Scolastico.

6.      Tali sanzioni disciplinari devono essere comunicate ai genitori nonché al Provveditore agli Studi entro quindici giorni dalla loro irrogazione.

7.      Avverso tali sanzioni è ammesso ricorso al Provveditore agli Studi di Napoli.

 

Copia del DPR 249/98, del prospetto sinottico delle sanzioni, dell’organo di garanzia   e  del relativo regolamento di attuazione deliberati dal consiglio  di  Istituto   rispettivamente   in  data 21/10/1998 e 7/12/1998, è depositata in segreteria e sarà distribuita ai singoli   studenti  ed  alle loro famiglie.


    HOME PAGE    

              PRECEDENTE   

               TORNA SU'