Centro Scolastico Napoli Est

- Piano dell'Offerta Formativa della scuola media -

 

INTRODUZIONE

 1- il Piano dell’Offerta formativa.

Il Piano dell’Offerta Formativa riguarda tutti i percorsi formativi, le attività, le iniziative, didattiche ed educative, l’organizzazione e la gestione di strutture, persone e risorse della scuola.

Esso rielabora ed amplia il Progetto Educativo d’Istituto  accogliendo le nuove istanze della formazione, rispondendo alle esigenze del territorio e alle sollecitazioni derivanti dai nuovi indirizzi dell’istruzione, in generale, e professionale, in particolare.

Il Piano dell’Offerta Formativa  “presenta” dunque la scuola nella sua organizzazione didattica con le sue finalità e interventi progettuali, con le sue forme e modalità di funzionamento e gestione a tutti i livelli .

Il Piano  dell’Offerta  Formativa, in armonia con i principi della Costituzione, è uno strumento che nasce: dalla coscienza della inadeguatezza fra le dichiarazioni degli obiettivi e i risultati conseguiti sul piano educativo, dalla esigenza di adeguare la proposta formativa/culturale della scuola al “cambiamento dei bisogni dell’utenza”.

In base alle indicazioni del D.P.R. n.416 e 417/74 e della Carta dei Servizi di cui il D.P.C.M. del 15/06/95 e al provvedimento legislativo sull’autonomia: Legge n.59 del 15-03-1997, il recente contratto formativo prevede competenze ed impegni da parte degli operatori scolastici in ordine al P.O.F., il quale, integrato dal  Regolamento d’Istituto e lo Statuto degli studenti e delle studentesse, contiene l’insieme delle scelte culturali, formative ed organizzative che caratterizzano l’azione educativa di una Scuola, cioè, in una parola, l’identità della scuola. Il P.O.F. è deliberato dal Collegio dei docenti entro la data di inizio delle lezioni.            

 

2- Le motivazioni del Piano dell’Offerta Formativa

Il Piano nasce, per un verso, da un’analisi dei bisogni formativi ed educativi della nostra utenza, dall’esame degli strumenti e delle risorse disponibili, dall’osservazione delle condizioni logistiche ed organizzative della nostra Scuola, dall’altro dai mutamenti della richiesta di formazione ed istruzione sollecitata dai cambiamenti della politica scolastica  e suffragata dalle  profonde mutazioni degli assetti strutturali e di programma, già, in buona misura, in atto.

Queste trasformazioni non possono trovarci lontani ed estranei dal contesto scolastico generale e particolare del nostro immediato territorio d’azione. In considerazione di questi, occorre ripensare i termini del servizio scolastico e della sua offerta formativa ed educativa ponendoci lungo la via della sperimentazione di nuovi percorsi e nuove organizzazioni che via, via, verranno perfezionati e consolidati.

In tal senso il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) si articola in modo più ampio per comprendere queste esigenze.

In particolare esso accoglie:

 

Il Piano dell’Offerta Formativa intende dunque rivisitare la funzione del servizio scolastico “rigenerandone” percorsi, finalità, organizzazione, avvicinandosi ulteriormente alle esigenze dell’utenza, alle richieste della formazione, ai bisogni del territorio, aprendosi a sollecitazioni e stimoli esterni (scolastici e non solo), facendosi carico di promuovere iniziative significative in campo formativo.

 

3-       Le finalità del Piano dell’Offerta Formativa

 

4 - Funzioni    e   caratteri   del   P.O.F.

Il P.O.F. della Scuola  Media “Napoli Est” costituisce la carta d’identità della Scuola e rappresenta la risposta sistematica e naturale ai bisogni formativi e alle esigenze del diritto allo studio del quartiere “Gianturco” di Napoli. Il P.O.F. è integrato dal Piano Attuativo, che rende esplicita la pianificazione annuale delle attività formative, didattiche e pedagogiche, nonché le modalità della loro attuazione.

Per rendere efficace la dichiarazione esplicita del contratto formativo tra docente, alunno e genitore, in ottemperanza al D.P.C.M. 07/06/95, ai fini della partecipazione e della trasparenza di ogni azione educativa:

- l’alunno deve conoscere gli obiettivi, le fasi del suo curricolo ed essere costantemente informato sui suoi risultati, per migliorarli e realizzare comportamenti più responsabili;     

- il docente deve esprimere la propria offerta formativa, motivare il proprio intervento didattico, rendere intellegibili le metodologie, gli strumenti di verifica e di valutazione;     

- il genitore deve conoscere l’offerta formativa, esprimere anche pareri e proposte, e collaborare nelle attività.

 

CONTESTO  SOCIO-ECONOMICO, CULTURALE  E  FORMATIVO  DELL’ISTITUTO

1 - Presentazione  dell’istituto

La  Scuola  Media del Centro Scolastico “Napoli Est” nasce nell’anno scolastico 1995-96, dall’idea di Sergio Napolitano, docente di Economia Aziendale e Dottore Commercialista dell’Ordine di Napoli, ed al suo primo anno di funzionamento ottiene il Riconoscimento Legale con Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione del 29-04-1996.

La Scuola  è attualmente articolata in una sede unica ubicata in Napoli alla Via E. Gianturco 54/b ed ospita l’intero corso della Scuola  Media e dell’Istituto Tecnico Commerciale, entrambi legalmente riconosciuti .

Grazie ad un gruppo di docenti abilitati, di lunga esperienza professionale e di personale non docente qualificato guidati dal Rettore Dott. Sergio Napolitano, la Scuola  può vantarsi di rappresentare una delle scuole pubbliche non statali di maggiore prestigio nell’intera Regione.

Ubicata a pochi metri dal capolinea della Metropolitana, dalla stazione della Circumvesuviana di Gianturco e dalle grandi linee del trasporto auto-filo tramviario urbano ed extra-urbano, è raggiungibile, con estrema facilità, da qualsiasi luogo della vasta provincia di Napoli. La Scuola  Media “Napoli Est” può vantare un corpo docente preparato che ha il compito di guidare gli allievi durante il percorso formativo-educativo, curandone l’evoluzione psico-pedagogica attraverso interventi individualizzati e programmati. La Scuola è dotata di aule, laboratori tecnologicamente avanzati e di sussidi didattici per una programmazione finalizzata e mirata.

L’edificio è stato ubicato in una zona ben collegata con le zone limitrofe e con la città; la scelta è stata frutto di specifiche indagini di mercato; la sede in Via E. Gianturco è infatti servita dai seguenti servizi di trasporto:

1)  capolinea Metropolitana;

2)  stazione Circumvesuviana di Gianturco;

3)  linee urbane ed extraurbane dei trasporti pubblici.

 

2 - Analisi del contesto

L’analisi dei bisogni formativi e la rilevazione delle condizioni individuali dei soggetti utenti, contestualmente alla considerazione dei vincoli e delle risorse socio-culturali dell’ambiente di riferimento, costituiscono le operazioni indispensabili per l’acquisizione delle informazioni generali e specifiche su cui impostare il P.O.F.

La Scuola  Media “Napoli Est”, raccoglie l’utenza del territorio di un quartiere di Napoli (Gianturco) che, pur essendo stato oggetto di un importante programma di riconversione urbanistica ed industriale (delocalizzazione di opifici e creazione del Centro direzionale), non ha perso la sua connotazione periferico- industriale.     

Il quartiere si presenta con un tessuto sociale eterogeneo, dotato di scarsi servizi sociali e di assoluta mancanza di istituzioni scolastiche.

La  nostra Scuola risponde quindi all’esigenza di creare un “organismo” con finalità educative, formative, di orientamento e di recupero.

Tra le problematiche individuate durante l’analisi socio-culturale del territorio circostante sono emerse, infatti, quelle della dispersione-scolastica e della illegalità del contesto; la nascita, quindi di un Scuola che offra la possibilità di sottrarsi ai condizionamenti negativi di una zona ad “alto rischio” per la presenza di malavita organizzata, che ricicla gioventù oziosa, poco seguita da famiglie di cultura modesta, e spesso abbandonata e disorientata.

La  nostra Scuola, infatti, prevede, oltre che docenti esperti e disponibili, anche il rientro pomeridiano, per cui l’allievo sarà seguito e guidato nello svolgimento delle attività di studio, aiutato quotidianamente nel recupero e in attività integrative e quindi allontanato dai pericoli della “strada”.

L’atteggiamento delle famiglie, è risultato, dopo i primi anni di funzionamento dell’Istituto, sufficientemente collaborativo.

L’iniziativa ha destato apprezzamenti anche nelle Istituzioni (risorse esterne) quali:

-Regione Campania;

-Provincia;

-Comune;

-Consiglio Circoscrizionale;

-A.N.P. – Associazione Nazionale Presidi e Direttori Didattici;

-49°   Distretto Scolastico. 

3 - ANALISI DEI RISULTATI SCOLASTICI A.S. 1996/1997 - a.s. 1997/1998 – A.S. 1998/1999 

            L’analisi dei risultati scolastici relativi agli anni precedenti costituisce l’atto preliminare che deve        caratterizzare la costruzione del Progetto Educativo d’Istituto. 

     In particolare si potrà evidenziare:

1)   il numero e la percentuale degli ammessi, dei non ammessi, dei licenziati e dei non licenziati.

        La prospettiva di una scuola, come la nostra, che si fa carico del “successo”, si colloca in modo da creare e mantenere un clima educativo favorevole all’apprendimento. Significativi i dati che riguardano i risultati scolastici conseguiti nell’ a.s. 1996/1997, 1997/1998 e 1998/1999; se analizzati statisticamente danno, per la Scuola Media, le seguenti informazioni:

bella riassuntiva dei risultati ottenuti nell’a.s. 1996/1997

Alunni iscritti 38
Alunni ritirati su iscritti 3/38
Alunni promossi   35
Alunni frequentanti  8
Alunni ammessi agli esami di Licenza Media 8
Alunni licenziati   8
Votazione media conseguita agli esami di Licenza  Media Distinto
Votazioni con Ottimo Pero Massimo

Spatuzzi Francesco


  

bella riassuntiva dei risultati ottenuti nell’a.s. 1997/1998

Alunni iscritti 57
Alunni ritirati su iscritti 9/57
Alunni promossi   47
Alunni frequentanti  48
Alunni ammessi agli esami di Licenza Media 15
Alunni licenziati   15
Votazione media conseguita agli esami di Licenza  Media Distinto
Votazioni con Ottimo Esposito Antonio

Fiume Anna  

Irace  Emanuela  

bella riassuntiva dei risultati ottenuti nell’a.s. 1998/1999

Alunni iscritti 41
Alunni ritirati su iscritti 1/41
Alunni promossi   40
Alunni frequentanti  40
Alunni ammessi agli esami di Licenza Media 12
Alunni licenziati   12
Votazione media conseguita agli esami di Licenza  Media Distinto
Votazioni con Ottimo

Moschera Carolina

Nardicchio Maria Cristina

Zappa  Salvatore

  Analoga descrizione ed analisi viene fatta per l’a.s. appena trascorso: 1999/2000 dove si rilevano i seguenti dati:

 

bella riassuntiva dei risultati ottenuti nell’a.s. 1999/2000

Alunni iscritti 40
Alunni ritirati su iscritti 2/40
Alunni promossi 39
Alunni non promossi  1
Alunni frequentanti  40
Alunni ammessi agli esami di Licenza Media 16
Alunni licenziati   16
Votazione media conseguita agli esami di Licenza  Media Buono
Votazioni con Ottimo

Allarà   Alessandro

Allarà   Marco

Cestaro   Salvatore

Patricelli  Vincenzo

Pintauro   Assunta

4 - Il  P.O.F. : un progetto  che  aiuta  i  giovani  A conseguire  l’autonomia 

Dall’analisi di un piccolo quartiere di una città del Sud si può passare con metodo deduttivo, all’analisi della società contemporanea.

Le società contemporanee, in particolare quelle tecnologicamente avanzate ed economicamente evolute, hanno mitizzato pseudo-valori come l’edonismo, il narcisimo, l’apparire, il disinteresse per la politica intesa come azione responsabile nell’esercizio del voto.

 Il sistema scuola, attraverso lo strumento innovativo e flessibile del P.O.F. “può” educare i giovani a rendersi autonomi, a rendersi persone che acquisiscono un’adeguata consapevolezzza della loro situazione e delle loro condizioni in modo da diventare “soggetto collettivo” e non “più semplice aggregato”.

A tal fine:

occorre che il P.O.F. preveda tempi e spazi per dibattiti aperti tra docenti, studenti ed esperti sulle “cause” del radicamento di tali pseudo-valori e sulle tragiche conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti: droga, violenza , criminalità minorile, alcolismo. 

Rigorose ricerche hanno individuato le maggiori cause in quelle elencate di seguito:

1)   La caduta di grandi ideali e di valori forti;

2)   L’annullamento della capacità di elaborazione personale dei valori del pensiero: le idee, sostituite da comportamenti consumistici e imitativi;

3)   La diffusione dell’AIDS;

4)   La crescente consapevolezza della inadeguatezza delle istituzioni scolastiche a fornire una preparazione finalizzata alle richieste del mondo del lavoro;

5)   Il cambiamento subìto negli ultimi decenni dalla composizione delle famiglie e dai ruoli tradizionalmente svolti dal padre e dalla madre.

Per opporsi al dilagarsi di questi pseudo-valori, di questi “miti funesti”, Scuola e docenti devono farsi portatori di idee forti, che diano respiro al processo di formazione della personalità forte e a movimenti giovanili di autentica cultura.

Nel P.O.F., che ogni Scuola dovrebbe progettare e nel nostro P.O.F., questi valori, quelli tradizionali, quelli che ci hanno tramandato le antiche civiltà, i grandi poeti, la stessa scienza moderna, vanno collocati al centro dei saperi e quindi del processo educativo-formativo, così da motivare e sviluppare nei nostri giovani capacità tali da:

1)   Far loro superare il disagio dell’incertezza e della demotivazione;

2)   Stabilire un dialogo aperto con se stessi, con i genitori, i compagni, i docenti, con i cittadini del loro territorio.

In pratica, alla  Scuola, si chiede di rendere i giovani capaci di progettare e costruire il loro domani con la loro mente, si chiede la capacità di creare, di assumere decisioni, di gestire e risolvere problemi di natura diversa. Quindi l’ elaborazione di un P.O.F., non deve finalizzarsi alla stesura di un documento burocratico e disatteso, bensì dare vita ad  una Offerta  formativa organica, magari con qualche imperfezione, ma che renda partecipe tutti i soggetti coinvolti: docenti, famiglie, studenti per avviare il percorso verso l’autonomia.                

La nostra attività docente, ispirandosi alle più recenti metodologie procederà secondo il principio dello “imparando ad imparare” cioè un insegnamento finalizzato allo sviluppo di “strategie mentali ed atteggiamenti che rendano il giovane capace di sentirsi motivato a conoscere, apprendere, ricercare e sperimentare”. Non ci illudiamo di risolvere i problemi dell’umanità ma un contributo, seppure piccolo, vogliamo tentare di operarlo per noi e per i nostri ragazzi, con la gradualità di cui un progetto simile necessita per essere operativo.

Imparare ad imparare come fondamento dell’autonomia: che cosa significa?       

Fondamenti di tale percorso che lo studente deve apprendere sono:

- avere imparato a farsi da sé (anche se non da solo) un proprio piano di studio come esplorazione, ricerca e sperimentazione, mai di carattere solo mnemonico;  

- partire da progetti semplici, per formarsi la fiducia di base nelle proprie capacità;  

- mostrare grande tenacia e costanza; 

- pensare che sia più importante lavorare che lamentarsi;

- essere capace di informarsi e aggiornarsi continuamente;

- ascoltare i consigli senza rinunciare a decidere;

- confrontarsi con i compagni nella scuola e con l’esterno senza temere gli inevitabili smacchi. 

Denominatore comune della nuova scuola è lo sviluppo nei giovani delle potenzialità inventive e creative che li rendono capaci di farsi attori e artefici del proprio futuro.

 

5 - GLI   OBIETTIVI   GENERALI   DELLA  SCUOLA

La  Scuola intende perseguire i seguenti obiettivi, riservandosi la possibilità di arricchire il percorso formativo dello studente sulla base dell’analisi delle potenzialità dello stesso: il modello di tipo esperenziale è subordinato infatti alla preventiva conoscenza dei reali bisogni, rilevabili durante l’attività di accoglienza-orientamento prevista dal documento in essere.

Saranno prioritari gli obiettivi:

- socio affettivi;

- obiettivi riguardanti la comunicazione;

- etico-sociali;

- cognitivo-comunicativi;        

Gli obiettivi di istruzione dovranno privilegiare gli aspetti comunicativi dei linguaggi verbali e non verbali, e si articoleranno nei seguenti, di valenza trasversale: acquisizione e/o potenzionamento delle abilità di comunicazione, di calcolo, adeguato sviluppo delle capacità logiche e critiche, acquisizione di un corretto e responsabile metodo di studio, adeguata acquisizione di conoscenze nell’ambito dei Programmi ministeriali.

 

5.1 - Obiettivi dell’area compensativa ed integrativa

Gli obiettivi dell’area compensativa ed integrativa si espliciteranno:

a) nel cognitivo con interventi disciplinari di tipo compensativo mediante l’utilizzo di risorse formative del Consiglio di classe o dell’Istituto.    

- percorsi individualizzati da realizzare nell’ambito della disciplina in cui emergono difficoltà;

- utilizzo docenti su Progetti finalizzati;

- interventi di recupero curricolari periodici;

- interventi di sostegno.

b) nel socio-affettivo, con interventi mirati a recuperare motivazione e fiducia nei ragazzi, attraverso attività formative di orientamento, attraverso progetti finalizzati e la consulenza di operatori esperti.     

 

5.2 - Obiettivi  comportamentali

-    rispettare se stessi, gli altri e l’ambiente;

-         rispettare il Regolamento d’Istituto;

-    mantenere un atteggiamento rispettoso ed educato nei confronti di tutto il personale dell’Istituto, docente e

     non docente;

-    comportarsi civilmente ed educatamente anche al di fuori dell’ambiente scolastico;

-    auto controllo negli atteggiamenti e nel linguaggio.

 

6 - PROGRAMMAZIONE   EDUCATIVA  E  DIDATTICA: RIFERIMENTI  

Nell’ambito del P.O.F. si ritiene necessario stabilire l’itinerario della programmazione e della valutazione a livello individuale e di Consiglio di classe, in modo che tutti i docenti  possano usufruire di punti di riferimento.

Le varie fasi della programmazione del Consiglio di classe possono sinteticamente essere indicate:

 1)    Analisi ed individuazione dei livelli di partenza della classe, interventi integrativi;

 2)   definizione degli obiettivi educativi e didattici, delle strategie concettuali e comportamentali che il          Consiglio di classe intende attivare nei confronti degli allievi;

 3)    definizione delle metodologie e dei comportamenti comuni che i docenti stabiliscono di assumere nei          confronti della classe;

 4)    individuazione degli strumenti di osservazione sui comportamenti degli alunni;

 5)    definizione delle prove di verifica;

 6)    criteri di valutazione. 

7 – ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

Si ritiene utile portare a conoscenza dei soggetti interessati alla Scuola il modello di organizzazione didattica del Centro Scolastico “Napoli Est” ed evidenziare il raccordo tra Collegio dei docenti e Consigli di  classe nell’ambito delle rispettive competenze.  


clicca qui per visualizzare l'organigramma


 

7.1 - Ufficio di Rettorato

        La  Scuola  si fonda su principi  cattolici ed è gestita e legalmente rappresentata dal Dott. Sergio Napolitano.

 

7.2 - Ufficio di Dirigente Scolastico

        Il Dirigente Scolastico della  Scuola è la Prof. Ermelinda  Aucelli  la quale:

- coordina le attività di tutti gli organi;

- controlla i processi avviati;

- organizza le risorse umane.

 

7.3 - Collegio dei docenti: composto da tutti i docenti della Scuola  Media  con le seguenti funzioni:

- cura la programmazione didattico-formativa;

- definisce e convalida il P.o.f.;

- definisce e convalida il Piano annuale delle attività.

 

7.4 - Consigli di classe: composti da tutti i docenti di una singola classe - funzioni: 

- armonizzano il lavoro in modo che possano trovare applicazione le linee d’intervento adottate dal Collegio dei docenti;

- verificano periodicamente l’efficacia formativa delle strategie e delle metodologie didattiche adottate; 

-  sviluppano la programmazione riguardo alle attività integrative finalizzate allo sviluppo e al recupero delle abilità mancanti;

- attuano la partecipazione dei genitori alla vita scolastica attraverso lo scambio di informazioni,esperienze ed opinioni.

 

7.5 - Coordinatori disciplinari :

1)  area linguistico-espressiva, affidata all’italiano ma che coinvolge, anche le lingue straniere; 

2) area logico-matematica, affidata alla matematica che è da ritenere disciplina scientifica fortemente condizionante l’area comune;  

3)  area scientifica, affidata in termini unitari ai docenti di chimica, fisica e scienze;

4)  area psico-motoria, affidata ai docenti di religione ed educazione fisica.

Le funzioni principali sono:

-   operare scambi di esperienze e di informazioni;

-    individuare le metodologie didattiche più funzionali allo sviluppo delle capacità  dell’apprendere ad apprendere;

-   stabilire criteri comuni nella somministruzione di prove di verifica; 

-   definire linee di intervento nelle eventuali aree di progetto e nell’area di approfondimento.

 

7.6 – Commissione  di  lavoro:

                I docenti si sono articolati in aree funzionali per le attività inserite nella programmazione o per progetti particolari:

·         Commissione gestione P.O.F.;

·         Commissione Sostegno al lavoro dei docenti;

·         Commissione  Interventi e servizi per gli studenti ;

·         Commissione Rapporti esterni.

      Vedi  Funzioni obiettivo

 

8 - Organizzazione dell’accoglienza

E’ necessario che ogni Scuola migliori la sua immagine all’esterno con iniziative e programmi che avvicinino le famiglie al proprio spazio scolastico. 

I risvolti operativi dell’operazione accoglienza fanno parte di un progetto elaborato per le classi prime che si allega al P.O.F. e ne costituisce parte integrante (All. n°1).

 

9 - Interventi  didattico  educativi  integrativi

Premessa:

Strettamente collegata all’area della valutazione è quella degli interventi di sostegno ed integrativi (obiettivi dell’area compensativa ed integrativa) in risposta alle esigenze di colmare le lacune, superare le difficoltà che gli alunni incontrano durante il percorso formativo.   

Abbiamo già evidenziato la nostra adesione ad un discorso nuovo sulla valutazione, che superi il solo ricorso alle prove scritte ed alle interrogazioni tradizionali che hanno caratterizzato un sistema scolastico finalizzato più alla selezione che non alla formazione e all’orientamento.  

Da tali premesse si delinea l’attuale necessità di programmare ed organizzare nel corso dell’anno interventi didattico-educativi in funzione del recupero per deficit di varia natura o per mancanza di impegno.

 

9.1 - Quali aree per gli interventi integrativi?

Premesso che siamo agli inizi di una esperienza nuova e che quindi i principi individuati sono suscettibili di variazioni e miglioramenti nel corso dell’anno, riteniamo di dover partire dal fondamento che gli interventi integrativi vanno:

1) programmati e verificati dal Consiglio di classe dopo aver valutato le situazioni di partenza degli allievi;  

2) organizzati in modo che il recupero, soprattutto nelle classi prime, investa trasversalmente tutte le discipline e superi il semplice intervento a contenuto disciplinare.

I progetti di recupero, demandati ai Consigli di classe, devono comunque privilegiare le metodologie e fondarsi sul rapporto diretto docente-discente, a partire dai problemi che caratterizzano ogni singola situazione.

   

9.2 - Come intervenire?

L’intervento didattico-formativo per il recupero potrà articolarsi:  

- nel rivedere con l’alunno le scelte metodologiche e di contenuto discutendo insieme il lavoro previsto;

- nel fare periodicamente la verifica del livello di apprendimento, vedere che cosa non ha funzionato, rivedere insieme la metodologia adottata; 

- nell’analizzare con l’allievo i progressi ottenuti ed incoraggiarlo a superare le eventuali difficoltà incontrate; 

- nel favorire la relazione orizzontale fra gli allievi;

- nello stimolare ed organizzare attività che attraverso “il successo” portino l’alunno ad acquisire fiducia nelle proprie capacità.

Si ritiene fondamentale fornire agli allievi strumenti che consentano loro di gestire in modo autonomo parti significative dell’attività di recupero, quali:   

- test di verifica degli obiettivi minimi del saper fare e relativa griglia di correzione;

- esercizi risolti corredati da accurate spiegazioni;

- proposte di esercizi tipo da risolvere e tracce di risoluzione.

 9.3 - COME MIGLIORARE LA CAPACITA' DI COMPRENSIONE E  DI RIELABORAZIONE DELLE CONOSCENZE APPRESE

È opportuno che l’alunno:

- ascolti ciò che l’insegnante dice, quando non è d’accordo spieghi e discuta i motivi senza polemiche; 

- partecipi alle spiegazioni rivolgendo domande sull’argomento affrontato, senza timore di non essere capito;  

- prenda appunti durante la lezione;

- chieda di poter ripetere, a parole proprie, quello che l’insegnante dice e chieda conferma della correttezza dei concetti appresi; 

- rispetti le idee degli altri, cerchi prima di capirle e poi eventualmente criticarle.

 

9.4 - Sei regole d’oro per migliorare l’abilità di studio:

1) leggere ad alta voce, stimolare l’attenzione ponendosi domande e formulando obiezioni;

2) individuare la struttura base del testo e stabilire una scala di importanza tra i diversi argomenti;

3) associare i concetti da ricordare con immagini reali o irreali;

4) ricordarsi che le altre preoccupazioni devon essere rimosse, se non ci riesce, fermarsi, ascoltare il compact preferito oppure distrarsi in altro modo e poi riprendere lo studio;  

5) ripetere a memoria il testo subito dopo ogni lettura, e possibilmente spiegare a qualcuno (compagno di classe o di altro istituto) ciò che si è capito. I chiarimenti incentivano l’attenzione e l’interesse.   

 

10 - Gli stili di insegnamento: come lavorano i nostri docenti 

Ogni apprendimento presuppone una fonte (il docente) che organizza le informazioni, dispone gli strumenti, orienta le risposte. Vi è una evidente relazione di causa-effetto tra gli input forniti dal docente e i meccanismi logico concettuali attivati dallo studente.   

Lo stile d’insegnamento, sia esso “democratico” “autoritario” “direttivo” ha sempre un suo riflesso condizionato sullo stile cognitivo dell’alunno. 

Gli stili d’insegnamento: sistematico, funzionale (tradizionale), per progetti, non sono mai nettamente demarcati fra loro, è tuttavia possibile individuare quattro aree comuni:        

- area della comunicazione (lezione, interrogazione, discussione);

- area dell’esperienza (processi induttivi-deduttivi-laboratori);

- area della ricerca.

 

E’ utile sottolineare che gli stili si confondono e vengono utilizzati a seconda degli obiettivi da perseguire e delle situazioni di partenza della classe. 

 

11 - Valutazione   e   Autovalutazione

La valutazione viene definita come il momento estrinseco dell’apprendimento e viene enfattizzata l’importanza dell’autovalutazione per la crescita dell’autonomia personale dell’allievo. 

La capacità della nostra Scuola di valutare se stessa, dei docenti di verificare criticamente i propri convincimenti, le impostazioni metodologiche e didattiche, in un processo continuo di feed-back delle informazioni, è l’obiettivo che ci proponiamo di realizzare attraverso l’organizzazione del P.O.F. ed incontri di aggiornamento tra noi docenti, il Rettore, il Dirigente Scolastico e il confronto con altre Istituzioni scolastiche.    

Il primo fondamentale carattere di ogni valutazione è l’oggettività; la valutazione oggettiva tenta di realizzare, attraverso la docimologia un approccio scientifico all’analisi dei risultati.  

Tale valutazione, assai diffusa, corre il rischio di fermarsi al “quanto” e di non cogliere il “come”.   

I tipi di valutazione più diffusa sono: 

- valutazione sommativa, che valuta l’alunno attraverso la media di una somma di prestazioni (prove scritte,orali ecc.);

- la valutazione selettiva che consiste nel conoscere quanto ha appreso un alunno rispetto alla somministrazione dell’insegnamento, espresso in una soglia minima, sopra la quale si riconosce il successo o l’insuccesso.  

Anche questa valutazione viene effettuata con prove, compiti interrogazioni, ammissioni o non ammissioni.

Il nostro P.O.F. si fa interlocutore dei nuovi sistemi di valutazione e dei nuovi strumenti valutativi di cui si attuerà una graduale operatività. 

I principi cui ci ispiriamo sono:

- la trasparenza dell’iter valutativo al fine di coinvolgere lo studente in processi di autovalutazione ma anche di informare le famiglie dei progressi o delle difficoltà dell’alunno; 

- la valutazione deve riflettere le scelte che la scuola opera con i soggetti in difficoltà programmando percorsi individualizzati e modificando le modalità di verifica con prove diversificate e test graduati;

- la valutazione deve prendere in considerazione, attraverso osservazioni sistematiche, il modo di studiare, i ritmi di apprendimento, l’interesse all’attività didattica, gli stili cognitivi, i progressi nel livello di maturazione degli allievi ;     

- è sempre necessario comunque la misurazione di un risultato, che sia esso espresso in  giudizio. L’importante è rendere omogeneo ed oggettivo il modo di pervenire a tale risultato.    

La valutazione tradizionale è soggettiva, sommativa, esprime i giudizi come verdetti ed ha per oggetto le prestazioni dell’alunno. E’ però la più semplice ed è quella che è stata sempre praticata.    

Gradualmente, dato il grado di difficoltà e solo dopo  un corso di aggiornamento su “come valutare oggi”, introdurremo la valutazione formativa di cui si delineano le caratteristiche confrontandole con quelle della valutazione tradizionale.   

  

11.1 - Valutazione

La valutazione tradizionale è periodica, sommativa ed ha le seguenti funzioni:

 - per il docente:            a) controllo dell’apprendimento;

b) esercizio di un potere;

    c) adempimento burocratico.

 - per l'alunno:              a) incentivazione allo studio;

b) stimolo alla competitività;

     c) sansione formale .

ha per oggetto:            le prestazioni dell’alunno.

            L’insegnante valuta soggettivamente gli elaborati scritti, le interrogazioni, le altre prove tradizionali, che mantengono inalterata la loro indiscutibile validità, soprattutto quando si limita la soggettività traducendo le abilità richieste in parametri come di seguito si esemplifica:

- per il tema: originalità, aderenza alla traccia, coerenza, lessico, punteggiatura, sintassi, stile, uso dello spazio;  

- per la valutazione di un problema tecnico-pratico: impostazione logica, correttezza del calcolo, originalità, uso corretto del linguaggio verbale, uso dello spazio;

- per la valutazione comportamentale: impegno, socializzazione, partecipazione, rapporto con i docenti, uso dei materiali, rispetto di sé e degli altri.

            La valutazione tradizionale, così impostata sarà il riferimento dal quale gradualmente ci discosteremo per passare alla valutazione formativa. 

            La valutazione formativa è continua orientativa ed ha le seguenti funzioni:

-       Per il docente:               a)conoscenza sistematica dei processi di apprendimento dell'alunno;

b) verifica della propria azione educativo - didattica in relazione agli obiettivi da raggiungere.

-     per l'alunno:                  a)     coinvolgimento; 

b)     autovalutazione;

c)      orientamento;

ed     ha per oggetto: 

a) il cambiamento,cioè, l'apprendimento mediante: risultati conseguiti nello sviluppo di abilità ,          comportamenti e conoscenze (Curriculo esplicito);   

b) le influenze esercitate sull'apprendimento dal livello di socializzazione, aspetti psico-affettivi, cultura d'appartenenza.

 

11.2 - Strumenti

Verifica:

a) raccolta di informazioni sulle conoscenze, abilità e comportamenti mediante prove specifiche o analisi dei prodotti; 

b) interventi di recupero o sviluppo;

Valutazione:

- misurare lo scarto tra obiettivi e risultati emersi dalle prove di verifica;

Autovalutazione:

- docente e discente si autovalutano sistematicamente.

            La valutazione formativa dell’alunno si effettua alla fine di una attività didattica e alla fine dell’anno ed è:

Sommativa:

- è finalizzata alla prova e conclude un iter;

Diagnostica:

- valuto con l’alunno l’accettabilità dei risultati;

Finale:

- prende in esame lo scarto tra obiettivi e risultati, li discute, li autovaluta;

Orientativa:

- l’alunno , ricostruendo i suoi comportamenti perviene gradualmente alla conoscenza di sé.

Per maturare negli studenti e nei docenti la capacità di autovalutazione si :

-       discuterà in classe dei comportamenti “diversi”;

-       si formulerà insieme un codice di comportamento;

-       si porterà la classe a conoscere le ragioni dei diversi comportamenti (conoscere gli altri);

-       si cercherà di fare conoscere ai singoli studenti le ragioni dei propri comportamenti (conoscere se stessi).    

     Questa attività sarà formalizzata:

-         un’ora al mese di discussioni sull’andamento didattico disciplinare della classe; 

-         compilazione periodica di una scheda di autovalutazione;

 
11.3 - Il profilo di fine anno di ciascun alunno

            Il sistema di valutazione sopra delineato renderà possibile definire, al termine di ogni anno scolastico, con un grado rilevante di oggettività, il profilo di ciascun alunno. Saranno evidenzianti in particolare:  

-       descrizione della situazione iniziale;

-       evoluzione della sua personalità sotto il profilo intellettuale, cognitivo e comportamentale (metodo di  studio, interesse, impegno, attitudini);

-       eventuali lacune, suggerimenti didattici e giudizio conclusivo.

 

12 - ORIENTAMENTO   E  CONTINUITA’

            Nell’ambito del P.O.F. l’azione orientativa della Scuola deve sia investire trasversalmente tutte le discipline, sia dispiegarsi come percorso didattico-formativo quotidiano.

            Abbiamo condiviso una metodologia di orientamento articolata come segue:  

-       fase conoscitiva e descrittiva dell’ambiente inteso come classe, Scuola,   territorio, richiesta dalle caratteristiche dell’età degli allievi (espansione spazio-motoria, impulso alla scoperta);

-          fase relazionale: interpretativa della realtà sociale e professionale, sempre riferita alle  esigenze tipiche di questa età (espansione emotivo-affettiva e relazionale, sviluppo della socialità);   

Continuità

            Il D.M. 16/11/92, la C.M. 339/92 e successive integrazioni, hanno dato fondamento legislativo al problema del raccordo tra scuola media e secondaria superiore.  

            I principi generali per una corretta soluzione operativa sono indicati nei seguenti:

-       indicazioni concrete sulle modalità di formazione delle classi prime; 

-       raccordo, negli anni intermedi, attraverso incontri tra docenti;  

-       attività di aggiornamento comune; 

-        coinvolgimento delle famiglie per la comunicazione delle scelte fatte dalla Scuola e iniziative di       formazione; 

-       progetti accoglienza.

 

13 - IL PIANO ATTUATIVO DELL’OFFERTA  FORMATIVA.

13.1 - Premessa

            Il Piano attuativo dell’offerta  formativa offre un’immagine sintetica della struttura e delle risorse didattico-educative della Scuola e il quadro della pianificazione annuale delle attività formative, didattiche, e pedagogiche degli organi collegiali.

  13.2 - RISORSE DELLA   SCUOLA  :CONDIZIONI E STANDARD AMBIENTALI

Logisticamente l’edificio scolastico è ubicato in Napoli alla Via E. Gianturco 54/b ed è iscritto in catasto alla partita 214366, foglio 6, particella 41, CAT D 8.

L’edificio si articola su quattro livelli, di cui il piano terra composto dal solo locale d’ingresso per l’accesso ai piani superiori. L’edificio è stato di recente sottoposto a radicali lavori di manutenzione straordinaria per cui si presenta in ottime condizioni di agibilità come da relazione tecnica prevista dalla circolare del Ministero della Pubblica Istruzione 9.12. 1982 n. 377 per il riconoscimento legale del Centro Scolastico; esso è conforme alle norme della legge 418 in materia di sicurezza e precauzione. All’interno dei locali vi sono estintori omologati e periodicamente ricaricati; alle scale antincendio si accede da porte con maniglie antipanico. Nell’edificio sono state applicate le vigenti disposizioni sulla segnaletica di sicurezza in materia antincendio secondo le norme di cui al DPR 08-06-1982 n. 524: cartelli indicanti le uscite, il divieto di fumare o usare fiamme libere nei locali con affollamento o con presenza di sostanze combustibili, il divieto di usare acqua sui quadri elettrici nonché cartelli di segnalazione dei mezzi antincendio. Nell’esercizio dell’attività non verranno superati i limiti di affollamento previsti all’art. 5 del DM 26-08-1992; l’affollamento massimo previsto per l’intero complesso è di 300 persone, pari a circa 100 persone per piano.

Al fine di regolamentare l’esodo degli occupanti dell’edificio scolastico, in caso di emergenza, è stato predisposto un apposito piano di evacuazione in modo da consentire un deflusso ordinato e sicuro .

Sono stati previsti adeguamenti per il superamento delle barriere architettoniche.

13.3 - RISORSE STRUTTURALI E DOTAZIONI DIDATTICHE : AULE NORMALI:

Le aule destinate alle lezioni sono ampie e luminose; il terzo piano dell’edificio ospita l’I.T.C., le aule destinate alle lezioni in numero di tre sono al 2° piano e sono dotate dei seguenti arredi funzionali all’uso scolastico:

classe 1^: mq 36,  numero max alunni 30; 1 cattedra con sedia, n. 20 banchi con sedie, n. 1 appendiabiti a muro, 1 armadietto e 1 lavagna a muro.

classe 2^: mq 42,  numero max alunni 34; 1 cattedra con sedia, n. 20 banchi con sedie, n. 1 appendiabiti a muro, 1 armadietto e 1 lavagna a muro.

classe 3^: mq 38, numero max alunni 31; 1 cattedra con sedia, n. 20 banchi con sedie, n. 1 appendiabiti a muro, 1 carta geografica ,1 armadietto e 1 lavagna a muro.

I servizi igienici sono in numero sufficiente, 3 wc per le donne e 3 wc per gli uomini. Il personale ausiliario garantisce pulizia e igiene.

 

13.4 - LABORATORIO  SCIENTIFICO

Le   attrezzature    tecniche   a   disposizione  di  questo  laboratorio  consentono agli  studenti  di  eseguire  esperimenti : pianificare, osservare, misurare  e dedurre autonomamente  rende  più  semplice  comprendere  i  processi  fisici  e chimici, e  conferisce  una  conoscenza  di  lunga  durata. Queste  attrezzature , ed   in  particolar   modo   le   collezioni   realizzate    secondo    i   singoli   campi,   rendono   possibile    l'attuazione   di   tutti   gli  esperimenti   attinenti  l'insegnamento  delle  Scienze.

 

13.5 - LABORATORIO  MULTIMEDIALE 

Le  esigenze  attuali  di  una  scuola  moderna  richiedono  sempre  più  l'utilizzazione dei  sistemi  multimediali . Per  far  fronte  a  queste  esigenze  abbiamo  pensato  di  offrire ai  discenti  il  laboratorio  multimediale  che  rappresenta  una  perfetta  sintesi  tecnologica di  integrazione  di  tutte  le  funzioni  audio, video  e  informatiche. Il  tutto  viene facilmente  gestito  dall'insegnante  con  un  completo  controllo  di  tutte  le  funzioni  e  le esercitazioni  svolte  dagli  allievi.

L'integrazione  multimediale  di  questo  laboratorio  non  si  limita  ad  assicurare l'apporto  di  varie  tecnologie  al  programma  didattico, ma  gestisce  qualsiasi  processo di apprendimento  in  maniera  interattiva, rendendo  agibili  canali  di  comunicazione  tra insegnante  e  singolo  allievo, tra  insegnante  e  un  gruppo  di  allievi, tra  il  docente  e tutta  la  classe  e  viceversa. Consente  inoltre  qualsiasi  forma  di  interscambio  tra  le sezioni  linguistica, video  e  informatica, fornendo  all'insegnante  un  potente  mezzo  di elaborazione  didattica  e  consentendogli  l'accesso  a  numerosi  e  diversificati  tipi  di programma.

Il  nostro  laboratorio  multimediale  è  un  corretto  sistema  di  comunicazione  a configurazione  circolare  che  ha  superato  la  rigidezza  e  i  limiti  dei  sistemi  a impostazione  lineare, la  cui  funzionalità  didattica  è  superata  dal  momento  che consentono  soltanto  un  uso  passivo  delle  informazioni (trasmissione/ricezione).

E'  inoltre  un  sistema  aperto  e  quindi  espandibile  nel  tempo. Ad  esso  infatti possono  essere  collegati  ulteriori  accessori. E'  questo  aumenta  il  numero  delle  fonti comunicative  disponibili  e  assicura  il  potenziamento  e  l'adeguamento tecnologico/didattico  dell'intero  sistema. L'evoluzione  tecnologica  condanna  ad  una obsolescenza  precoce  i  suoi  prodotti, il  che  rende  necessaria  la  progettazione  di sistemi  in  grado  di  crescere  realmente.

La  consolle  di  regia  consente  l'utilizzo  di  programmi  audio  linguistici  in  cassetta, di  programmi  audiovisivi  e  di  programmi  informatici. Gestisce  inoltre  le  tre  reti integrate  del  laboratorio  e  le  tecnologie  ad  esse  destinate :

     - quella audio linguistica, dotata  di  registratori  linguistici  dotati  di  testine   a 4tracce-2canali .

     - quella  audiovisiva, dotata  di  videoregistratori  o  di  altre  fonti  audiovisive  esterne: telecamere, ricevitori  satellitari ecc.

     - quella  informatica, dotata di Personal Computer, del  lettore CD ROM  interno al P.C. e di collegamento ad Internet.

Le  postazioni  allievo  sono  accoppiate  e  fornite  di  due  registratori  linguistici professionali  audio-attivi-comparativi  e  da  un  P.C.  collegato  in  rete  didattica  audio attiva-informatica-visiva  con  la  consolle  di  regia  dell'insegnante.

13.6 – LABORATORI DI EDUCAZIONE ARTISTICA, di  educazione tecnica e  di educazione musicale

 Questi laboratori  hanno come compito fondamentale quello di promuovere e sviluppare  le potenzialità estetiche, tecniche e percettive del preadolescente, attraverso esperienze sia di carattere espressivo-creativo sia di carattere fruitivo-critico.

14 - SERVIZI   FRUIBILI   DAGLI   STUDENTI:

Sono a disposizione dei docenti e degli studenti n. 1 telefono pubblico ubicato al primo piano dell’edificio, funzionante con scheda magnetica; sono inoltre disponibili: n. 2 distributore di bevande analcoliche: caffè, cioccolata, cappuccino, thè, acqua, coca - cola, aranciata. Gli studenti possono usufruire dei servizi appena indicati , durante l’intervallo previsto dalle ore 10,00 alle ore 10,15 sotto l’attenta vigilanza dei docenti e del personale ausiliario.  

QUADRO ORARIO

RELIGIONE 1 1 1
ITALIANO 7 7 6
STORIA, EDUCAZIONE CIVICA  E GEOGRAFIA 4 4 5
SCIENZE  MATEMATICHE, CHIM., FIS.  E NATURALI 6 6 6
 LINGUA STRANIERA: INGLESE 3 3 3
EDUCAZIONE   TECNICA   3 3 3
EDUCAZIONE   ARTISTICA 2 2 2
 EDUCAZIONE   MUSICALE   2 2 2
EDUCAZIONE    FISICA 2 2 2

TOTALE  ORE 

30 30 30

 

14.1 – Attività integrative e di recupero

            Per concretizzare l’offerta formativa sono previsti interventi integrativi curriculari ed extra-curriculari, che impegnano tutti i docenti e i Consigli di Classe con strutture flessibili in ordine ai tempi, ai metodi e agli obiettivi.

            Ciascun Consiglio di Classe, può programmare interventi di recupero periodici, durante tutto l’arco dell’anno, relativamente alle esigenze rilevate in “itinere”.       

 

14.2 – Attività sportiva scolastica

            La preparazione sportiva viene affidata all’insegnante a ciò delegato. Le lezioni dei gruppi sportivi si articoleranno secondo l’orario stabilito. Vengono programmate le seguenti attività sportive:  

-         corsi di ginnastica pomeridiani; 

-         giornata bianca; 

-         iscrizione degli alunni alla F.I.S.I.A.E..

            La  Scuola è dotata di una palestra moderna e attrezzata che funziona anche in orario pomeridiano. 

 

14.3 – Piano visite e viaggio d’istruzione

            Il piano delle visite e gite sarà proposto dai Consigli di Classe e rispetterà la normativa vigente in materia; nell’ambito dell’educazione ambientale sarà possibile fare escursioni sul territorio, proposte dai coordinatori dell’area scientifica. Ogni a.s. la prima visita all’esterno è dedicata: all’Udienza con il Santo Papa in Città del Vaticano. 

   

14.4 – Progetti finalizzati

Commissione P.O.F.: Dirigente  Scolastico e Docenti delegati.

Sono previste commissioni per la realizzazione dei seguenti progetti attivati oda attivare,  i referenti saranno scelti dal Collegio dei Docenti.     

14.5 – Tempi della scuola

L’anno scolastico 2000-2001 sarà diviso in trimestri secondo la delibera del Collegio dei Docenti del 28-08-2000; 

-       attuazione dell’accoglienza dal 14/09 al 30/09 soprattutto per le classi prime;

-       il Collegio dei Docenti sarà convocato in seduta ordinaria nei mesi di Settembre, Ottobre,                 Febbraio, Maggio; 

-       i Consigli di Classe avranno convocazione mensile secondo il seguente calendario: 

 

14.6 -  CALENDARIO DELLE RIUNIONI DEI CONSIGLI DI CLASSE  A.S. 2000-2001

OTTOBRE

Lunedi                       23 Ottobre                      ore 16.30

Martedi                       24 Ottobre                      ore 16.30

Novembre

Lunedi                         20 Novembre               Con la partecipazione delle componenti elette

Martedi                       21 Novembre               Con la partecipazione delle componenti elette

DICEMBRE

Giovedi                        14 Dicembre               Scrutini 1^ Trimestre

Venerdi                      15 Dicembre

GENNAIO

Lunedì                           22 Gennaio               Con la partecipazione delle componenti elette

Martedì                         23 Gennaio               Con la partecipazione delle componenti elette

FEBBRAIO

Lunedì                           19 Febbraio              Con la partecipazione delle componenti elette

Martedì                         20 Febbraio              Con la partecipazione delle componenti elette

Marzo

Lunedì                           19 Marzo                  Scrutini 2^ Trimestre

Martedì                         20 Marzo

APRILE

Lunedì                           23 Aprile                 Con la partecipazione delle componenti elette Martedì

Martedì                         24 Aprile                Con la partecipazione delle componenti elette

MAGGIO

Lunedì                          21 Maggio                Con la partecipazione delle componenti elette

Martedì                        22 Maggio                Con la partecipazione delle componenti elette

GIUGNO

Mercoledì                   11 Giugno                  Scrutini finali

Giovedì                        12 Giugno

 

-       incontri scuola-famiglia: ritenendo fondamentale la collaborazione educativa con le famiglie degli alunni, è fissata per ciascun docente un’ora settimanale di ricevimento genitori. L’orario è esposto nella bacheca dell’Istituto.  

        Sono previsti incontri per i colloqui generali alla fine di ogni mese secondo il seguente calendario:

 

14.7 -  CALENDARIO   DEGLI   INCONTRI  Tra  Docenti  e  Genitori  A.S. 2000-2001

Martedì           24          Ottobre               2000           ore           16.30                     

Martedì           21           Novembre           2000           ore          16.30                     

Venerdì           15           Dicembre           2000           ore          16.30              

Martedì           20           Febbraio              2001          ore           16.30                     

Martedì           20           Marzo                   2001         ore           16.30                     

Martedì           24           Aprile                   2001         ore           16.30                     

Martedì           22           Maggio                2001           ore          16.30                     

 

14.8 - CALENDARIO DEI PRINCIPALI ADEMPIMENTI DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

 

Settembre:    Programmazione didattico-educativa;

                        Elezioni collaboratori del Dirigente Scolastico;

                  Designazione dei direttori di laboratorio, biblioteca, commissioni; 

                        Programmazione aggiornamento docenti.  

Ottobre:        Approvazione eventuale sperimentazione metodologica-didattica proposta dai consigli di classe.

Dicembre:     Approvazione criteri di valutazione sommativa validi per  tutta la scuola. 

Aprile:            Elaborazione progetti per scambi culturali.

Maggio:          Adozione libri di testo e sussidi didattici; criteri per  la formazione delle classi.

Giugno:             Scelta dei criteri per lo scrutinio finale; elaborazione  relazione generale sull’attività formativa da inviare al  Consiglio d’Istituto.     

 

14.9 - CALENDARIO DEI PRINCIPALI ADEMPIMENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Settembre:

Dal 1 al 20   :            Programmazione didattica generale della classe ;

Dal 20 al 30 :            Somministrazione ed elaborazione risultati,  eventuali Test d’ingresso.

 

Ottobre:      Elaborazione Piano Educativo Annuale con elementi  di Strategia individualizzata  sulla base dei risultati dei test.  

Novembre:   Verifica sommativa ed individuazione dei criteri di valutazione trimestrale.

Dicembre:    Scrutinio trimestrale.

Gennaio:       Verifica programmazione didattica ed eventuali corsi di Recupero sulla base dei    risultati trimestrali.

Febbraio:       Verifica formativa e verifica attività didattica.

Marzo:           Scrutinio trimestrale.

 Aprile:          Verifica formativa e verifica attività didattica.

Maggio:         Verifica adeguatezza ed efficacia strumenti didattici adottati e proposte di deliberazione per l’anno successivo.

Giugno:          Scrutinio finale.

 

14.10 – Sussidi  didattici e laboratori

            Oltre ad una ricca biblioteca la Scuola è dotata di attrezzature e sussidi didattici di supporto all’attività curriculare, scelti tra le più adeguate innovazioni tecnologiche finalizzate all’attività formativa degli studenti. 

 

15- DOCENTI  CON  FUNZIONI  OBIETTIVO
        Il  Collegio  dei  Docenti  ha identificato le seguenti funzioni-obiettivo strumentali al piano
dell’Offerta Formativa. Nell’ambito dell’organizzazione didattico-educativa, tutti i docenti hanno
individuato per ciascuna delle quattro funzioni obiettivo una Commissione composta da un
Coordinatore e alcuni collaboratori.
I docenti componenti ciascuna commissione e le relative competenze di azione sono individuate
come segue:

CLICCA QUI PER VISUALIZZARE L'ORGANIGRAMMA


L’organizzazione del presente documento risulta dalla collaborazione dei membri delle  quattro Commissioni. 

 

16- PROGETTI  CURRICOLARI  ED EXTRACURRICOLARI.

Sulla  base degli  interessi manifestati dagli alunni e dalle famiglie e del successo di alcuni laboratori presenti da anni nella nostra Scuola, il Collegio dei Docenti prevede di offrire alle classi lo svolgimento delle attività di seguito riportate. Lo stesso Collegio sottolinea la coerenza di tali attività con gli obiettivi della Scuola e la consapevolezza della indispensabile integrazione tra curricolo ed extracurricolo, convinto che tale percorso sia fecondo di sviluppi, sia in termini di adeguamento ai bisogni dell’alunno, sia per quanto concerne l’elevamento della qualità dell’offerta formativa della Scuola “Napoli Est” . Il Collegio dei Docenti ribadisce inoltre l’utilità di tali progetti per una didattica intesa come stimolo allo sviluppo della creatività dell’alunno, al potenziamento del pensiero divergente, al gusto della ricerca delle soluzioni di un problema, al consolidamento delle capacità di analisi, alla individuazione e uso delle fonti.

In tale ottica si prevede, per l’anno scolastico 2000-2001, l’attuazione di progetti da attuare al di fuori dell’orario scolastico. Questi ultimi saranno attivati al raggiungimento di almeno  10 iscritti.

Esempi di progetti sono i seguenti:

PROGETTI

Corso di Lingua Inglese
Corso di Lingua Francese
Laboratorio  Musicale  
Corso di Informatica
Laboratorio Teatrale  
Educazione alla cultura comunitaria  
Educazione  alla  salute  
Educazione ambientale  
Educazione alla salute e al benessere psico-fisico  
Corso  di ceramica  

 

16.1- Attività   di   orientamento  

Le attività didattiche sono supportate sia da momenti di approfondimento e di orientamento attraverso seminari con l’intervento di esperti, previsti in sede di programmazione generale sia dalla realizzazione di: visite didattiche e gite socializzanti; visite a mostre, musei e pinacoteche al fine di migliorare la conoscenza del patrimonio artistico e storico del territorio.

 
16.2- Attività   sportive

L’attività sportiva, organizzata dagli insegnanti di Educazione Fisica, è di fondamentale importanza per lo sviluppo armonioso della personalità dello studente; la Scuola, essendo di ispirazione Cattolica, aderisce ai campionati F.I.S.I.A.E. ed organizza, inoltre, attività sportive pomeridiane per docenti e per studenti. Il rispetto delle regole e la competizione, nei limiti suddetti, sono fattori di una personalità equilibrata. 

16.3- Educazione   ambientale

Il progetto di Educazione ambientale prevede l’iscrizione volontaria alla “lega ambiente”, alla quale hanno già aderito gli studenti e lezioni all’aperto con visite didattiche opportunamente programmate.

 

16.4- PROGETTO PER LA PREVENZIONE ED IL RECUPERO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA

Gli interventi per il recupero e la lotta alla dispersione scolastica sono stati previsti in sede di programmazione generale d’Istituto.

 

16.5- Attività di Educazione alla salute e al benessere psico-fisico

L’attività di educazione alla salute, è stata intesa nella più ampia concezione definita dalle C.M. 325 dell’11-10-1995 come promozione del senso di appartenenza alla scuola, socializzazione, protagonismo giovanile. Alcune tematiche sono state previste nelle programmazioni curricolari delle materie scientifiche.

Per consentire una maggiore identificazione con la realtà-scuola e limitare la tendenza dei ragazzi a proiettarsi al di fuori di essa, saranno favorite quelle attività che permettono il miglioramento dei rapporti interpersonali e la loro promozione del senso di appartenenza; hanno questi obiettivi tutte le attività extra-curricolari e curricolari previste dal P.O.F.

 

17 - UGUAGLIANZA

Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche.

 

18- IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’

Il personale della Scuola eroga il proprio servizio rivolto all’utente agendo secondo criteri di obiettività ed equità.

La scuola, nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative.   

19 - ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE

La scuola si impegna, attraverso adeguati atteggiamenti ed azioni di tutto il proprio personale, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo all classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità.

Nello svolgimento della propria attività ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente.

 

20 - DIRITTO DI  SCELTA  ALL’OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA

L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si esercita fra le istituzioni scolastiche pubbliche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse.

L’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico.

 

21 - PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA

“Istituzioni”, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione del P.O.F. attraverso una gestione partecipata della Scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti.

I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio.

Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività extra scolastiche che realizzano le funzioni della Scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile.  

Le istituzioni scolastiche, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantiscono la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.

L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza, di efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata.

Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’amministrazione.

 

22 - LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE

La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolute e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo.

L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l’amministrazione che assicura interventi organici e regolari. La scuola garantisce ed organizza l’aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali (come la F.I.D.A.E.) nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie d’intervento definite dal P.O.F.

 

23 - La   qualità   della   proposta   formativa

La scuola è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto degli obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.

 

24 - Continuità   educativa

La scuola ha il dovere di assicurare la continuità educativa tra le scuole di diverso ordine e grado al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. A tale scopo saranno individuate ed attuate le strategie più idonee.

 

25 - Scelta   dei   libri  di  testo

La Scuola, nella scelta dei libri di testo e dei supporti didattici, assume come riferimento la validità culturale, tenendo conto anche della componente economica anche alla luce della più recente formativa.

 

26 - Assegnazione   dei   compiti   a   casa

I docenti devono tenere conto nell’assegnazione dei compiti a casa e in coerenza con gli obiettivi della Programmazione educativa e didattica, dell’esigenza degli studenti, nelle ore extra-scolastiche ad attività sportive, al gioco, ad interessi personali.

 
27 - Rapporto   allievi   docenti

Nel rapporto con gli studenti, i docenti colloquiano in modo pacato e teso al convincimento. Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti. Il rapporto docente-allievo deve fondarsi sul reciproco rispetto.

 

28 - L’ambiente   scolastico

L’ambiente scolastico deve essere pulito, confortevole e sicuro. La Scuola si impegna a sensibilizzare anche i genitori, al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna ed esterna alle strutture.

 

29 - I   reclami

I reclami possono essere espressi dagli utenti del servizio scolastico sia in forma verbale, sia in forma telefonica o scritta, essi devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del reclamante. Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito all’evento, risponde con celerità attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.

 

30 - OFFERTE   FORMATIVE : ORIENTAMENTI

La Scuola  Media è responsabile della formazione umana degli alunni, essendo una delle prime agenzie educative abilitate alla costruzione del “cittadino del domani”. La Commissione Orientamento, attraverso le più moderne tecniche pedagogiche fornirà all’alunno notizie utili sulle  sue attitudini e sulla spendibilità di esse nella scelta dell’indirizzo di studi superiore.  

AREA   DIDATTICA

1 - Premessa

La Scuola con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.

La Scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi, e la rispondenza alle esigenze dell’utenza. Nella programmazione dell’azione educativa e didattica i docenti devono adottare, con la partecipazione delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile un’equa distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico di materiali didattici da trasportare.

Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la programmazione didattica del Consiglio di classe, tenendo presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni. Nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti dagli ordinamenti scolastici e della programmazione educativo-didattica, si deve tendere ad assicurare agli alunni nelle ore extrascolastiche, il tempo da dedicare ad altre attività.

La Scuola Media “Napoli Est” garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicazione dei seguenti documenti:

- Piano  dell’Offerta  Formativa (P.O.F.);

- Regolamento d’Istituto;

- Statuto delle  studentesse  e degli  studenti;

- Programmazione educativa e didattica;

- Piano annuale delle attività , calendario didattico.

La Scuola Media “Napoli Est”, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, sarà responsabile della qualità delle attività educative, impegnandosi come già accennato a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.

La  Scuola, pertanto, nella succitata ottica garantisce il diritto allo studio l’individuazione e l’elaborazione degli strumenti per:

- favorire una frequenza assidua;

- promuovere la continuità nell’erogazione del servizio;

- organizzare con efficacia la programmazione didattica;

- realizzare la trasparenza degli atti;

- informare le famiglie sulla vita scolastica e chiederne la collaborazione;

- favorire la pubblicazione degli atti;

- favorire l’orientamento degli allievi, in vista di scelte future  professionali;

- favorire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione;

- promuovere negli allievi lo sviluppo del senso civico;

- attivare i progetti formativi ed educativi orientati agli allievi autorizzati e finanziati  dagli organi componenti;

- favorire l’aggiornamento professionale e didattico del personale docente e non docente;

- promuovere l’aggiornamento tecnologico dei laboratori;

- garantire il benessere igienicamente sano;

Tutto ciò avverrà con l’ausilio di personale professionalmente qualificato e aggiornato e con il fornire un servizio efficiente, chiaro e trasparente.

 

2 - Standard del servizio didattico

Gli “standard” cui tenderà la Scuola nella sua attività didattica sono le soglie di accettabilità, annuali e finali, di formazione umana e culturale con effettiva spendibilità nel sociale, indicate nei documenti di programmazione didattica collegiale nel rispetto delle seguenti finalità istituzionali e cioè:

- la promozione della cultura umana e sociale;

- la promozione e lo sviluppo del senso civico;

- il miglioramento del “benessere” psico-fisico e sociale;

- lo sviluppo dell’orientamento scolastico;

Tutte le discipline, pertanto nella loro differenziata specificità, saranno, per la formazione dell’alunno, strumento ed occasione per lo sviluppo unitario, ma articolato e ricco di funzioni, di conoscenze, capacità e orientamenti indispensabili alla maturazione di persone professionalmente preparate, umanamente e caratterialmente responsabili ed in grado di compiere scelte autonome.

Saranno perseguiti, perciò, obiettivi cognitivi e non cognitivi. Gli obiettivi metacognitivi e socio-affettivi mireranno:

- a sviluppare la socializzazione, a favorire il lavoro di gruppo, ad accrescere il senso di responsabilità e l’autonomia personale;

- a far maturare l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo;

- a sviluppare il senso della religiosità, della solidarietà umana e sociale;

- a migliorare il comportamento socio-relazionale.

Gli obiettivi cognitivi, invece, svilupperanno le capacità e le abilità di base trasversali:

- ascolto, lettura, comprensione ed espressione scritta e orale di lingua madre;

- ascolto, lettura, comprensione ed espressione scritta e orale in lingua straniera tecnica;

- capacità logiche, analitiche, di affrontare e risolvere nuove situazioni in ambiente  tecnico;

Tutte le discipline, tenderanno dunque, al raggiungimento degli obiettivi previsti dagli attuali programmi ministeriali. Ogni Consiglio di classe e, quindi, ogni docente adotterà metodi e mezzi anche diversi per raggiungere tali obiettivi in relazione alla realtà della classe nella quale si troveranno ad operare, tenendo conto, cioè delle situazioni specifiche e dei relativi percorsi di apprendimento prescelti. Tali percorsi,  non saranno comunque riduttivi, quanto piuttosto finalizzati a permettere una conquista completa delle finalità istituzionali e a garantire il diritto dei singoli ad avere assicurato il massimo sviluppo possibile.

 
3 - Gli strumenti  quali  fattori di qualita’

I fattori di qualità che si garantiscono riguardano quindi:

1) La programmazione educativa

- la programmazione dell’attività didattica per classi ed in particolare:

- elaborazione di prove d’ingresso;

- obiettivi cognitivi e comportamentali specifici e trasversali

- criteri di valutazione;

- attività interdisciplinari; 

2) Promozione di attività Culturali: Teatro, cineforum, seminari. 

3) Promozione di attività sportive. 

4) Continuità di presenza del corpo docente.

 5) Organizzazione di corsi di sostegno e recupero.

Il nostro P.O.F. contiene le scelte educative ed organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse; esso costituisce un impegno per tutti gli operatori del servizio scolastico.

Esso partendo dall’analisi dei bisogni formativi e dalla rilevazione delle condizioni individuali dei soggetti utenti, definisce gli obiettivi generali della Scuola: cognitivi, metacognitivi, comportamentali ed integrativi. Contiene quindi, in funzione delle proposte culturali, le scelte educative e gli obiettivi formativi elaborati dai competenti organi della scuola.

Il piano annuale delle attività contiene le informazioni riguardanti la pianificazione e lo svolgimento delle attività di integrazione, di recupero, di orientamento e di formazione integrata. Contiene inoltre il calendario degli incontri scuola-famiglia.

Il Regolamento d’Istituto, parte integrante del P.O.F., contiene le norme che regolano il funzionamento della vita all’interno della comunità scolastica ed in particolare le  norme relative a:

- vigilanza sugli alunni;

- comportamento degli alunni e regolamentazione di ritardi, uscite, assenze, giustificazioni;

- uso degli spazi, dei laboratori e della biblioteca;

- conservazione delle strutture e delle dotazioni;

Nel regolamento sono inoltre, enunciate:

- le modalità di comunicazione con studenti e genitori;

- le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee  d’Istituto, dei consigli di classe, del Collegio dei docenti, del Consiglio d’Istituto.

 

4 - Informazioni   all’utenza   sul   P.O.F.

- Redazione  entro l’inizio dell’anno scolastico.

- Pubblicizzazione mediante affissione all’Albo entro l’inizio dell’anno scolastico.

- Copia depositata presso l’Ufficio del  Dirigente Scolastico.

- Duplicazione presso la Segreteria al costo di £. 150 per foglio.

 
5 - Programmazione    educativa    didattica

La responsabilità della programmazione educativo-didattica è assegnata al Collegio dei docenti. La programmazione deve intendersi come progettazione dei percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità delineate nei programmi e la responsabilità di individuare gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e valutazione dei percorsi allo scopo di armonizzare l’attività complessiva della scuola o Istituto.

Sulla base dei criteri espressi dal Consiglio d’Istituto, elabora le attività riguardanti l’orientamento,  i corsi di recupero e gli interventi di sostegno.

 

6 - Informazioni   all’utenza   sulla   programmazione  educativa

- Redazione entro l’inizio dell’anno scolastico.

- Pubblicizzazione mediante affissione all’albo entro l’inizio dell’anno scolastico.

- Copia depositata presso l’Ufficio del  Dirigente Scolastico.

- Duplicazione presso la Segreteria al costo di £. 150 per foglio.

7 - Programmazione   didattica

La programmazione didattica è un atto dovuto del Consiglio di classe, sia in termini di percorsi formativi individualizzati e dell’intera classe, sia come necessità di utilizzare il contributo delle varie aree disciplinari per raggiungere obiettivi e finalità educative, sia come obbligo di periodica verifica e valutazione dei risultati per un efficace e continuo adeguamento e adattamento delle strategie.

La programmazione didattica è uno strumento che tende a far chiarezza sui percorsi formativi possibili in rapporto ai mezzi e ai tempi disponibili. Programmazione significa investire sul futuro con l’impegno a verificare continuamente il percorso compiuto ed ad adattare continuamente nuove strategie e ritmi. Una corretta programmazione deve pertanto fondarsi su un’estrema flessibilità.

 

8 - Informazioni   all’utenza   sulla   programmazione  Didattica

- Redazione entro l’inizio del mese di Ottobre.

- Copie depositate presso l’Ufficio del  Dirigente Scolastico.

 

9 - CONTRATTO   FORMATIVO

Al fine di garantire con gli utenti e gli operatori scolastici un rapporto chiaro e responsabile, individuando gli impegni e i doveri di ciascuno secondo il proprio compito, le scuole adottano un “contratto formativo” con il contributo propositivo anche delle componenti allievi e genitori.

L’allievo si impegna a:

- frequentare assiduamente le lezioni;

- partecipare al lavoro in classe attivamente (ascoltare, porre domande, segnalare difficoltà);

- adattarsi al lavoro individuale e di gruppo in classe e a casa;

- adottare gli strumenti adeguati, suggeriti dai docenti, per il proprio lavoro a seconda delle discipline studiate;

- conservare e avere sempre a disposizione il proprio materiale (compiti svolti a casa, libri, appunti);

- realizzare tutte le produzioni necessarie richieste dagli insegnanti (compiti in classe, a casa, disegni, relazioni);

rispettare:

- le regole interne dell’Istituto;

- gli orari di ingresso e di uscita;

- gli impegni e le scadenze;

- i compagni e il personale docente e non docente (le idee, i comportamenti, le differenze);

- le cose (gli arredi, gli strumenti, gli spazi comuni - eventuali danni patrimoniali in base alla legge n. 312 dell’11-07-1980 dovranno essere rimborsati);

- mantenere gli ambienti puliti (non sporcare le pareti, non mangiare in classe....);

- sottoporsi alle prove di valutazione scritte e orali periodiche stabilite dal Consiglio di classe o  dal docente;

- tenere un atteggiamento rispettoso ed educato con i compagni e con gli operatori scolastici.

Il docente si impegna a :

- contribuire alla formazione umana, sociale e professionale dell’alunno;

- presentare e discutere periodicamente il programma e il suo avanzamento, rendendo l’allievo partecipe e consapevole;

- fare acquisire le competenze previste dagli obiettivi prefissati;

- attivare percorsi di formazione con ritorni;

- fissare e comunicare gli obiettivi, i metodi e i mezzi che potranno essere modificati e aggiustati dal Consiglio di classe nel corso dell’anno;

- proporre aiuti metodologici utilizzando risorse e mezzi idonei presenti nella Scuola;

- armonizzare i carichi di lavoro (compiti a casa e in classe);

- verificare le acquisizioni delle competenze e capacità;

- stabilire le scadenze;

- rispettare  i ritmi medi di apprendimento della classe;

- valutare regolarmente comunicando gli esiti;

rispettare e far rispettare:

- le regole interne dell’Istituto;

- gli impegni, le scadenze, gli orari;

- gli altri (le idee, i comportamenti, le differenze);

- le cose (gli arredi, gli strumenti, gli spazi comuni);

- il contratto facendo bilanci e rinegoziandolo, se necessario;

creare:

a) motivazioni,

b) un clima sereno, di comunicazione, di scambio, di reciproca fiducia, stima e rispetto;

- dialogare con gli alunni usando linguaggio e toni equilibrati e pacati.

I genitori si impegnano a:

-  seguire costantemente l’andamento didattico disciplinare del figlio;

-  seguire e controllare il figlio nello svolgimento dei compiti assegnati e nello studio;

-  collaborare con i docenti e con il Consiglio di classe alla formazione sociale e culturale  dell’alunno;

-  far frequentare con assiduità i propri figli;

-  controllare il libretto delle giustificazioni del figlio;

-  provvedere che gli alunni posseggano i sussidi didattici di base (testi adottati, strumenti

adeguati per le varie discipline, ecc.);

10 – LA SCUOLA : FONTI   LEGISLATIVE

La Scuola è organizzata in conformità degli art. 1, 2 e 6 della legge n. 86 del 19 Gennaio 1942 in relazione alla concessione della personalità giuridica alla società Centro Scolastico “Napoli Est” il cui Rappresentante legale ed Amministratore Unico è il Dott. Napolitano Sergio.

Tale Concessione  Governativa è avvenuta per decreto del Ministero della Pubblica Istruzione del 29-04-1996.

 

11 - ORGANI   COLLEGIALI

Gli organi collegiali sono rappresentati dal Consiglio d’Istituto, dal Collegio dei docenti e dai Consigli di Classe.

Il Consiglio d’Istituto  è costituito dal Rettore della Scuola, dal  Dirigente Scolastico, 6 docenti, 1 rappresentante del personale non docente, 5 rappresentanti dei genitori.  All’interno del Consiglio d’Istituto viene eletta una Giunta Esecutiva composta da un docente, un genitore, un alunno, il Dirigente Scolastico che la presiede e il Rettore dell’Istituto.

E’ compito della Giunta Esecutiva, tra l’altro:

- adottare, su proposta del Consiglio di classe, i provvedimenti disciplinari per i casi più gravi;

- preparare i lavori del Consiglio d’Istituto.

Il Consiglio d’Istituto ha potere deliberante, su proposta della Giunta per quanto riguarda:

- l’adozione del Regolamento interno d’Istituto;

- le modalità di funzionamento della biblioteca;

- l’acquisto delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici;

- definizione del calendario scolastico;

- criteri per la programmazione e l’attuazione di attività integrative, visite guidate, viaggi d’istruzione;

- promozione di attività culturali e sportive;

- contatti con le altre scuole;

- criteri per la formazione delle classi e la formulazione dell’orario scolastico.

Il Consiglio d’Istituto è convocato dal Dirigente Scolastico. Gli atti del Consiglio d’Istituto sono pubblicati in apposito albo della scuola. Atti e verbali delle riunioni sono depositate presso la segreteria. I membri del Consiglio restano in carica per tre anni.

Il Collegio dei Docenti ha competenze riguardo all’organizzazione e alla programmazione della vita e dell’attività della Scuola, in particolare nei settori non strettamente finanziari e di natura propriamente politica, e ne determina l’indirizzo generale che deve essere assunto nei confronti della collettività scolastica. Al Collegio dei docenti spettano i seguenti compiti:

1) adattamento del calendario scolastico e specifiche esigenze ambientali;

2) promozione dei contatti con altre Scuole;

3) partecipazione ad attività culturali, sportive o ricreative;

4) indicazione dei criteri generali per la formazione delle classi, dell’orario delle lezioni e al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe;

5) individualizzazione dei criteri per la programmazione delle attività parascolastiche;

6) adozione del Regolamento interno dell’Istituto;

7) funzionamento didattico;

8) scelta dei libri di testo e da sussidi didattici;

9) sperimentazione.

I Consigli di Classe, composti ognuno dai docenti della classe, esercitano le competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione, hanno il compito di estendere i rapporti docente-alunno-genitore in relazione allo svolgimento del programma, al rendimento scolastico, all’andamento di particolari iniziative di carattere educativo e didattico, alle proposte di adozione dei testi.

 

12 - FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA

Il Regolamento interno della Scuola consta della raccolta di vere e proprie norme giuridiche e comportamentali obbligatorie sancite, in astratto, per tutta la collettività scolastica alla quale si applicano. Il Dirigente Scolastico ne cura l’esecuzione al pari delle altre norme giuridiche figuranti da parte degli alunni e docenti come disposto dall’art. 3 sub/e DPR n. 417/1974.

L’attuale Regolamento d’Istituto, approvato dal Collegio dei Docenti, è disponibile presso l’Ufficio del  Dirigente Scolastico. La potestà regolamentare del Consiglio è ovviamente sottoscritta nei suoi contenuti dal limite di carattere generale stabilito dall’art. 1 del DPR n. 416/1974 che recita “................nel rispetto degli ordinamenti della Scuola dello Stato e delle competenze e responsabilità proprie del personale ispettivo, direttivo e docente”.

 

13 - Le  persone  nella  scuola

La Scuola nella sua globalità fa capo al Dirigente Scolastico che ne assume la rappresentanza al pari della responsabilità degli atti connessi all’attività istituzionale. Il personale afferente alla scuola in prima istanza può essere individuato come docente e non docente.

Quest’ultimo comprende Dirigente Amministrativo, Assistenti Amministrativi e ausiliari, sinteticamente individuati come personale A.T.A.

Il primo impatto dell’utenza con la scuola avviene nella maggior parte dei casi con un componente del personale A.T.A., che fornisce al futuro allievo o ai genitori le prime informazioni.

Quotidianamente poi l’allievo, per le sue esigenze, viene a contatto con bidelli, segreteria didattica, laboratori e quindi col personale addetto a tali strutture che si trova ad assolvere, di concerto con i docenti, la funzione educativa. Il personale docente trova  momenti aggreganti e di confronto nelle riunioni degli organi collegiali cui è periodicamente tenuto, a partecipare, ovvero i Consigli di Classe e il Collegi dei Docenti.

Questi organismi, le cui funzioni sono definite nell’attuale Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, interagendo fra loro e il Dirigente Scolastico, consentono l’espletamento di tutti gli adempimenti per lo svolgimento dell’azione didattico-educativa sancita dalla legge.

Di particolare importanza per il funzionamento dell’istituzione sono le figure dei collaboratori del Dirigente Scolastico e fra questi quella del Collaboratore Vicario.

Punto di riferimento per i docenti nell’attività quotidiana per i piccoli e meno piccoli problemi che inaspettatamente si presentano, costituiscono il vero braccio operativo del Dirigente Scolastico di cui in sua assenza, in particolare il Collaboratore Vicario svolge le funzioni. Popolarissimi fra gli allievi soprattutto in occasioni di ritardo nell’ingresso, di anticipi di lezione, di uscite anticipate e, un pò meno, in occasione di provvedimenti disciplinari, i collaboratori sono espressione del Collegio dei docenti che provvede alla loro elezione in una delle prime riunioni dell’anno scolastico.

L’organigramma della Scuola, indicante le funzioni e i nomi delle persone responsabili degli uffici, viene pubblicato all’albo della scuola all’inizio di ciascun anno scolastico.

 

14 - Modalità  per  la  giustificazione  di  ritardi  e  assenze.

All’inizio dell’anno scolastico i genitori devono presentarsi presso la segreteria della scuola per ritirare il libretto delle giustifiche e depositare la propria firma sulla stessa alla presenza del Dirigente Scolastico (o del Collaboratore Vicario). I permessi e le giustificazioni sono concesse solo dopo un opportuno controllo presso le famiglie. Allo scopo i genitori devono presentarsi personalmente dal Dirigente Scolastico, oppure sarà lo stesso a mettersi in contatto con loro; in caso contrario l’alunno sarà ammesso in classe provvisoriamente in attesa di giustificazione, o se la richiesta è di uscita anticipata, allo studente non sarà permesso allontanarsi dall’Istituto.

 

15 - Modalità di comunicazione scuola-famiglia, scuola- studenti

            Comunicazioni scritte: il Dirigente scolastico comunica informazioni, calendari delle convocazioni degli Organi  Collegiali, Consigli  di classe, orario di ricevimento dei docenti, iniziative varie,attraverso lettura delle stesse o tramite registro  comunicazioni alunni e per  quelle che interessano anche la famiglia attraverso lettere ciclostilate che vengono distribuite agli studenti e riportate a scuola firmate da uno dei genitori.

16 - Incontri  a  scuola

Tutti i docenti hanno un’ora alla settimana nella quale si rendono disponibili per il colloquio con i genitori: l’orario è pubblicizzato mediante affissione alla bacheca dell’Istituto. E’ fissato inoltre, dall’inizio dell’anno scolastico un calendario che prevede incontri mensili con le famiglie deliberato nel piano annuale delle attività e comunicato alle famiglie, attraverso una lettera ciclostilata.

 

Diritti  e  doveri  degli  studenti:

17 - Diritto alla libertà  di  apprendimento

Ogni studente ha diritto alla tutela della propria libertà di apprendimento:  ad essere educato ai valori di libertà, pluralismo, solidarietà attraverso un insegnamento ispirato  ai principi costituzionalmente garantiti, ed ha diritto al rispetto della sua personalità, dei suoi ritmi di apprendimento e della sua crescita personale, civica e professionale.

 
18 - Diritto ad una scuola efficace ed efficiente

Lo studente ha diritto alla fruizione di un’istituzione scolastica efficiente, ad un ambiente pulito, confortevole, sereno e motivante.

 
19 - Diritto alla continuità di apprendimento

Lo studente ha diritto ad una prestazione didattica professionalmente adeguata e qualificata; ha diritto ad attività di orientamento, recupero, sostegno e alla rimozione degli ostacoli che impediscono un’adeguata formazione.

20 - Diritto al riconoscimento della propria identità personale

Ogni studente ha caratteristiche e capacità che vanno rispettate nella loro individualità; la scuola deve garantire percorsi formativi anche individualizzati pur di raggiungere gli obiettivi educativi istituzionali.

 
21 - Diritto di partecipazione attiva alla vita della scuola

Gli studenti hanno diritto di esercitare azioni propositive e di confronto con le altre componenti scolastiche; hanno inoltre diritto ad incontrarsi per discutere dei problemi della scuola sia nelle forme previste istituzionalmente sia in altre forme nel rispetto delle caratteristiche della Scuola in cui vivono.

 
22 - Diritto ad una valutazione trasparente

Gli studenti hanno diritto a conoscere gli obiettivi educativi e didattici trasversali e specifici delle singole discipline; hanno diritto di conoscere i risultati delle verifiche periodiche, criteri di valutazione adottati dal Collegio dei docenti.

 
23 - Diritto all’informazione

Lo studente ha diritto a conoscere le delibere degli organi collegiali riguardanti attività scolastiche ed extra-scolastiche, fatta eccezione per questioni delicate o riservate che riguardano altri studenti. Ha diritto ad essere informato su tutte le attività giovanili, sia relative alla scuola, sia di altro tipo: socio-culturale e sportivo.

 
24 - Diritto all’utilizzazione dei sussidi didattici

Gli studenti hanno diritto ad usufruire dei sussidi didattici rispettandone le modalità d’uso e la conservazione.

 

25 - I doveri:

Lo studente ha i seguenti doveri:

- partecipazione attiva e responsabile;

- rispetto degli impegni assunti;

- regolarità e puntualità nella frequenza delle lezioni scolastiche e in tutte le attività extra - curriculari;

- rispetto delle persone, delle cose degli arredi;

- rispetto del Regolamento interno dell’Istituto;

- collaborazione per il buon funzionamento della Scuola segnalando eventuali disfunzioni;

- informarsi e consentire la circolazione delle informazioni.

26 - Diritti  dei  genitori

I genitori hanno diritto:

- a partecipare alla vita scolastica sia attraverso le forme previste dalla normativa vigente in materia, sia attraverso gli incontri previsti dal P.O.F.;

-  a conoscere la programmazione educativa e didattica generale e di classe;

-  a proporre iniziative di tipo extra - curricolare;

-  a conoscere le valutazioni dei loro figli;

-  a visionare le verifiche scritte che i docenti devono correggere entro 15 giorni dalla loro esecuzione in classe;

-  ai colloqui individuali con il Dirigente Scolastico e gli insegnanti e a quelli generali previsti dal P.O.F..

27 - Doveri  dei  genitori

I genitori hanno il dovere di:

-   partecipare alle riunioni collegiali e quindi alla vita della scuola;

-   presentarsi dal Dirigente Scolastico per eventuali colloqui su esplicito invito telefonico o scritto del Dirigente Scolastico o dei docenti;

-    collaborare con tutti gli operatori del servizio scolastico per il raggiungimento dei fini istituzionali.

 

SERVIZI   AMMINISTRATIVI

1- Modalità  d’iscrizione  DEGLI  ALUNNI

Iscrizione alla classe prima.

Per gli studenti che intendono iscriversi alla classe prima della Scuola  Media è previsto:

La prova è sottoposta al parere del Consiglio di Classe.

Iscrizione alle classi successive alla prima .

         Per gli studenti che intendono iscriversi alla classi seconda e terza della Scuola  Media è previsto:

La prova è sottoposta al parere del Consiglio di Classe.

 
2- DIMISSIONI  DEGLI  ALUNNI
Le dimissioni degli alunni sono di competenza del Rettore e del Dirigente Scolastico e deliberate – in ragione del bene comune e di quello del singolo individuo – nei seguenti casi:
 
3 - Modalità di consegna di schede  personali

La Scheda personale è distribuita ai genitori degli studenti dal Dirigente Scolastico della Scuola  Media o in sua assenza dal Collaboratore Vicario al termine delle operazioni di scrutinio dei voti del primo trimestre.

E’ previsto comunque un incontro scuola-famiglia, concluse le operazioni di scrutinio durante il quale i genitori degli studenti possono colloquiare con i docenti e con il loro Dirigente Scolastico per ulteriori spiegazioni sui risultati conseguiti.

 
4 - Modalità  di  rilascio dei certificati

I certificati rilasciati dalla  Scuola per gli usi consentiti dalla legge sono:

- certificato di iscrizione e frequenza;

- certificato di ammissione agli esami;

- nulla osta per l’iscrizione presso altri Istituti.

La richiesta del certificato può essere verbale oppure scritta, utilizzando i moduli disponibili presso la segreteria . Il rilascio del certificato è  in tempo reale.

5 - Rilascio di attestati

Gli attestati e i certificati della licenza media vanno richiesti tramite un modulo prestampato e verranno rilasciati con tempestività.

6 - Diplomi  di  LICENZA  MEDIA

E’ compito della segreteria avvisare in tempo utile affinché gli interessati si presentino per il ritiro.

7 - Orari  di  segreteria

La segreteria è aperta tutti i giorni, dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.00 alle ore 19.30 e il Sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.30. L’orario è reso pubblico mediante affissione del relativo avviso alla bacheca della Scuola.  

All n° 1 : Progetto accoglienza classi prime

Commissione di elaborazione del progetto:Premessa

Il progetto accoglienza è una risposta positiva nella logica dell’intervento della scuola per evitare il fenomeno della dispersione scolastica, alla discontinuità che l’alunno sperimenta dal momento del suo ingresso alla scuola secondaria inferiore. In tale fase il momento critico va individuato nel passaggio dalla pedagogia della tutela a quella dell’autonomia.  

Obiettivi:

1) Favorire la socializzazione all’interno della scuola, si guidano i ragazzi a conoscere gli spazi e i luoghi in cui svolgeranno la loro vita scolastica.

2) Favorire l’organizzazione temporale, il ragazzo deve abituarsi all’alternarsi dell’orario dei docenti, al cambio della materia, al differimento dei compiti anche a distanza di più giorni.  

3) Facilitare la socializzazione all’interno della scuola attraverso l’auto-presentazione dell’alunno e la spiegazione del regolamento interno d’istituto.

4) Illustrare e discutere i programmi, gli obiettivi, le metodologie, le attività di studio di ogni disciplina.   

5) Osservazione sistematiche sui livelli di socializzazione attraverso “prove d’ingresso” finalizzate a rilevare le capacità relazionali degli alunni.

Fase esecutiva - obiettivo n° 1 :

ore      : 8.00

- Le classi entrano dall’ingresso della Scuola.

- Le prime si fermano a lato della Palestra, le seconde e le terze proseguono l’ingresso nelle loro classi.

- Passaggio delle classi prime nella  sala Ricreazione.

- Saluto al Dirigente Scolastico e al Legale Rappresentante della Scuola.

- Appello e formazione delle classi.

- Visione e lettura della planimetria della scuola.

- Inizio percorso esplorativo dell’ambiente scolastico.

Itinerario scolastico:

- Con la presenza di un insegnante incaricato, gli alunni visiteranno i laboratori per una prima spiegazione sulle loro funzioni.

- Durante la visita è prevista la presentazione del personale scolastico non docente.

- Gli alunni, infine entreranno nelle classi dove sarà data lettura degli impegni per il giorno successivo. Dovranno portare un quaderno e un diario.

2° Giorno                   Obiettivo n° 2,3,4        

(ore 8,00 - 10,00)

- Gli alunni si sistemeranno spontaneamente come vogliono e si autopresenteranno;

- si daranno le prime informazioni sulle materie, sugli insegnanti, sulle ore settimanali di lezione;

- stesura della tabella orario - dalle 10,00 in poi:

- illustrazione del regolamento d’Istituto;   

- presentazione, da parte del docente, della disciplina che insegna, del programma che intende svolgere, degli obiettivi e del metodo;  

- mettere in discussione il programma e chiedere eventuali proposte da parte degli studenti su modifiche o integrazioni.

In data da fissare: programmazione di una gita ambientalistica con finalità socializzanti.

 Grazie per aver prestato la Vostra attenzione alla Nostra Offerta  formativa per l’a.s. 2000-2001.

                                                        Il  Rettore

                                              Dott. Sergio  Napolitano

 


    HOME PAGE    

              PRECEDENTE   

               TORNA SU