Centro Scolastico Napoli Est
-
Piano dell'Offerta Formativa della scuola media -
INTRODUZIONE
1-
il Piano dell’Offerta formativa.
Il Piano
dell’Offerta Formativa riguarda tutti i percorsi formativi, le attività, le
iniziative, didattiche ed educative, l’organizzazione e la gestione di
strutture, persone e risorse della scuola.
Esso
rielabora ed amplia il Progetto Educativo d’Istituto
accogliendo le nuove istanze della formazione, rispondendo alle esigenze
del territorio e alle sollecitazioni derivanti dai nuovi indirizzi
dell’istruzione, in generale, e professionale, in particolare.
Il Piano
dell’Offerta Formativa
“presenta” dunque la scuola nella sua organizzazione didattica con le
sue finalità e interventi progettuali, con le sue forme e modalità di
funzionamento e gestione a tutti i livelli .
Il Piano
dell’Offerta Formativa, in
armonia con i principi della Costituzione, è uno strumento che nasce: dalla
coscienza della inadeguatezza fra le dichiarazioni degli obiettivi e i risultati
conseguiti sul piano educativo, dalla esigenza di adeguare la proposta
formativa/culturale della scuola al “cambiamento dei bisogni dell’utenza”.
In base alle indicazioni del
D.P.R. n.416 e 417/74 e della Carta dei Servizi di cui il D.P.C.M. del 15/06/95
e al provvedimento legislativo sull’autonomia: Legge n.59 del 15-03-1997, il
recente contratto formativo prevede competenze ed impegni da parte degli
operatori scolastici in ordine al P.O.F., il quale, integrato dal
Regolamento d’Istituto e lo Statuto degli studenti e delle studentesse,
contiene l’insieme delle scelte culturali, formative ed organizzative che
caratterizzano l’azione educativa di una Scuola, cioè, in una parola, l’identità
della scuola. Il P.O.F. è deliberato dal Collegio dei docenti entro la
data di inizio delle lezioni.
2-
Le motivazioni del Piano dell’Offerta Formativa
Il Piano nasce, per un verso,
da un’analisi dei bisogni formativi ed educativi della nostra utenza,
dall’esame degli strumenti e delle risorse disponibili, dall’osservazione
delle condizioni logistiche ed organizzative della nostra Scuola, dall’altro
dai mutamenti della richiesta di formazione ed istruzione sollecitata dai
cambiamenti della politica scolastica
e suffragata dalle
profonde mutazioni degli assetti strutturali e di programma, già, in
buona misura, in atto.
Queste
trasformazioni non possono trovarci lontani ed estranei dal contesto scolastico
generale e particolare del nostro immediato territorio d’azione. In
considerazione di questi, occorre ripensare i termini del servizio scolastico e
della sua offerta formativa ed educativa ponendoci lungo la via della
sperimentazione di nuovi percorsi e nuove organizzazioni che via, via, verranno
perfezionati e consolidati.
In tal senso il Piano
dell’Offerta Formativa (P.O.F.) si articola in modo più ampio per comprendere
queste esigenze.
In particolare esso accoglie:
Insegnamenti facoltativi;
Progetti integrativi dell’offerta formativa;
Revisione e sperimentazione dell’orario
scolastico in chiave modulare;
Riprogrammazione delle attività didattiche ed
educative in chiave modulare e per aree disciplinari affini;
Recupero delle frazioni orarie con attività volte
all’innalzamento dell’offerta formativa e alla promozione del successo
scolastico;
Strutture di funzionamento degli OO.CC. e servizi e
uso ragionato di risorse interne per il miglioramento dell’organizzazione e
della gestione del servizio;
Il Piano
dell’Offerta Formativa intende dunque rivisitare la funzione del servizio
scolastico “rigenerandone” percorsi, finalità, organizzazione,
avvicinandosi ulteriormente alle esigenze dell’utenza, alle richieste della
formazione, ai bisogni del territorio, aprendosi a sollecitazioni e stimoli
esterni (scolastici e non solo), facendosi carico di promuovere iniziative
significative in campo formativo.
3-
Le finalità del Piano dell’Offerta Formativa
Sviluppo della persona in tutte le sue potenzialità;
Innalzamento del successo formativo;
Controllo dell’efficacia dei processi messi in
atto;
Proposizione e promozione di percorsi formativi
aderenti alle mutate esigenze della formazione dell’individuo.
4
- Funzioni e caratteri
del P.O.F.
Il
P.O.F. della Scuola
Media “Napoli Est” costituisce la “carta d’identità” della Scuola e rappresenta la risposta sistematica e naturale ai
bisogni formativi e alle esigenze del diritto allo studio del quartiere
“Gianturco” di Napoli. Il P.O.F. è integrato dal Piano Attuativo, che rende
esplicita la pianificazione annuale delle attività formative, didattiche e
pedagogiche, nonché le modalità della loro attuazione.
Per rendere efficace la
dichiarazione esplicita del contratto formativo tra docente, alunno e genitore,
in ottemperanza al D.P.C.M. 07/06/95, ai fini della partecipazione e della
trasparenza di ogni azione educativa:
- l’alunno deve conoscere
gli obiettivi, le fasi del suo curricolo ed essere costantemente informato sui
suoi risultati, per migliorarli e realizzare comportamenti più responsabili;
- il docente deve esprimere la
propria offerta formativa, motivare il proprio intervento didattico, rendere
intellegibili le metodologie, gli strumenti di verifica e di valutazione;
- il genitore deve conoscere
l’offerta formativa, esprimere anche pareri e proposte, e collaborare nelle
attività.
CONTESTO
SOCIO-ECONOMICO, CULTURALE E
FORMATIVO DELL’ISTITUTO
1
- Presentazione dell’istituto
La
Scuola
Media del Centro Scolastico “Napoli Est” nasce nell’anno scolastico
1995-96, dall’idea di Sergio Napolitano, docente di Economia Aziendale e
Dottore Commercialista dell’Ordine di Napoli, ed al suo primo anno di
funzionamento ottiene il Riconoscimento Legale con Decreto del Ministero della
Pubblica Istruzione del 29-04-1996.
Grazie ad
un gruppo di docenti abilitati, di lunga esperienza professionale e di personale
non docente qualificato guidati dal Rettore Dott. Sergio Napolitano, la Scuola
può vantarsi di rappresentare una delle scuole pubbliche non statali di
maggiore prestigio nell’intera Regione.
Ubicata a
pochi metri dal capolinea della Metropolitana, dalla stazione della
Circumvesuviana di Gianturco e dalle grandi linee del trasporto auto-filo
tramviario urbano ed extra-urbano, è raggiungibile, con estrema facilità, da
qualsiasi luogo della vasta provincia di Napoli. La Scuola
Media “Napoli Est” può vantare un corpo docente preparato che ha il
compito di guidare gli allievi durante il percorso formativo-educativo,
curandone l’evoluzione psico-pedagogica attraverso interventi individualizzati
e programmati. La Scuola è dotata di aule, laboratori tecnologicamente avanzati
e di sussidi didattici per una programmazione finalizzata e mirata.
L’edificio
è stato ubicato in una zona ben collegata con le zone limitrofe e con la città;
la scelta è stata frutto di specifiche indagini di mercato; la sede in Via E.
Gianturco è infatti servita dai seguenti servizi di trasporto:
1)
capolinea Metropolitana;
2)
stazione Circumvesuviana di Gianturco;
3)
linee urbane ed extraurbane dei trasporti pubblici.
2
- Analisi del contesto
L’analisi
dei bisogni formativi e la rilevazione delle condizioni individuali dei soggetti
utenti, contestualmente alla considerazione dei vincoli e delle risorse
socio-culturali dell’ambiente di riferimento, costituiscono le operazioni
indispensabili per l’acquisizione delle informazioni generali e specifiche su
cui impostare il P.O.F.
La
Scuola Media “Napoli Est”,
raccoglie l’utenza del territorio di un quartiere di Napoli (Gianturco) che,
pur essendo stato oggetto di un importante programma di riconversione
urbanistica ed industriale (delocalizzazione di opifici e creazione del Centro
direzionale), non ha perso la sua connotazione periferico- industriale.
Il
quartiere si presenta con un tessuto sociale eterogeneo, dotato di scarsi
servizi sociali e di assoluta mancanza di istituzioni scolastiche.
La
nostra Scuola risponde quindi all’esigenza di creare un “organismo”
con finalità educative, formative, di orientamento e di recupero.
Tra
le problematiche individuate durante l’analisi socio-culturale del territorio
circostante sono emerse, infatti, quelle della dispersione-scolastica e della
illegalità del contesto; la nascita, quindi di un Scuola che offra la
possibilità di sottrarsi ai condizionamenti negativi di una zona ad “alto
rischio” per la presenza di malavita organizzata, che ricicla gioventù
oziosa, poco seguita da famiglie di cultura modesta, e spesso abbandonata e
disorientata.
La
nostra Scuola, infatti, prevede, oltre che docenti esperti e disponibili,
anche il rientro pomeridiano, per cui l’allievo sarà seguito e guidato nello
svolgimento delle attività di studio, aiutato quotidianamente nel recupero e in
attività integrative e quindi allontanato dai pericoli della “strada”.
L’atteggiamento
delle famiglie, è risultato, dopo i primi anni di funzionamento
dell’Istituto, sufficientemente collaborativo.
L’iniziativa
ha destato apprezzamenti anche nelle Istituzioni (risorse esterne) quali:
-Regione
Campania;
-Provincia;
-Comune;
-Consiglio
Circoscrizionale;
-A.N.P.
– Associazione
Nazionale Presidi e Direttori Didattici;
-49°
Distretto Scolastico.
3
- ANALISI DEI RISULTATI SCOLASTICI A.S. 1996/1997 - a.s. 1997/1998 – A.S.
1998/1999
L’analisi
dei risultati scolastici relativi agli anni precedenti costituisce l’atto
preliminare che deve caratterizzare la
costruzione del Progetto Educativo d’Istituto.
In particolare si
potrà evidenziare:
1)
il numero e la percentuale degli ammessi, dei non ammessi, dei licenziati
e dei non licenziati.
La prospettiva di una scuola, come la nostra, che si fa carico del “successo”, si colloca in modo da creare e mantenere un clima educativo favorevole all’apprendimento. Significativi i dati che riguardano i risultati scolastici conseguiti nell’ a.s. 1996/1997, 1997/1998 e 1998/1999; se analizzati statisticamente danno, per la Scuola Media, le seguenti informazioni:
bella riassuntiva dei risultati ottenuti nell’a.s. 1996/1997 |
|
Alunni iscritti | 38 |
Alunni ritirati su iscritti | 3/38 |
Alunni
promossi |
35 |
Alunni frequentanti | 8 |
Alunni ammessi agli esami di Licenza Media | 8 |
Alunni
licenziati |
8 |
Votazione media conseguita agli esami di Licenza Media | Distinto |
Votazioni con Ottimo | Pero
Massimo
Spatuzzi Francesco |
bella riassuntiva dei risultati ottenuti nell’a.s. 1997/1998 |
|
Alunni iscritti | 57 |
Alunni ritirati su iscritti | 9/57 |
Alunni
promossi |
47 |
Alunni frequentanti | 48 |
Alunni ammessi agli esami di Licenza Media | 15 |
Alunni
licenziati |
15 |
Votazione media conseguita agli esami di Licenza Media | Distinto |
Votazioni con Ottimo | Esposito
Antonio
Fiume Anna Irace
Emanuela |
bella riassuntiva dei risultati ottenuti nell’a.s. 1998/1999 |
|
Alunni iscritti | 41 |
Alunni ritirati su iscritti | 1/41 |
Alunni
promossi |
40 |
Alunni frequentanti | 40 |
Alunni ammessi agli esami di Licenza Media | 12 |
Alunni
licenziati |
12 |
Votazione media conseguita agli esami di Licenza Media | Distinto |
Votazioni con Ottimo |
Moschera Carolina Nardicchio Maria Cristina Zappa
Salvatore |
Analoga descrizione ed
analisi viene fatta per l’a.s. appena trascorso: 1999/2000 dove si rilevano i
seguenti dati:
bella riassuntiva dei risultati ottenuti nell’a.s. 1999/2000 |
|
Alunni iscritti | 40 |
Alunni ritirati su iscritti | 2/40 |
Alunni
promossi |
39 |
Alunni non promossi | 1 |
Alunni frequentanti | 40 |
Alunni ammessi agli esami di Licenza Media | 16 |
Alunni
licenziati |
16 |
Votazione media conseguita agli esami di Licenza Media | Buono |
Votazioni con Ottimo |
Allarà
Alessandro Allarà
Marco Cestaro
Salvatore Patricelli
Vincenzo Pintauro
Assunta |
4 - Il
P.O.F. : un progetto che
aiuta i
giovani A conseguire l’autonomia
Dall’analisi di un piccolo quartiere di una città del Sud si può
passare con metodo deduttivo, all’analisi della società contemporanea.
Le società contemporanee, in particolare quelle tecnologicamente
avanzate ed economicamente evolute, hanno mitizzato pseudo-valori come
l’edonismo, il narcisimo, l’apparire, il disinteresse per la politica intesa
come azione responsabile nell’esercizio del voto.
Il sistema scuola,
attraverso lo strumento innovativo e flessibile del P.O.F. “può” educare i
giovani a rendersi autonomi, a rendersi persone che acquisiscono un’adeguata
consapevolezzza della loro situazione e delle loro condizioni in modo da
diventare “soggetto collettivo” e non “più semplice aggregato”.
A tal fine:
occorre che il P.O.F. preveda tempi e spazi per dibattiti aperti tra
docenti, studenti ed esperti sulle “cause” del radicamento di tali
pseudo-valori e sulle tragiche conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti:
droga, violenza , criminalità minorile, alcolismo.
Rigorose ricerche hanno individuato le maggiori cause in quelle
elencate di seguito:
1)
La caduta di grandi ideali e di valori forti;
2)
L’annullamento della capacità di elaborazione personale dei
valori del pensiero: le idee, sostituite da comportamenti consumistici e
imitativi;
3)
La diffusione dell’AIDS;
4)
La crescente consapevolezza della inadeguatezza delle istituzioni
scolastiche a fornire una preparazione finalizzata alle richieste del mondo del
lavoro;
5)
Il cambiamento subìto negli ultimi decenni dalla composizione delle
famiglie e dai ruoli tradizionalmente svolti dal padre e dalla madre.
Per opporsi al dilagarsi di questi pseudo-valori, di questi “miti
funesti”, Scuola e docenti devono farsi portatori di idee forti, che diano
respiro al processo di formazione della personalità forte e a movimenti
giovanili di autentica cultura.
Nel P.O.F., che ogni Scuola dovrebbe progettare e nel nostro P.O.F.,
questi valori, quelli tradizionali, quelli che ci hanno tramandato le antiche
civiltà, i grandi poeti, la stessa scienza moderna, vanno collocati al centro
dei saperi e quindi del processo educativo-formativo, così da motivare e
sviluppare nei nostri giovani capacità tali da:
1)
Far loro superare il disagio dell’incertezza e della
demotivazione;
2)
Stabilire un dialogo aperto con se stessi, con i genitori, i
compagni, i docenti, con i cittadini del loro territorio.
In pratica, alla Scuola,
si chiede di rendere i giovani capaci di progettare e costruire il loro domani
con la loro mente, si chiede la capacità di creare, di assumere decisioni, di
gestire e risolvere problemi di natura diversa. Quindi l’ elaborazione di un
P.O.F., non deve finalizzarsi alla stesura di un documento burocratico e
disatteso, bensì dare vita ad una
Offerta formativa organica, magari
con qualche imperfezione, ma che renda partecipe tutti i soggetti coinvolti:
docenti, famiglie, studenti per avviare il percorso verso l’autonomia.
La nostra attività docente, ispirandosi alle più recenti
metodologie procederà secondo il principio dello “imparando ad imparare”
cioè un insegnamento finalizzato allo sviluppo di “strategie mentali ed
atteggiamenti che rendano il giovane capace di sentirsi motivato a conoscere,
apprendere, ricercare e sperimentare”. Non ci illudiamo di risolvere i
problemi dell’umanità ma un contributo, seppure piccolo, vogliamo tentare di
operarlo per noi e per i nostri ragazzi, con la gradualità di cui un progetto
simile necessita per essere operativo.
Imparare ad imparare come fondamento dell’autonomia: che cosa
significa?
Fondamenti di tale percorso che lo studente deve apprendere sono:
- avere imparato a farsi da sé (anche se non da solo) un proprio
piano di studio come esplorazione, ricerca e sperimentazione, mai di carattere
solo mnemonico;
- partire da progetti semplici, per formarsi la fiducia di base
nelle proprie capacità;
- mostrare grande tenacia e costanza;
- pensare che sia più importante lavorare che lamentarsi;
- essere capace di informarsi e aggiornarsi continuamente;
- ascoltare i consigli senza rinunciare a decidere;
- confrontarsi con i compagni nella scuola e con l’esterno senza
temere gli inevitabili smacchi.
Denominatore comune della nuova scuola è lo sviluppo nei giovani
delle potenzialità inventive e creative che li rendono capaci di farsi attori e
artefici del proprio futuro.
5 - GLI OBIETTIVI
GENERALI DELLA
SCUOLA
La Scuola intende
perseguire i seguenti obiettivi, riservandosi la possibilità di arricchire il
percorso formativo dello studente sulla base dell’analisi delle potenzialità
dello stesso: il modello di tipo esperenziale è subordinato infatti alla
preventiva conoscenza dei reali bisogni, rilevabili durante l’attività di
accoglienza-orientamento prevista dal documento in essere.
Saranno prioritari gli obiettivi:
- socio affettivi;
- obiettivi riguardanti la comunicazione;
- etico-sociali;
- cognitivo-comunicativi;
Gli obiettivi di istruzione dovranno privilegiare gli aspetti
comunicativi dei linguaggi verbali e non verbali, e si articoleranno nei
seguenti, di valenza trasversale: acquisizione e/o potenzionamento delle abilità
di comunicazione, di calcolo, adeguato sviluppo delle capacità logiche e
critiche, acquisizione di un corretto e responsabile metodo di studio, adeguata
acquisizione di conoscenze nell’ambito dei Programmi ministeriali.
5.1
- Obiettivi dell’area compensativa ed integrativa
Gli obiettivi dell’area
compensativa ed integrativa si espliciteranno:
a) nel
cognitivo con interventi disciplinari di tipo compensativo mediante
l’utilizzo di risorse formative del Consiglio di classe o dell’Istituto.
- percorsi individualizzati da
realizzare nell’ambito della disciplina in cui emergono difficoltà;
- utilizzo docenti su Progetti
finalizzati;
- interventi di recupero
curricolari periodici;
- interventi di sostegno.
b) nel
socio-affettivo, con interventi mirati a recuperare motivazione e fiducia
nei ragazzi, attraverso attività formative di orientamento, attraverso progetti
finalizzati e la consulenza di operatori esperti.
-
rispettare se stessi, gli altri e l’ambiente;
-
rispettare il Regolamento d’Istituto;
- mantenere un atteggiamento rispettoso ed educato nei confronti di tutto il personale dell’Istituto, docente e
non
docente;
-
comportarsi civilmente ed educatamente anche al di fuori dell’ambiente
scolastico;
-
auto controllo negli atteggiamenti e nel linguaggio.
6
- PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
E DIDATTICA: RIFERIMENTI
Nell’ambito del P.O.F. si
ritiene necessario stabilire l’itinerario della programmazione e della
valutazione a livello individuale e di Consiglio di classe, in modo che tutti i
docenti
possano usufruire di punti di riferimento.
Le varie fasi della
programmazione del Consiglio di classe possono sinteticamente essere indicate:
1) Analisi ed individuazione dei livelli di partenza della classe, interventi integrativi;
2)
definizione degli obiettivi educativi e didattici, delle strategie
concettuali e comportamentali che il
Consiglio di classe intende attivare nei
confronti degli allievi;
3) definizione delle
metodologie e dei comportamenti comuni che i docenti stabiliscono di assumere
nei confronti della classe;
4) individuazione degli
strumenti di osservazione sui comportamenti degli alunni;
5) definizione delle prove di
verifica;
6) criteri di valutazione.
7 – ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Si ritiene utile portare a
conoscenza dei soggetti interessati alla Scuola il modello di organizzazione didattica del Centro Scolastico “Napoli Est” ed evidenziare il raccordo tra
Collegio dei docenti e Consigli di classe
nell’ambito delle rispettive competenze.
clicca qui per visualizzare l'organigramma
7.1
- Ufficio di Rettorato
La
Scuola si fonda su principi
cattolici ed è gestita e legalmente rappresentata
dal Dott. Sergio Napolitano.
7.2
- Ufficio di Dirigente Scolastico
Il Dirigente Scolastico
della Scuola è la Prof. Ermelinda
Aucelli la quale:
- coordina le attività di
tutti gli organi;
- controlla i processi
avviati;
- organizza le risorse umane.
7.3 - Collegio dei docenti: composto da tutti i docenti della Scuola Media con le seguenti funzioni:
- cura la programmazione
didattico-formativa;
- definisce e convalida il P.o.f.;
- definisce e convalida il
Piano annuale delle attività.
7.4
- Consigli di classe: composti
da tutti i docenti di una singola classe - funzioni:
- armonizzano il lavoro in
modo che possano trovare applicazione le linee d’intervento adottate dal
Collegio dei docenti;
- verificano periodicamente
l’efficacia formativa delle strategie e delle metodologie didattiche adottate;
- sviluppano la programmazione
riguardo alle attività integrative finalizzate allo sviluppo e al recupero
delle abilità mancanti;
- attuano la partecipazione
dei genitori alla vita scolastica attraverso lo scambio di informazioni,esperienze
ed opinioni.
7.5
- Coordinatori disciplinari :
1)
area linguistico-espressiva, affidata all’italiano ma che
coinvolge, anche le lingue straniere;
2) area logico-matematica,
affidata alla matematica che è da ritenere disciplina scientifica fortemente
condizionante l’area comune;
3)
area scientifica, affidata in termini unitari ai docenti di
chimica, fisica e scienze;
4)
area psico-motoria, affidata ai docenti di religione ed educazione
fisica.
Le funzioni principali sono:
-
operare scambi di esperienze e di informazioni;
- individuare le metodologie
didattiche più funzionali allo sviluppo delle capacità
dell’apprendere ad apprendere;
-
stabilire criteri comuni nella somministruzione di prove di verifica;
-
definire linee di intervento nelle eventuali aree di progetto e
nell’area di approfondimento.
7.6
– Commissione
di lavoro:
I docenti si sono articolati in aree funzionali per le attività inserite
nella programmazione o per progetti particolari:
·
Commissione gestione P.O.F.;
·
Commissione Sostegno al lavoro dei docenti;
·
Commissione Interventi
e servizi per gli studenti ;
·
Commissione Rapporti esterni.
Vedi Funzioni obiettivo
8
- Organizzazione dell’accoglienza
E’ necessario che ogni
Scuola migliori la sua immagine all’esterno con iniziative e programmi che
avvicinino le famiglie al proprio spazio scolastico.
I risvolti operativi
dell’operazione accoglienza fanno parte di un progetto elaborato per le classi
prime che si allega al P.O.F. e ne costituisce parte integrante (All. n°1).
9
- Interventi didattico
educativi integrativi
Premessa:
Strettamente collegata
all’area della valutazione è quella degli interventi di sostegno ed
integrativi (obiettivi dell’area compensativa ed integrativa) in risposta alle
esigenze di colmare le lacune, superare le difficoltà che gli alunni incontrano
durante il percorso formativo.
Abbiamo già evidenziato la
nostra adesione ad un discorso nuovo sulla valutazione, che superi il solo
ricorso alle prove scritte ed alle interrogazioni tradizionali che hanno
caratterizzato un sistema scolastico finalizzato più alla selezione che non
alla formazione e all’orientamento.
Da tali premesse si delinea
l’attuale necessità di programmare ed organizzare nel corso dell’anno
interventi didattico-educativi in funzione del recupero per deficit di varia
natura o per mancanza di impegno.
9.1
- Quali aree per gli interventi integrativi?
Premesso che siamo agli inizi
di una esperienza nuova e che quindi i principi individuati sono suscettibili di
variazioni e miglioramenti nel corso dell’anno, riteniamo di dover partire dal
fondamento che gli interventi integrativi vanno:
1) programmati e verificati
dal Consiglio di classe dopo aver valutato le situazioni di partenza degli
allievi;
2) organizzati in modo che il
recupero, soprattutto nelle classi prime, investa trasversalmente tutte le
discipline e superi il semplice intervento a contenuto disciplinare.
I progetti di recupero,
demandati ai Consigli di classe, devono comunque privilegiare le metodologie e
fondarsi sul rapporto diretto docente-discente, a partire dai problemi che
caratterizzano ogni singola situazione.
9.2
- Come intervenire?
L’intervento
didattico-formativo per il recupero potrà articolarsi:
- nel rivedere con l’alunno
le scelte metodologiche e di contenuto discutendo insieme il lavoro previsto;
- nel fare periodicamente la
verifica del livello di apprendimento, vedere che cosa non ha funzionato,
rivedere insieme la metodologia adottata;
- nell’analizzare con
l’allievo i progressi ottenuti ed incoraggiarlo a superare le eventuali
difficoltà incontrate;
- nel favorire la relazione
orizzontale fra gli allievi;
- nello stimolare ed
organizzare attività che attraverso “il successo” portino l’alunno ad
acquisire fiducia nelle proprie capacità.
Si ritiene fondamentale
fornire agli allievi strumenti che consentano loro di gestire in modo autonomo
parti significative dell’attività di recupero, quali:
- test di verifica degli
obiettivi minimi del saper fare e relativa griglia di correzione;
- esercizi risolti corredati
da accurate spiegazioni;
- proposte di esercizi tipo da
risolvere e tracce di risoluzione.
È opportuno che l’alunno:
- ascolti ciò che
l’insegnante dice, quando non è d’accordo spieghi e discuta i motivi senza
polemiche;
- partecipi alle spiegazioni
rivolgendo domande sull’argomento affrontato, senza timore di non essere
capito;
- prenda appunti durante la
lezione;
- chieda di poter ripetere, a
parole proprie, quello che l’insegnante dice e chieda conferma della
correttezza dei concetti appresi;
- rispetti le idee degli
altri, cerchi prima di capirle e poi eventualmente criticarle.
9.4
- Sei regole d’oro per migliorare l’abilità di studio:
1) leggere ad alta voce,
stimolare l’attenzione ponendosi domande e formulando obiezioni;
2) individuare la struttura
base del testo e stabilire una scala di importanza tra i diversi argomenti;
3) associare i concetti da
ricordare con immagini reali o irreali;
4) ricordarsi che le altre
preoccupazioni devon essere rimosse, se non ci riesce, fermarsi, ascoltare il
compact preferito oppure distrarsi in altro modo e poi riprendere lo studio;
5) ripetere a memoria il testo
subito dopo ogni lettura, e possibilmente spiegare a qualcuno (compagno di
classe o di altro istituto) ciò che si è capito. I chiarimenti incentivano
l’attenzione e l’interesse.
10
- Gli stili di insegnamento: come lavorano i nostri docenti
Ogni apprendimento presuppone
una fonte (il docente) che organizza le informazioni, dispone gli strumenti,
orienta le risposte. Vi è una evidente relazione di causa-effetto tra gli input
forniti dal docente e i meccanismi logico concettuali attivati dallo studente.
Lo stile d’insegnamento, sia
esso “democratico” “autoritario” “direttivo” ha sempre un suo
riflesso condizionato sullo stile cognitivo dell’alunno.
Gli stili d’insegnamento:
sistematico, funzionale (tradizionale), per progetti, non sono mai nettamente
demarcati fra loro, è tuttavia possibile individuare quattro aree comuni:
- area della comunicazione
(lezione, interrogazione, discussione);
- area dell’esperienza
(processi induttivi-deduttivi-laboratori);
- area della ricerca.
E’ utile sottolineare che
gli stili si confondono e vengono utilizzati a seconda degli obiettivi da
perseguire e delle situazioni di partenza della classe.
11
- Valutazione e
Autovalutazione
La valutazione viene definita
come il momento estrinseco dell’apprendimento e viene enfattizzata
l’importanza dell’autovalutazione per la crescita dell’autonomia personale
dell’allievo.
La capacità della nostra
Scuola di valutare se stessa, dei docenti di verificare criticamente i propri
convincimenti, le impostazioni metodologiche e didattiche, in un processo
continuo di feed-back delle informazioni, è l’obiettivo che ci proponiamo di
realizzare attraverso l’organizzazione del P.O.F. ed incontri di aggiornamento
tra noi docenti, il Rettore, il Dirigente Scolastico e il confronto con altre
Istituzioni scolastiche.
Il primo fondamentale
carattere di ogni valutazione è l’oggettività; la valutazione oggettiva
tenta di realizzare, attraverso la docimologia un approccio scientifico
all’analisi dei risultati.
Tale valutazione, assai
diffusa, corre il rischio di fermarsi al “quanto” e di non cogliere il
“come”.
I tipi di valutazione più
diffusa sono:
- valutazione sommativa, che
valuta l’alunno attraverso la media di una somma di prestazioni (prove
scritte,orali ecc.);
- la valutazione selettiva che
consiste nel conoscere quanto ha appreso un alunno rispetto alla
somministrazione dell’insegnamento, espresso in una soglia minima, sopra la
quale si riconosce il successo o l’insuccesso.
Anche questa valutazione viene
effettuata con prove, compiti interrogazioni, ammissioni o non ammissioni.
Il nostro P.O.F. si fa
interlocutore dei nuovi sistemi di valutazione e dei nuovi strumenti valutativi
di cui si attuerà una graduale operatività.
I principi cui ci ispiriamo
sono:
- la trasparenza dell’iter
valutativo al fine di coinvolgere lo studente in processi di autovalutazione ma
anche di informare le famiglie dei progressi o delle difficoltà dell’alunno;
- la valutazione deve
riflettere le scelte che la scuola opera con i soggetti in difficoltà
programmando percorsi individualizzati e modificando le modalità di verifica
con prove diversificate e test graduati;
- la valutazione deve prendere
in considerazione, attraverso osservazioni sistematiche, il modo di studiare, i
ritmi di apprendimento, l’interesse all’attività didattica, gli stili
cognitivi, i progressi nel livello di maturazione degli allievi ;
- è sempre necessario
comunque la misurazione di un risultato, che sia esso espresso in
giudizio. L’importante è rendere omogeneo ed oggettivo il modo di
pervenire a tale risultato.
La valutazione tradizionale è
soggettiva, sommativa, esprime i giudizi come verdetti ed ha per oggetto le
prestazioni dell’alunno. E’ però la più semplice ed è quella che è stata
sempre praticata.
Gradualmente, dato il grado di
difficoltà e solo dopo un corso di
aggiornamento su “come valutare oggi”, introdurremo la valutazione formativa
di cui si delineano le caratteristiche confrontandole con quelle della
valutazione tradizionale.
La valutazione tradizionale è
periodica, sommativa ed ha le seguenti funzioni:
- per il docente:
a) controllo dell’apprendimento;
b)
esercizio di un potere;
c) adempimento burocratico.
- per l'alunno:
a) incentivazione allo studio;
b)
stimolo alla competitività;
c) sansione formale .
ha
per oggetto:
le prestazioni dell’alunno.
L’insegnante valuta soggettivamente gli elaborati scritti, le
interrogazioni, le altre prove tradizionali, che mantengono inalterata la loro
indiscutibile validità, soprattutto quando si limita la soggettività
traducendo le abilità richieste in parametri come di seguito si esemplifica:
- per il tema: originalità,
aderenza alla traccia, coerenza, lessico, punteggiatura, sintassi, stile, uso
dello spazio;
- per la valutazione di un
problema tecnico-pratico: impostazione logica, correttezza del calcolo,
originalità, uso corretto del linguaggio verbale, uso dello spazio;
- per la valutazione
comportamentale: impegno, socializzazione, partecipazione, rapporto con i
docenti, uso dei materiali, rispetto di sé e degli altri.
La valutazione tradizionale, così impostata sarà il riferimento dal
quale gradualmente ci discosteremo per passare alla valutazione formativa.
La valutazione formativa è continua orientativa ed ha le seguenti
funzioni:
-
Per
il
docente:
a)conoscenza sistematica dei processi di apprendimento dell'alunno;
b)
verifica della propria azione educativo - didattica in relazione agli obiettivi
da raggiungere.
-
per
l'alunno:
a) coinvolgimento;
b)
autovalutazione;
c) orientamento;
ed ha per oggetto:
b) le influenze esercitate sull'apprendimento dal livello di socializzazione, aspetti psico-affettivi, cultura d'appartenenza.
Verifica:
a) raccolta di informazioni
sulle conoscenze, abilità e comportamenti mediante prove specifiche o analisi
dei prodotti;
b) interventi di recupero o
sviluppo;
Valutazione:
- misurare lo scarto tra
obiettivi e risultati emersi dalle prove di verifica;
Autovalutazione:
- docente e discente si
autovalutano sistematicamente.
La valutazione formativa dell’alunno si effettua alla fine di una
attività didattica e alla fine dell’anno ed è:
Sommativa:
- è finalizzata alla prova e
conclude un iter;
Diagnostica:
- valuto con l’alunno
l’accettabilità dei risultati;
Finale:
- prende in esame lo scarto
tra obiettivi e risultati, li discute, li autovaluta;
Orientativa:
- l’alunno , ricostruendo i
suoi comportamenti perviene gradualmente alla conoscenza di sé.
Per maturare negli studenti e
nei docenti la capacità di autovalutazione si :
- discuterà
in classe dei comportamenti “diversi”;
- si
formulerà insieme un codice di comportamento;
- si
porterà la classe a conoscere le ragioni dei diversi comportamenti (conoscere
gli altri);
- si
cercherà di fare conoscere ai singoli studenti le ragioni dei propri
comportamenti (conoscere se stessi).
Questa attività sarà formalizzata:
-
un’ora al mese di discussioni sull’andamento didattico disciplinare
della classe;
-
compilazione periodica di una scheda di
autovalutazione;
Il sistema di valutazione
sopra delineato renderà possibile definire, al termine di ogni anno scolastico,
con un grado rilevante di oggettività, il profilo di ciascun alunno. Saranno
evidenzianti in particolare:
-
descrizione
della situazione iniziale;
-
evoluzione della sua personalità sotto il profilo intellettuale,
cognitivo e comportamentale (metodo di studio, interesse, impegno,
attitudini);
- eventuali lacune, suggerimenti didattici e giudizio conclusivo.
12 - ORIENTAMENTO E
CONTINUITA’
Nell’ambito del P.O.F.
l’azione orientativa della Scuola deve sia investire trasversalmente tutte le
discipline, sia dispiegarsi come percorso didattico-formativo quotidiano.
Abbiamo condiviso una
metodologia di orientamento articolata come segue:
- fase conoscitiva e descrittiva dell’ambiente
inteso come classe, Scuola, territorio,
richiesta dalle caratteristiche dell’età degli allievi (espansione
spazio-motoria, impulso alla scoperta);
-
fase relazionale: interpretativa della realtà
sociale e professionale, sempre riferita alle
esigenze tipiche di questa età (espansione emotivo-affettiva e
relazionale, sviluppo della socialità);
Il D.M. 16/11/92, la C.M. 339/92 e successive integrazioni, hanno dato
fondamento legislativo al problema del raccordo tra scuola media e secondaria
superiore.
I principi generali per una corretta soluzione operativa sono indicati
nei seguenti:
-
indicazioni concrete sulle modalità di
formazione delle classi prime;
- raccordo, negli anni intermedi, attraverso
incontri tra docenti;
- attività di
aggiornamento comune;
-
coinvolgimento delle famiglie per la
comunicazione delle scelte fatte dalla Scuola e iniziative di
formazione;
- progetti accoglienza.
13 - IL PIANO ATTUATIVO DELL’OFFERTA
FORMATIVA.
13.1 - Premessa
Il Piano attuativo dell’offerta formativa
offre un’immagine sintetica della struttura e delle risorse
didattico-educative della Scuola e il quadro della pianificazione annuale delle
attività formative, didattiche, e pedagogiche degli organi collegiali.
Logisticamente l’edificio scolastico è ubicato
in Napoli alla Via E. Gianturco 54/b ed è iscritto in catasto alla partita
214366, foglio 6, particella 41, CAT D 8.
L’edificio si articola su quattro livelli, di
cui il piano terra composto dal solo locale d’ingresso per l’accesso ai
piani superiori. L’edificio è stato di recente sottoposto a radicali lavori
di manutenzione straordinaria per cui si presenta in ottime condizioni di
agibilità come da relazione tecnica prevista dalla circolare del Ministero
della Pubblica Istruzione 9.12. 1982 n. 377 per il riconoscimento legale del
Centro Scolastico; esso è conforme alle norme della legge 418 in materia di
sicurezza e precauzione. All’interno dei locali vi sono estintori omologati e
periodicamente ricaricati; alle scale antincendio si accede da porte con
maniglie antipanico. Nell’edificio sono state applicate le vigenti
disposizioni sulla segnaletica di sicurezza in materia antincendio secondo le
norme di cui al DPR 08-06-1982 n. 524: cartelli indicanti le uscite, il divieto
di fumare o usare fiamme libere nei locali con affollamento o con presenza di
sostanze combustibili, il divieto di usare acqua sui quadri elettrici nonché
cartelli di segnalazione dei mezzi antincendio. Nell’esercizio dell’attività
non verranno superati i limiti di affollamento previsti all’art. 5 del DM
26-08-1992; l’affollamento massimo previsto per l’intero complesso è di 300
persone, pari a circa 100 persone per piano.
Al fine di regolamentare l’esodo degli
occupanti dell’edificio scolastico, in caso di emergenza, è stato predisposto
un apposito piano di evacuazione in modo da consentire un deflusso ordinato e
sicuro .
Sono stati previsti adeguamenti per il
superamento delle barriere architettoniche.
Le aule destinate alle lezioni sono ampie e
luminose; il terzo piano dell’edificio ospita l’I.T.C., le aule destinate
alle lezioni in numero di tre sono al 2° piano e sono dotate dei seguenti
arredi funzionali all’uso scolastico:
classe 1^: mq 36,
numero max alunni 30; 1 cattedra con sedia, n. 20 banchi con sedie,
n. 1 appendiabiti a muro, 1 armadietto e 1 lavagna a muro.
classe 2^: mq 42,
numero max alunni 34; 1 cattedra con sedia, n. 20 banchi con sedie,
n. 1 appendiabiti a muro, 1 armadietto e 1 lavagna a muro.
classe 3^: mq 38, numero max alunni 31;
1 cattedra con sedia, n. 20 banchi con sedie,
n. 1 appendiabiti a muro, 1 carta geografica ,1 armadietto e 1 lavagna a muro.
I servizi igienici sono in numero sufficiente, 3
wc per le donne e 3 wc per gli uomini. Il personale ausiliario garantisce
pulizia e igiene.
13.4 - LABORATORIO
SCIENTIFICO
Le attrezzature
tecniche a
disposizione di
questo laboratorio
consentono agli studenti di
eseguire esperimenti :
pianificare, osservare, misurare e dedurre autonomamente
rende più
semplice comprendere
i processi
fisici e chimici, e
conferisce una
conoscenza di
lunga durata. Queste
attrezzature , ed in particolar
modo le
collezioni realizzate secondo
i singoli
campi, rendono
possibile l'attuazione
di tutti
gli esperimenti
attinenti l'insegnamento
delle Scienze.
13.5
- LABORATORIO MULTIMEDIALE
Le esigenze
attuali di
una scuola moderna
richiedono sempre
più l'utilizzazione dei
sistemi multimediali . Per
far fronte
a queste
esigenze abbiamo
pensato di
offrire ai discenti
il laboratorio
multimediale che
rappresenta una
perfetta sintesi
tecnologica di integrazione di tutte
le funzioni
audio, video e
informatiche. Il tutto
viene facilmente gestito dall'insegnante
con un
completo controllo
di tutte
le funzioni
e le esercitazioni
svolte dagli
allievi.
L'integrazione multimediale
di questo
laboratorio non
si limita
ad assicurare l'apporto
di varie
tecnologie al
programma didattico, ma
gestisce qualsiasi
processo di apprendimento in
maniera interattiva,
rendendo agibili
canali di
comunicazione tra insegnante
e singolo allievo,
tra insegnante
e un gruppo di
allievi, tra il docente
e tutta la
classe e
viceversa. Consente inoltre
qualsiasi forma
di interscambio tra le sezioni
linguistica, video e informatica,
fornendo all'insegnante
un potente
mezzo di elaborazione didattica e
consentendogli l'accesso a
numerosi e
diversificati tipi
di programma.
Il nostro
laboratorio multimediale
è un
corretto sistema
di comunicazione
a configurazione circolare
che ha superato la
rigidezza e
i limiti dei
sistemi a impostazione
lineare, la cui
funzionalità didattica
è superata
dal momento
che consentono soltanto
un uso
passivo delle
informazioni (trasmissione/ricezione).
E' inoltre
un sistema
aperto e
quindi espandibile
nel tempo. Ad
esso infatti possono
essere collegati
ulteriori accessori. E' questo aumenta
il numero
delle fonti comunicative disponibili e
assicura il
potenziamento e
l'adeguamento tecnologico/didattico
dell'intero sistema.
L'evoluzione tecnologica
condanna ad
una obsolescenza precoce
i suoi prodotti, il che
rende necessaria
la progettazione di sistemi in
grado di
crescere realmente.
La consolle
di regia
consente l'utilizzo
di programmi audio
linguistici in cassetta, di
programmi
audiovisivi e di
programmi
informatici. Gestisce inoltre
le tre reti integrate del
laboratorio e
le tecnologie ad
esse destinate :
-
quella audio linguistica, dotata di
registratori linguistici dotati
di testine
a 4tracce-2canali .
-
quella audiovisiva, dotata
di videoregistratori
o di
altre fonti
audiovisive esterne:
telecamere, ricevitori satellitari
ecc.
-
quella informatica, dotata di
Personal Computer, del lettore CD
ROM interno al P.C. e di
collegamento ad Internet.
Le postazioni
allievo sono
accoppiate e
fornite di
due registratori
linguistici professionali audio-attivi-comparativi
e da
un P.C.
collegato in
rete didattica
audio attiva-informatica-visiva con
la consolle di
regia dell'insegnante.
13.6
– LABORATORI DI EDUCAZIONE ARTISTICA,
di educazione tecnica e di educazione musicale
Questi
laboratori hanno come compito
fondamentale quello di promuovere e sviluppare
le potenzialità estetiche, tecniche e percettive del preadolescente,
attraverso esperienze sia di carattere espressivo-creativo sia di carattere
fruitivo-critico.
14
- SERVIZI FRUIBILI
DAGLI STUDENTI:
Sono a disposizione dei docenti e degli studenti n. 1 telefono pubblico ubicato al primo piano dell’edificio, funzionante con scheda magnetica; sono inoltre disponibili: n. 2 distributore di bevande analcoliche: caffè, cioccolata, cappuccino, thè, acqua, coca - cola, aranciata. Gli studenti possono usufruire dei servizi appena indicati , durante l’intervallo previsto dalle ore 10,00 alle ore 10,15 sotto l’attenta vigilanza dei docenti e del personale ausiliario.
QUADRO ORARIO |
|||
RELIGIONE | 1 | 1 | 1 |
ITALIANO |
7 | 7 | 6 |
STORIA, EDUCAZIONE CIVICA E GEOGRAFIA | 4 | 4 | 5 |
SCIENZE MATEMATICHE,
CHIM., FIS. E NATURALI |
6 | 6 | 6 |
LINGUA STRANIERA: INGLESE | 3 | 3 | 3 |
EDUCAZIONE TECNICA |
3 | 3 | 3 |
EDUCAZIONE ARTISTICA | 2 | 2 | 2 |
EDUCAZIONE MUSICALE |
2 | 2 | 2 |
EDUCAZIONE FISICA | 2 | 2 | 2 |
TOTALE
O |
30 | 30 | 30 |
14.1
– Attività integrative e di recupero
Per concretizzare
l’offerta formativa sono previsti interventi integrativi curriculari ed
extra-curriculari, che impegnano tutti i docenti e i Consigli di Classe con
strutture flessibili in ordine ai tempi, ai metodi e agli obiettivi.
Ciascun Consiglio di Classe,
può programmare interventi di recupero periodici, durante tutto l’arco
dell’anno, relativamente alle esigenze rilevate in “itinere”.
14.2
– Attività sportiva scolastica
La preparazione sportiva viene affidata all’insegnante a ciò delegato.
Le lezioni dei gruppi sportivi si articoleranno secondo l’orario stabilito.
Vengono programmate le seguenti attività sportive:
-
corsi
di ginnastica pomeridiani;
-
giornata
bianca;
-
iscrizione
degli alunni alla F.I.S.I.A.E..
La
Scuola è dotata di una palestra moderna e attrezzata che funziona anche
in orario pomeridiano.
14.3
– Piano visite e viaggio d’istruzione
Il piano delle visite e gite
sarà proposto dai Consigli di Classe e rispetterà la normativa vigente in
materia; nell’ambito dell’educazione ambientale sarà possibile fare
escursioni sul territorio, proposte dai coordinatori dell’area scientifica.
Ogni a.s. la prima visita all’esterno è dedicata: all’Udienza con il Santo
Papa in Città del Vaticano.
14.4
– Progetti finalizzati
Commissione
P.O.F.: Dirigente Scolastico e
Docenti delegati.
Sono previste commissioni per
la realizzazione dei seguenti progetti attivati oda attivare,
i referenti saranno scelti dal Collegio dei Docenti.
14.5
– Tempi della scuola
L’anno scolastico 2000-2001
sarà diviso in trimestri secondo la delibera del Collegio dei Docenti del
28-08-2000;
- attuazione
dell’accoglienza dal 14/09 al 30/09 soprattutto per le classi prime;
- il
Collegio dei Docenti sarà convocato in seduta ordinaria nei mesi di Settembre,
Ottobre,
Febbraio, Maggio;
- i
Consigli di Classe avranno convocazione mensile secondo il seguente calendario:
Lunedi
23 Ottobre
ore 16.30
Martedi
24 Ottobre
ore 16.30
Venerdi
15 Dicembre
Marzo
Lunedì
19 Marzo
Scrutini 2^ Trimestre
Martedì
20 Marzo
APRILE
- incontri
scuola-famiglia: ritenendo fondamentale la collaborazione educativa con le
famiglie degli alunni, è fissata per ciascun docente un’ora settimanale di
ricevimento genitori. L’orario è esposto nella bacheca dell’Istituto.
Sono previsti incontri per i colloqui generali alla fine di ogni mese
secondo il seguente calendario:
14.7
- CALENDARIO
DEGLI INCONTRI
Tra Docenti
e Genitori
A.S. 2000-2001
Martedì
24 Ottobre
2000
ore
16.30
Martedì
21
Novembre
2000
ore 16.30
Venerdì 15 Dicembre 2000 ore 16.30
Martedì
20
Febbraio
2001 ore
16.30
Martedì
20
Marzo
2001 ore
16.30
Martedì
24
Aprile
2001 ore
16.30
Martedì 22 Maggio 2001 ore 16.30
Settembre:
Programmazione didattico-educativa;
Elezioni collaboratori del Dirigente
Scolastico;
Designazione dei direttori di laboratorio,
biblioteca, commissioni;
Programmazione aggiornamento docenti.
Ottobre: Approvazione eventuale sperimentazione metodologica-didattica proposta dai consigli di classe.
Dicembre: Approvazione criteri di valutazione sommativa validi per
tutta la scuola.
Aprile:
Elaborazione progetti per scambi culturali.
Maggio:
Adozione libri di testo e sussidi didattici; criteri per
la formazione delle classi.
Giugno:
Scelta dei criteri per lo scrutinio finale; elaborazione
relazione generale sull’attività formativa da inviare al
Consiglio d’Istituto.
14.9
- CALENDARIO DEI PRINCIPALI ADEMPIMENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Settembre:
Dal
1 al 20 :
Programmazione didattica generale della classe ;
Dal
20 al 30 :
Somministrazione ed elaborazione risultati,
eventuali Test d’ingresso.
Ottobre:
Elaborazione Piano Educativo Annuale con elementi
di Strategia individualizzata sulla
base dei risultati dei test.
Novembre:
Verifica sommativa ed individuazione dei criteri di valutazione
trimestrale.
Dicembre:
Scrutinio trimestrale.
Gennaio:
Verifica programmazione didattica ed eventuali corsi di Recupero sulla
base dei risultati
trimestrali.
Febbraio:
Verifica formativa e verifica attività didattica.
Marzo:
Scrutinio trimestrale.
Aprile:
Verifica formativa e verifica attività didattica.
Maggio:
Verifica
adeguatezza ed efficacia strumenti didattici adottati e proposte di
deliberazione per l’anno successivo.
Giugno: Scrutinio finale.
14.10
– Sussidi didattici e laboratori
Oltre ad una ricca
biblioteca la Scuola è dotata di attrezzature e sussidi didattici di supporto
all’attività curriculare, scelti tra le più adeguate innovazioni
tecnologiche finalizzate all’attività formativa degli studenti.
CLICCA QUI PER VISUALIZZARE L'ORGANIGRAMMA
L’organizzazione del
presente documento risulta dalla collaborazione dei membri delle
quattro Commissioni.
16- PROGETTI
CURRICOLARI ED
EXTRACURRICOLARI.
Sulla
base degli interessi
manifestati dagli alunni e dalle famiglie e del successo di alcuni laboratori
presenti da anni nella nostra Scuola, il Collegio dei Docenti prevede di offrire
alle classi lo svolgimento delle attività di seguito riportate. Lo stesso
Collegio sottolinea la coerenza di tali attività con gli obiettivi della Scuola
e la consapevolezza della indispensabile integrazione tra curricolo ed
extracurricolo, convinto che tale percorso sia fecondo di sviluppi, sia in
termini di adeguamento ai bisogni dell’alunno, sia per quanto concerne
l’elevamento della qualità dell’offerta formativa della Scuola “Napoli
Est” . Il Collegio dei Docenti ribadisce inoltre l’utilità di tali progetti
per una didattica intesa come stimolo allo sviluppo della creatività
dell’alunno, al potenziamento del pensiero divergente, al gusto della ricerca
delle soluzioni di un problema, al consolidamento delle capacità di analisi,
alla individuazione e uso delle fonti.
In tale ottica si prevede, per
l’anno scolastico 2000-2001, l’attuazione di progetti da attuare al di fuori
dell’orario scolastico. Questi ultimi saranno attivati al raggiungimento di
almeno 10 iscritti.
Esempi di progetti sono i seguenti:
PROGETTI |
Corso di Lingua Inglese |
Corso di Lingua Francese |
Laboratorio
Musicale |
Corso
di Informatica |
Laboratorio
Teatrale |
Educazione
alla cultura comunitaria |
Educazione
alla salute |
Educazione
ambientale |
Educazione
alla salute e al benessere psico-fisico |
Corso
di ceramica |
Le attività didattiche sono
supportate sia da momenti di approfondimento e di orientamento attraverso
seminari con l’intervento di esperti, previsti in sede di programmazione
generale sia dalla realizzazione di: visite didattiche e gite socializzanti;
visite a mostre, musei e pinacoteche al fine di migliorare la conoscenza del
patrimonio artistico e storico del territorio.
L’attività sportiva,
organizzata dagli insegnanti di Educazione Fisica, è di fondamentale importanza
per lo sviluppo armonioso della personalità dello studente; la Scuola, essendo
di ispirazione Cattolica, aderisce ai campionati F.I.S.I.A.E. ed organizza,
inoltre, attività sportive pomeridiane per docenti e per studenti. Il rispetto
delle regole e la competizione, nei limiti suddetti, sono fattori di una
personalità equilibrata.
Il progetto di Educazione
ambientale prevede l’iscrizione volontaria alla “lega ambiente”, alla
quale hanno già aderito gli studenti e lezioni all’aperto con visite
didattiche opportunamente programmate.
16.4- PROGETTO PER LA PREVENZIONE ED IL RECUPERO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
Gli interventi per il recupero
e la lotta alla dispersione scolastica sono stati previsti in sede di
programmazione generale d’Istituto.
L’attività di educazione
alla salute, è stata intesa nella più ampia concezione definita dalle C.M. 325
dell’11-10-1995 come promozione del senso di appartenenza alla scuola,
socializzazione, protagonismo giovanile. Alcune tematiche sono state previste
nelle programmazioni curricolari delle materie scientifiche.
Per consentire una maggiore
identificazione con la realtà-scuola e limitare la tendenza dei ragazzi a
proiettarsi al di fuori di essa, saranno favorite quelle attività che
permettono il miglioramento dei rapporti interpersonali e la loro promozione del
senso di appartenenza; hanno questi obiettivi tutte le attività
extra-curricolari e curricolari previste dal P.O.F.
Nessuna
discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta
per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni
politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche.
Il
personale della Scuola eroga il proprio servizio rivolto all’utente agendo
secondo criteri di obiettività ed equità.
La scuola,
nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla legge e in applicazione
delle disposizioni contrattuali, garantisce la regolarità e la continuità del
servizio e delle attività educative.
La scuola
si impegna, attraverso adeguati atteggiamenti ed azioni di tutto il proprio
personale, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni,
l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo
all classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità.
Nello
svolgimento della propria attività ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti
e degli interessi dello studente.
L’utente
ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico.
La libertà di scelta si esercita fra le istituzioni scolastiche pubbliche
statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di
esse.
L’obbligo
scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di
prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte
di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale
ed organico.
“Istituzioni”,
personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione
del P.O.F. attraverso una gestione partecipata della Scuola, nell’ambito degli
organi e delle procedure vigenti.
I loro
comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard
generali del servizio.
Le
istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività
extra scolastiche che realizzano le funzioni della Scuola come centro di
promozione culturale, sociale e civile.
Le
istituzioni scolastiche, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione,
garantiscono la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione
completa e trasparente.
L’attività
scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si
informa a criteri di efficienza, di efficacia, flessibilità
nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e
dell’offerta formativa integrata.
Per le
stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di
aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali
nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite
dall’amministrazione.
La
programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e
garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolute e
contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli
obiettivi formativi nazionali comunitari, generali e specifici, recepiti nei
piani di studi di ciascun indirizzo.
L’aggiornamento
e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un
compito per l’amministrazione che assicura interventi organici e regolari. La
scuola garantisce ed organizza l’aggiornamento del personale in collaborazione
con istituzioni ed enti culturali (come la F.I.D.A.E.) nell’ambito delle linee
di indirizzo e delle strategie d’intervento definite dal P.O.F.
23
- La
qualità
della
proposta
formativa
La scuola
è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a
garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel
rispetto degli obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità
istituzionali.
24
- Continuità
educativa
La scuola
ha il dovere di assicurare la continuità educativa tra le scuole di diverso
ordine e grado al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità
degli alunni. A tale scopo saranno individuate ed attuate le strategie più
idonee.
La Scuola,
nella scelta dei libri di testo e dei supporti didattici, assume come
riferimento la validità culturale, tenendo conto anche della componente
economica anche alla luce della più recente formativa.
Nel
rapporto con gli studenti, i docenti colloquiano in modo pacato e teso al
convincimento. Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia
di punizioni mortificanti. Il rapporto docente-allievo deve fondarsi sul
reciproco rispetto.
28
- L’ambiente
scolastico
L’ambiente
scolastico deve essere pulito, confortevole e sicuro. La Scuola si impegna a
sensibilizzare anche i genitori, al fine di garantire agli alunni la sicurezza
interna ed esterna alle strutture.
29
- I
reclami
I reclami
possono essere espressi dagli utenti del servizio scolastico sia in forma
verbale, sia in forma telefonica o scritta, essi devono contenere generalità,
indirizzo e reperibilità del reclamante. Il Dirigente Scolastico, dopo aver
esperito ogni possibile indagine in merito all’evento, risponde con celerità
attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.
30
- OFFERTE
FORMATIVE : ORIENTAMENTI
La Scuola
Media è responsabile della formazione umana degli alunni, essendo una
delle prime agenzie educative abilitate alla costruzione del “cittadino del
domani”. La Commissione Orientamento, attraverso le più moderne tecniche
pedagogiche fornirà all’alunno notizie utili sulle
sue attitudini e sulla spendibilità di esse nella scelta
dell’indirizzo di studi superiore.
1
- Premessa
La Scuola
con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la
collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società
civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a
garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel
rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità
istituzionali.
La Scuola
individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i
diversi ordini e gradi dell’istruzione al fine di promuovere un armonico
sviluppo della personalità degli alunni. Nella scelta dei libri di testo e
delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la
validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli
obiettivi formativi, e la rispondenza alle esigenze dell’utenza. Nella
programmazione dell’azione educativa e didattica i docenti devono adottare,
con la partecipazione delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile
un’equa distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana, in
modo da evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico di materiali didattici
da trasportare.
Nell’assegnazione
dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la
programmazione didattica del Consiglio di classe, tenendo presente la necessità
di rispettare razionali tempi di studio degli alunni. Nel rispetto degli
obiettivi formativi, previsti dagli ordinamenti scolastici e della
programmazione educativo-didattica, si deve tendere ad assicurare agli alunni
nelle ore extrascolastiche, il tempo da dedicare ad altre attività.
La Scuola
Media “Napoli Est” garantisce l’elaborazione, l’adozione e la
pubblicazione dei seguenti documenti:
- Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.);
- Regolamento d’Istituto;
- Statuto delle studentesse e degli studenti;
- Programmazione educativa e didattica;
- Piano annuale delle attività , calendario didattico.
La Scuola
Media “Napoli Est”, con l’apporto delle competenze professionali del
personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle
istituzioni e della società civile, sarà responsabile della qualità delle
attività educative, impegnandosi come già accennato a garantirne
l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto
di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità
istituzionali.
La
Scuola, pertanto, nella succitata ottica garantisce il diritto allo
studio l’individuazione e l’elaborazione degli strumenti per:
- favorire una frequenza assidua;
- promuovere la continuità nell’erogazione del servizio;
- organizzare con efficacia la programmazione didattica;
- realizzare la trasparenza degli atti;
- informare le famiglie sulla vita scolastica e chiederne la collaborazione;
- favorire la pubblicazione degli atti;
- favorire l’orientamento degli allievi, in vista di scelte future professionali;
- favorire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione;
- promuovere negli allievi lo sviluppo del senso civico;
- attivare i progetti formativi ed educativi orientati agli allievi autorizzati e finanziati dagli organi componenti;
- favorire l’aggiornamento professionale e didattico del personale docente e non docente;
- promuovere l’aggiornamento tecnologico dei laboratori;
- garantire il benessere igienicamente sano;
Tutto
ciò avverrà con l’ausilio di personale professionalmente qualificato e
aggiornato e con il fornire un servizio efficiente, chiaro e trasparente.
2
- Standard del servizio didattico
Gli
“standard” cui tenderà la Scuola nella sua attività didattica sono le
soglie di accettabilità, annuali e finali, di formazione umana e culturale con
effettiva spendibilità nel sociale, indicate nei documenti di programmazione
didattica collegiale nel rispetto delle seguenti finalità istituzionali
e cioè:
- la promozione della cultura umana e sociale;
- la promozione e lo sviluppo del senso civico;
- il miglioramento del “benessere” psico-fisico e sociale;
- lo sviluppo dell’orientamento scolastico;
Tutte le
discipline, pertanto nella loro differenziata specificità, saranno, per la
formazione dell’alunno, strumento ed occasione per lo sviluppo unitario, ma
articolato e ricco di funzioni, di conoscenze, capacità e orientamenti
indispensabili alla maturazione di persone professionalmente preparate,
umanamente e caratterialmente responsabili ed in grado di compiere scelte
autonome.
Saranno
perseguiti, perciò, obiettivi cognitivi e non cognitivi. Gli obiettivi
metacognitivi e socio-affettivi mireranno:
-
a sviluppare la socializzazione, a favorire il lavoro di gruppo, ad accrescere
il senso di responsabilità e l’autonomia personale;
-
a far maturare l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo;
-
a sviluppare il senso della religiosità, della solidarietà umana e sociale;
-
a migliorare il comportamento socio-relazionale.
Gli
obiettivi cognitivi, invece, svilupperanno le capacità e le abilità di base
trasversali:
-
ascolto, lettura, comprensione ed espressione scritta e orale di lingua madre;
-
ascolto, lettura, comprensione ed espressione scritta e orale in lingua
straniera tecnica;
-
capacità logiche, analitiche, di affrontare e risolvere nuove situazioni in
ambiente tecnico;
Tutte
le discipline, tenderanno dunque, al raggiungimento degli obiettivi previsti
dagli attuali programmi ministeriali. Ogni Consiglio di classe e, quindi, ogni
docente adotterà metodi e mezzi anche diversi per raggiungere tali obiettivi in
relazione alla realtà della classe nella quale si troveranno ad operare,
tenendo conto, cioè delle situazioni specifiche e dei relativi percorsi di
apprendimento prescelti. Tali percorsi, non
saranno comunque riduttivi, quanto piuttosto finalizzati a permettere una
conquista completa delle finalità istituzionali e a garantire il diritto dei
singoli ad avere assicurato il massimo sviluppo possibile.
I fattori di qualità che si
garantiscono riguardano quindi:
1) La programmazione educativa
- la programmazione
dell’attività didattica per classi ed in particolare:
- elaborazione di prove
d’ingresso;
- obiettivi cognitivi e
comportamentali specifici e trasversali
- criteri di valutazione;
- attività interdisciplinari;
2) Promozione di attività Culturali: Teatro, cineforum, seminari.
3) Promozione di attività sportive.
4) Continuità di presenza del corpo docente.
5) Organizzazione di
corsi di sostegno e recupero.
Il nostro P.O.F. contiene le
scelte educative ed organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse;
esso costituisce un impegno per tutti gli operatori del servizio scolastico.
Esso partendo dall’analisi
dei bisogni formativi e dalla rilevazione delle condizioni individuali dei
soggetti utenti, definisce gli obiettivi generali della Scuola: cognitivi,
metacognitivi, comportamentali ed integrativi. Contiene quindi, in funzione
delle proposte culturali, le scelte educative e gli obiettivi formativi
elaborati dai competenti organi della scuola.
Il piano annuale delle attività
contiene le informazioni riguardanti la pianificazione e lo svolgimento delle
attività di integrazione, di recupero, di orientamento e di formazione
integrata. Contiene inoltre il calendario degli incontri scuola-famiglia.
Il Regolamento d’Istituto,
parte integrante del P.O.F., contiene le norme che regolano il funzionamento
della vita all’interno della comunità scolastica ed in particolare le
norme relative a:
- vigilanza sugli alunni;
- comportamento degli alunni e
regolamentazione di ritardi, uscite, assenze, giustificazioni;
- uso degli spazi, dei
laboratori e della biblioteca;
- conservazione delle
strutture e delle dotazioni;
Nel regolamento sono inoltre,
enunciate:
- le modalità di
comunicazione con studenti e genitori;
- le modalità di convocazione
e di svolgimento delle assemblee d’Istituto,
dei consigli di classe, del Collegio dei docenti, del Consiglio d’Istituto.
4
- Informazioni all’utenza sul P.O.F.
- Redazione
entro l’inizio dell’anno scolastico.
- Pubblicizzazione mediante
affissione all’Albo entro l’inizio dell’anno scolastico.
- Copia depositata presso
l’Ufficio del Dirigente Scolastico.
- Duplicazione presso la
Segreteria al costo di £. 150 per foglio.
La responsabilità della
programmazione educativo-didattica è assegnata al Collegio dei docenti. La
programmazione deve intendersi come progettazione dei percorsi formativi
correlati agli obiettivi e alle finalità delineate nei programmi e la
responsabilità di individuare gli strumenti per la rilevazione della situazione
iniziale e finale e per la verifica e valutazione dei percorsi allo scopo di
armonizzare l’attività complessiva della scuola o Istituto.
Sulla base dei criteri
espressi dal Consiglio d’Istituto, elabora le attività riguardanti
l’orientamento, i corsi di
recupero e gli interventi di sostegno.
- Redazione entro l’inizio
dell’anno scolastico.
- Pubblicizzazione mediante
affissione all’albo entro l’inizio dell’anno scolastico.
- Copia depositata presso
l’Ufficio del Dirigente Scolastico.
- Duplicazione presso la
Segreteria al costo di £. 150 per foglio.
La programmazione didattica è
un atto dovuto del Consiglio di classe, sia in termini di percorsi formativi
individualizzati e dell’intera classe, sia come necessità di utilizzare il
contributo delle varie aree disciplinari per raggiungere obiettivi e finalità
educative, sia come obbligo di periodica verifica e valutazione dei risultati
per un efficace e continuo adeguamento e adattamento delle strategie.
La programmazione didattica è
uno strumento che tende a far chiarezza sui percorsi formativi possibili in
rapporto ai mezzi e ai tempi disponibili. Programmazione significa investire sul
futuro con l’impegno a verificare continuamente il percorso compiuto ed ad
adattare continuamente nuove strategie e ritmi. Una corretta programmazione deve
pertanto fondarsi su un’estrema flessibilità.
- Redazione entro l’inizio
del mese di Ottobre.
- Copie depositate presso
l’Ufficio del Dirigente Scolastico.
9
- CONTRATTO FORMATIVO
Al
fine di garantire con gli utenti e gli operatori scolastici un rapporto chiaro e
responsabile, individuando gli impegni e i doveri di ciascuno secondo il proprio
compito, le scuole adottano un “contratto formativo” con il contributo
propositivo anche delle componenti allievi e genitori.
L’allievo
si impegna a:
-
frequentare assiduamente le lezioni;
-
partecipare al lavoro in classe attivamente (ascoltare, porre domande, segnalare
difficoltà);
-
adattarsi al lavoro individuale e di gruppo in classe e a casa;
-
adottare gli strumenti adeguati, suggeriti dai docenti, per il proprio lavoro a
seconda delle discipline studiate;
-
conservare e avere sempre a disposizione il proprio materiale (compiti svolti a
casa, libri, appunti);
-
realizzare tutte le produzioni necessarie richieste dagli insegnanti (compiti in
classe, a casa, disegni, relazioni);
rispettare:
-
le regole interne dell’Istituto;
-
gli orari di ingresso e di uscita;
-
gli impegni e le scadenze;
-
i compagni e il personale docente e non docente (le idee, i comportamenti, le
differenze);
-
le cose (gli arredi, gli strumenti, gli spazi comuni - eventuali danni
patrimoniali in base alla legge n. 312 dell’11-07-1980 dovranno essere
rimborsati);
-
mantenere gli ambienti puliti (non sporcare le pareti, non mangiare in
classe....);
-
sottoporsi alle prove di valutazione scritte e orali periodiche stabilite dal
Consiglio di classe o dal docente;
-
tenere un atteggiamento rispettoso ed educato con i compagni e con gli operatori
scolastici.
Il
docente si impegna a :
-
contribuire alla formazione umana, sociale e professionale dell’alunno;
-
presentare e discutere periodicamente il programma e il suo avanzamento,
rendendo l’allievo partecipe e consapevole;
-
fare acquisire le competenze previste dagli obiettivi prefissati;
-
attivare percorsi di formazione con ritorni;
-
fissare e comunicare gli obiettivi, i metodi e i mezzi che potranno essere
modificati e aggiustati dal Consiglio di classe nel corso dell’anno;
-
proporre aiuti metodologici utilizzando risorse e mezzi idonei presenti nella
Scuola;
-
armonizzare i carichi di lavoro (compiti a casa e in classe);
-
verificare le acquisizioni delle competenze e capacità;
-
stabilire le scadenze;
-
rispettare i ritmi medi di
apprendimento della classe;
-
valutare regolarmente comunicando gli esiti;
rispettare
e far rispettare:
-
le regole interne dell’Istituto;
-
gli impegni, le scadenze, gli orari;
-
gli altri (le idee, i comportamenti, le differenze);
-
le cose (gli arredi, gli strumenti, gli spazi comuni);
-
il contratto facendo bilanci e rinegoziandolo, se necessario;
creare:
a)
motivazioni,
b)
un clima sereno, di comunicazione, di scambio, di reciproca fiducia, stima e
rispetto;
-
dialogare con gli alunni usando linguaggio e toni equilibrati e pacati.
I
genitori si impegnano a:
- seguire costantemente l’andamento didattico disciplinare
del figlio;
- seguire e controllare il figlio nello svolgimento dei compiti
assegnati e nello studio;
- collaborare con i docenti e con il Consiglio di classe alla
formazione sociale e culturale dell’alunno;
- far frequentare con assiduità i propri figli;
- controllare il libretto delle giustificazioni del figlio;
- provvedere che gli alunni posseggano i sussidi didattici di
base (testi adottati, strumenti
adeguati per le varie discipline, ecc.);
La Scuola
è organizzata in conformità degli art. 1, 2 e 6 della legge n. 86 del 19
Gennaio 1942 in relazione alla concessione della personalità giuridica alla
società Centro Scolastico “Napoli Est” il cui Rappresentante legale ed
Amministratore Unico è il Dott. Napolitano Sergio.
Tale
Concessione Governativa è avvenuta per decreto del Ministero della
Pubblica Istruzione del 29-04-1996.
Gli organi
collegiali sono rappresentati dal Consiglio d’Istituto, dal Collegio dei
docenti e dai Consigli di Classe.
Il Consiglio d’Istituto
è costituito dal Rettore della Scuola, dal
Dirigente Scolastico, 6 docenti, 1 rappresentante del personale non
docente, 5 rappresentanti dei genitori. All’interno
del Consiglio d’Istituto viene eletta una Giunta Esecutiva composta da un
docente, un genitore, un alunno, il Dirigente Scolastico che la presiede e il
Rettore dell’Istituto.
E’ compito della Giunta
Esecutiva, tra l’altro:
- adottare, su proposta del
Consiglio di classe, i provvedimenti disciplinari per i casi più gravi;
- preparare i lavori del
Consiglio d’Istituto.
Il Consiglio d’Istituto ha
potere deliberante, su proposta della Giunta per quanto riguarda:
- l’adozione del Regolamento
interno d’Istituto;
- le modalità di
funzionamento della biblioteca;
- l’acquisto delle
attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici;
- definizione del calendario
scolastico;
- criteri per la
programmazione e l’attuazione di attività integrative, visite guidate, viaggi
d’istruzione;
- promozione di attività
culturali e sportive;
- contatti con le altre
scuole;
- criteri per la formazione
delle classi e la formulazione dell’orario scolastico.
Il Consiglio d’Istituto è
convocato dal Dirigente Scolastico. Gli atti del Consiglio d’Istituto sono
pubblicati in apposito albo della scuola. Atti e verbali delle riunioni sono
depositate presso la segreteria. I membri del Consiglio restano in carica per
tre anni.
Il Collegio
dei Docenti ha competenze riguardo all’organizzazione e alla programmazione
della vita e dell’attività della Scuola, in particolare nei settori non
strettamente finanziari e di natura propriamente politica, e ne determina
l’indirizzo generale che deve essere assunto nei confronti della collettività
scolastica. Al Collegio dei docenti spettano i seguenti compiti:
1)
adattamento
del calendario scolastico e specifiche esigenze ambientali;
2)
promozione
dei contatti con altre Scuole;
3)
partecipazione
ad attività culturali, sportive o ricreative;
4)
indicazione
dei criteri generali per la formazione delle classi, dell’orario delle lezioni
e al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe;
5)
individualizzazione
dei criteri per la programmazione delle attività parascolastiche;
6)
adozione
del Regolamento interno dell’Istituto;
7)
funzionamento
didattico;
8)
scelta
dei libri di testo e da sussidi didattici;
9)
sperimentazione.
I Consigli
di Classe, composti ognuno dai docenti della classe, esercitano le competenze in
materia di programmazione, valutazione e sperimentazione, hanno il compito di
estendere i rapporti docente-alunno-genitore in relazione allo svolgimento del
programma, al rendimento scolastico, all’andamento di particolari iniziative
di carattere educativo e didattico, alle proposte di adozione dei testi.
Il
Regolamento interno della Scuola consta della raccolta di vere e proprie norme
giuridiche e comportamentali obbligatorie sancite, in astratto, per tutta la
collettività scolastica alla quale si applicano. Il Dirigente Scolastico ne
cura l’esecuzione al pari delle altre norme giuridiche figuranti da parte
degli alunni e docenti come disposto dall’art. 3 sub/e DPR n. 417/1974.
L’attuale
Regolamento d’Istituto, approvato dal Collegio dei Docenti, è disponibile
presso l’Ufficio del Dirigente
Scolastico. La potestà regolamentare del Consiglio è ovviamente sottoscritta
nei suoi contenuti dal limite di carattere generale stabilito dall’art. 1 del
DPR n. 416/1974 che recita “................nel rispetto degli ordinamenti
della Scuola dello Stato e delle competenze e responsabilità proprie del
personale ispettivo, direttivo e docente”.
13
- Le
persone
nella
scuola
La Scuola
nella sua globalità fa capo al Dirigente Scolastico che ne assume la
rappresentanza al pari della responsabilità degli atti connessi all’attività
istituzionale. Il personale afferente alla scuola in prima istanza può essere
individuato come docente e non docente.
Quest’ultimo
comprende Dirigente Amministrativo, Assistenti Amministrativi e ausiliari,
sinteticamente individuati come personale A.T.A.
Il primo
impatto dell’utenza con la scuola avviene nella maggior parte dei casi con un
componente del personale A.T.A., che fornisce al futuro allievo o ai genitori le
prime informazioni.
Quotidianamente
poi l’allievo, per le sue esigenze, viene a contatto con bidelli, segreteria
didattica, laboratori e quindi col personale addetto a tali strutture che si
trova ad assolvere, di concerto con i docenti, la funzione educativa. Il
personale docente trova momenti
aggreganti e di confronto nelle riunioni degli organi collegiali cui è
periodicamente tenuto, a partecipare, ovvero i Consigli di Classe e il Collegi
dei Docenti.
Questi
organismi, le cui funzioni sono definite nell’attuale Testo Unico delle
disposizioni legislative in materia di istruzione, interagendo fra loro e il
Dirigente Scolastico, consentono l’espletamento di tutti gli adempimenti per
lo svolgimento dell’azione didattico-educativa sancita dalla legge.
Di
particolare importanza per il funzionamento dell’istituzione sono le figure
dei collaboratori del Dirigente Scolastico e fra questi quella del Collaboratore
Vicario.
Punto di
riferimento per i docenti nell’attività quotidiana per i piccoli e meno
piccoli problemi che inaspettatamente si presentano, costituiscono il vero
braccio operativo del Dirigente Scolastico di cui in sua assenza, in particolare
il Collaboratore Vicario svolge le funzioni. Popolarissimi fra gli allievi
soprattutto in occasioni di ritardo nell’ingresso, di anticipi di lezione, di
uscite anticipate e, un pò meno, in occasione di provvedimenti disciplinari, i
collaboratori sono espressione del Collegio dei docenti che provvede alla loro
elezione in una delle prime riunioni dell’anno scolastico.
L’organigramma
della Scuola, indicante le funzioni e i nomi delle persone responsabili degli
uffici, viene pubblicato all’albo della scuola all’inizio di ciascun anno
scolastico.
14
- Modalità per la
giustificazione di ritardi
e assenze.
All’inizio dell’anno
scolastico i genitori devono presentarsi presso la segreteria della scuola per
ritirare il libretto delle giustifiche e depositare la propria firma sulla
stessa alla presenza del Dirigente Scolastico (o del Collaboratore Vicario). I
permessi e le giustificazioni sono concesse solo dopo un opportuno controllo
presso le famiglie. Allo scopo i genitori devono presentarsi personalmente dal
Dirigente Scolastico, oppure sarà lo stesso a mettersi in contatto con loro; in
caso contrario l’alunno sarà ammesso in classe provvisoriamente in attesa di
giustificazione, o se la richiesta è di uscita anticipata, allo studente non
sarà permesso allontanarsi dall’Istituto.
Comunicazioni scritte: il
Dirigente scolastico comunica informazioni, calendari delle convocazioni degli
Organi Collegiali, Consigli di classe, orario di ricevimento dei
docenti, iniziative varie,attraverso lettura delle stesse o tramite
registro comunicazioni alunni e per quelle che interessano anche la
famiglia attraverso lettere ciclostilate che vengono distribuite agli studenti e
riportate a scuola firmate da uno dei genitori.
Tutti i docenti hanno un’ora
alla settimana nella quale si rendono disponibili per il colloquio con i
genitori: l’orario è pubblicizzato mediante affissione alla bacheca
dell’Istituto. E’ fissato inoltre, dall’inizio dell’anno scolastico un
calendario che prevede incontri mensili con le famiglie deliberato nel piano
annuale delle attività e comunicato alle famiglie, attraverso una lettera
ciclostilata.
Diritti
e
doveri
degli
studenti:
17
- Diritto alla libertà di
apprendimento
Ogni studente ha diritto alla tutela della propria libertà di apprendimento: ad essere educato ai valori di libertà, pluralismo, solidarietà attraverso un insegnamento ispirato ai principi costituzionalmente garantiti, ed ha diritto al rispetto della sua personalità, dei suoi ritmi di apprendimento e della sua crescita personale, civica e professionale.
Lo studente ha diritto alla
fruizione di un’istituzione scolastica efficiente, ad un ambiente pulito,
confortevole, sereno e motivante.
Lo studente ha diritto ad una
prestazione didattica professionalmente adeguata e qualificata; ha diritto ad
attività di orientamento, recupero, sostegno e alla rimozione degli ostacoli
che impediscono un’adeguata formazione.
Ogni studente ha
caratteristiche e capacità che vanno rispettate nella loro individualità; la
scuola deve garantire percorsi formativi anche individualizzati pur di
raggiungere gli obiettivi educativi istituzionali.
Gli studenti hanno diritto di
esercitare azioni propositive e di confronto con le altre componenti
scolastiche; hanno inoltre diritto ad incontrarsi per discutere dei problemi
della scuola sia nelle forme previste istituzionalmente sia in altre forme nel
rispetto delle caratteristiche della Scuola in cui vivono.
Gli studenti hanno diritto a
conoscere gli obiettivi educativi e didattici trasversali e specifici delle
singole discipline; hanno diritto di conoscere i risultati delle verifiche
periodiche, criteri di valutazione adottati dal Collegio dei docenti.
Lo studente ha diritto a
conoscere le delibere degli organi collegiali riguardanti attività scolastiche
ed extra-scolastiche, fatta eccezione per questioni delicate o riservate che
riguardano altri studenti. Ha diritto ad essere informato su tutte le attività
giovanili, sia relative alla scuola, sia di altro tipo: socio-culturale e
sportivo.
Gli studenti hanno diritto ad
usufruire dei sussidi didattici rispettandone le modalità d’uso e la
conservazione.
25
- I doveri:
Lo studente ha i seguenti
doveri:
- partecipazione attiva e
responsabile;
- rispetto degli impegni
assunti;
- regolarità e puntualità
nella frequenza delle lezioni scolastiche e in tutte le attività extra -
curriculari;
- rispetto delle persone,
delle cose degli arredi;
- rispetto del Regolamento
interno dell’Istituto;
- collaborazione per il buon
funzionamento della Scuola segnalando eventuali disfunzioni;
- informarsi e consentire la
circolazione delle informazioni.
I genitori hanno diritto:
- a partecipare alla vita
scolastica sia attraverso le forme previste dalla normativa vigente in materia,
sia attraverso gli incontri previsti dal P.O.F.;
-
a conoscere la programmazione educativa e didattica generale e di classe;
-
a proporre iniziative di tipo extra - curricolare;
-
a conoscere le valutazioni dei loro figli;
- a visionare le
verifiche scritte che i docenti devono correggere entro 15 giorni dalla loro
esecuzione in classe;
-
ai colloqui individuali con il Dirigente Scolastico e gli insegnanti e a
quelli generali previsti dal P.O.F..
I genitori hanno il dovere di:
- partecipare alle
riunioni collegiali e quindi alla vita della scuola;
- presentarsi dal
Dirigente Scolastico per eventuali colloqui su esplicito invito telefonico o
scritto del Dirigente Scolastico o dei docenti;
- collaborare con tutti gli operatori del servizio scolastico per il raggiungimento dei fini istituzionali.
SERVIZI AMMINISTRATIVI
1-
Modalità d’iscrizione
DEGLI ALUNNI
Iscrizione alla
classe prima.
Per gli studenti che intendono
iscriversi alla classe prima della Scuola Media
è previsto:
un colloquio dei genitori e del discente con il Rettore e il
Dirigente Scolastico;
l’accettazione
esplicita
dei principi
espressi nel P.O.F. ;
entro il termine fissato dal Ministero della
Pubblica
Istruzione, la
presentazione della domanda di iscrizione in carta semplice
direttamente al Dirigente Scolastico della Scuola;
la domanda d’iscrizione deve essere sottoscritta da uno de genitori
o da chi esercita la patria podestà se trattasi di alunni minorenni, o
dagli stessi alunni, se maggiorenni.
alla domanda di iscrizione va allegato la Licenza Elementare o il
certificato provvisorio laddove non sia stato possibile rilasciare
tempestivamente la Licenza Elementare.
una prova di entrata di carattere
culturale.
La prova è sottoposta al
parere del Consiglio di Classe.
Iscrizione alle classi successive alla prima .
Per gli studenti che intendono
iscriversi alla classi seconda e terza della Scuola
Media è previsto:
un
colloquio dei genitori e del discente con il Rettore;
l’accettazione
esplicita
dei principi
espressi nel P.O.F. ;
entro
il termine fissato dal Ministero della
Pubblica
Istruzione, la
presentazione della domanda di iscrizione in carta semplice
direttamente al Dirigente Scolastico della Scuola; allo scopo i moduli
vengono distribuiti in classe durante l’anno scolastico e gli studenti,
dopo aver compilato la domanda ed effettuato il versamento di iscrizione e
frequenza, consegnano il modulo in segreteria. Al termine dell’anno
scolastico ogni studente dovrà regolarizzare l’iscrizione;
una prova di entrata di carattere
culturale.
La prova è sottoposta al
parere del Consiglio di Classe.
La Scheda personale è
distribuita ai genitori degli studenti dal Dirigente Scolastico della Scuola
Media o in sua assenza dal Collaboratore Vicario al termine delle
operazioni di scrutinio dei voti del primo trimestre.
E’ previsto comunque un
incontro scuola-famiglia, concluse le operazioni di scrutinio durante il quale i
genitori degli studenti possono colloquiare con i docenti e con il loro
Dirigente Scolastico per ulteriori spiegazioni sui risultati conseguiti.
I certificati rilasciati dalla
Scuola per gli usi consentiti dalla legge sono:
- certificato di iscrizione e
frequenza;
- certificato di ammissione
agli esami;
- nulla osta per
l’iscrizione presso altri Istituti.
La richiesta del certificato
può essere verbale oppure scritta, utilizzando i moduli disponibili presso la
segreteria . Il rilascio del certificato è
in tempo reale.
Gli attestati e i certificati
della licenza media vanno richiesti tramite un modulo prestampato e verranno
rilasciati con tempestività.
E’ compito della segreteria
avvisare in tempo utile affinché gli interessati si presentino per il ritiro.
La segreteria è aperta tutti
i giorni, dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.00 alle ore 19.30 e il Sabato
dalle ore 8.00 alle ore 13.30. L’orario è reso pubblico mediante affissione
del relativo avviso alla bacheca della Scuola.
Commissione
di elaborazione del progetto:Premessa
Il progetto accoglienza è una
risposta positiva nella logica dell’intervento della scuola per evitare il
fenomeno della dispersione scolastica, alla discontinuità che l’alunno
sperimenta dal momento del suo ingresso alla scuola secondaria inferiore. In
tale fase il momento critico va individuato nel passaggio dalla pedagogia della
tutela a quella dell’autonomia.
Obiettivi:
1) Favorire la socializzazione
all’interno della scuola, si guidano i ragazzi a conoscere gli spazi e i
luoghi in cui svolgeranno la loro vita scolastica.
2) Favorire l’organizzazione
temporale, il ragazzo deve abituarsi all’alternarsi dell’orario dei docenti,
al cambio della materia, al differimento dei compiti anche a distanza di più
giorni.
3)
Facilitare la socializzazione all’interno della scuola attraverso
l’auto-presentazione dell’alunno e la spiegazione del regolamento interno
d’istituto.
4) Illustrare e discutere i
programmi, gli obiettivi, le metodologie, le attività di studio di ogni
disciplina.
5)
Osservazione
sistematiche sui livelli di socializzazione attraverso “prove d’ingresso”
finalizzate a rilevare le capacità relazionali degli alunni.
Fase
esecutiva - obiettivo n° 1 :
ore
: 8.00
- Le classi entrano
dall’ingresso della Scuola.
- Le prime si fermano a lato
della Palestra, le seconde e le terze proseguono l’ingresso nelle loro classi.
- Passaggio delle classi prime
nella sala Ricreazione.
- Saluto al Dirigente
Scolastico e al Legale Rappresentante della Scuola.
- Appello e formazione delle
classi.
- Visione e lettura della
planimetria della scuola.
- Inizio percorso esplorativo
dell’ambiente scolastico.
Itinerario scolastico:
- Con la presenza di un
insegnante incaricato, gli alunni visiteranno i laboratori per una prima
spiegazione sulle loro funzioni.
- Durante la visita è
prevista la presentazione del personale scolastico non docente.
- Gli alunni, infine
entreranno nelle classi dove sarà data lettura degli impegni per il giorno
successivo. Dovranno portare un quaderno e un diario.
2° Giorno
Obiettivo n° 2,3,4
(ore 8,00 - 10,00)
- Gli alunni si sistemeranno
spontaneamente come vogliono e si autopresenteranno;
- si daranno le prime
informazioni sulle materie, sugli insegnanti, sulle ore settimanali di lezione;
- stesura della tabella orario
- dalle 10,00 in poi:
- illustrazione del
regolamento d’Istituto;
- presentazione, da parte del
docente, della disciplina che insegna, del programma che intende svolgere, degli
obiettivi e del metodo;
- mettere in discussione il
programma e chiedere eventuali proposte da parte degli studenti su modifiche o
integrazioni.
In data
da fissare: programmazione di una gita ambientalistica con finalità
socializzanti.
Grazie per aver
prestato la Vostra attenzione alla Nostra Offerta formativa per l’a.s. 2000-2001.
Il
Rettore
Dott. Sergio Napolitano
HOME PAGE |
PRECEDENTE |
TORNA SU |
![]() |
![]() |