ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE AD
INDIRIZZO INFORMATICO
(in corso di parita’
scolastica)
centro scolastico
“ NAPOLI EST ”
Via Emanuele Gianturco,54/b - 80146 - Napoli
Tel.
081.7340711 Fax 081.7340760 – E-MAIL: csnest@libero.it
URL: http//www.centroscolasticonapoliest.com
P.O.F.
PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Una scuola per migliorare ed ampliare il servizio scolastico Una scuola per
l’Europa dove l’oggi è già domani |
Anno Scolastico
2003-2004
i n d i c e
INTRODUZIONE
1
- il Piano dell’Offerta
formativa Pag. 1
2
- Le motivazioni del Piano
dell’Offerta Formativa… Pag. 1
3
- Le finalità del Piano
dell’Offerta Formativa… Pag. 2
4
- Funzioni e
caratteri del P.O.F. ……………………… Pag.
2
CONTESTO
SOCIO-ECONOMICO, CULTURALE E FORMATIVO DELL’ISTITUTO
1
- Presentazione dell’istituto……………………………… Pag. 3
2
- Analisi del contesto………………………………………… Pag. 4
3
- Il P.O.F. : un progetto
che aiuta i
giovani
a conseguire l’autonomia
Pag. 5
4 - GLI
OBIETTIVI GENERALI DELL’ISTITUTO………………… Pag. 7
4.1 -
Obiettivi dell’area compensativa ed integrativa… Pag.
8
4.2 -
Obiettivi
comportamentali……………………………… Pag. 8
5
- PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
E DIDATTICA:
RIFERIMENTI ………………. Pag. 8
6
- Organizzazione Didattica………………………………… Pag.
9
6.1 - Ufficio del rappresentante legale……………………… Pag. 11
6.2 - Ufficio del coordinatore delle
attivita’
didattiche ed educative ………………... Pag. 11
6.3 - Collegio dei docenti………………………………. Pag. 11
6.4 - Consigli di classe……………………………………. Pag. 11
6.5 - Coordinatori disciplinari :
……………………………… Pag. 11
6.6 - Commissione di
lavoro: ………………………………… Pag. 12
7
- Organizzazione
dell’accoglienza………………… Pag. 12
8
- Interventi didattico
educativi integrativi
(art. 12 comma 5 O.M. 9.3.95) .Premessa:….. Pag. 12
8.1
- Quali aree per gli interventi integrativi? …………… Pag. 13
8.2
- Come intervenire? …………………………………………… Pag. 13
8.3
- Come migliorare la capacità di comprensione e
di rielaborazione delle
conoscenze apprese? ……… Pag. 13
8.4 - Sei regole d’oro per migliorare
l’abilità di studio: …Pag. 14
9
- Gli stili di insegnamento:
come lavorano
i nostri docenti …………………………….….. Pag. 14
10 -
Valutazione e Autovalutazione ………………… Pag. 15
10.1 - Valutazione………………………………………………… Pag. 16
10.2 - Strumenti…………………………………………………… Pag. 17
10.3 - Il profilo di fine anno di ciascun
alunno……… Pag. 18
11.- ORIENTAMENTO E
CONTINUITA’……………………… Pag. 18
12 -
IL PIANO ATTUATIVO DELL’OFFERTA
FORMATIVA. … Pag. 19
12.1 - Premessa…………………………………………………… Pag. 19
12.2 - RISORSE DELL’ISTITUTO: CONDIZIONI
E STANDARD
AMBIENTALI………………………….……….. Pag. 19
12.3 - RISORSE STRUTTURALI E DOTAZIONI DIDATTICHE :
AULE NORMALI ………………………….……. Pag. 20
12.4 - LABORATORIO
DI FISICA E CHIMICA……. ………………… Pag.
21
12.5 - LABORATORIO SCIENTIFICO ………………………….……… Pag. 21
12.6 - LABORATORIO MULTIMEDIALE …………………………. Pag. 21
12.7 - LABORATORIO ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI Pag. 22
13 - SERVIZI FRUIBILI
DAGLI STUDENTI……………………….… Pag.
23
14 -
STRUTTURA E RISORSE………………………………………… Pag. 23
14.1 - Attività integrative e di
recupero……………………… Pag. 25
14.2 - Attività sportiva
scolastica…………………………………Pag. 25
14.3 - Piano visite e viaggio
d’istruzione…………………………Pag. 25
14.4 - Progetti
finalizzati…………………………………………… Pag. 25
14.5 - Tempi della scuola………………………………………………Pag. 26
14.6 - CALENDARIO DELLE
RIUNIONI DEI
CONSIGLI DI
CLASSE A.S. 2003-2004………………………….…. Pag.
26
14.7 - CALENDARIO DEGLI
INCONTRI Tra Docenti
e
Genitori A.S. 2003-2004………………….…. Pag. 27
14.8 - CALENDARIO DEI PRINCIPALI ADEMPIMENTI DEL
COLLEGIO DEI
DOCENTI……………….……. Pag. 27
14.9 - CALENDARIO DEI PRINCIPALI ADEMPIMENTI DEL
CONSIGLIO DI CLASSE…………………..…….. Pag.
28
15. -
Sussidi didattici e
laboratori……………………………… Pag. 29
16
- DOCENTI CON FUNZIONI OBIETTIVO …………………………Pag. 29
17
- PROGETTI CURRICOLARI
ED EXTRA CURRICOLARI…………Pag. 33
17.1- Attività curricolari per arricchire
la didattica:
Progetto scuola lavoro………….…. Pag. 34
17.2- Attività di orientamento professionale……………Pag. 34
17.3- Attività sportive…………………………………………………Pag. 35
17.4- Educazione ambientale………………………………………Pag. 35
17.5- Progetto per la prevenzione ed il
recupero
della dispersione scolastica…………. Pag. 35
17.6- Attività di Educazione alla salute
e
al benessere psico-fisico…………………………….. Pag. 35
18 - UGUAGLIANZA……………………………………………………… Pag.
35
19 - IMPARZIALITA’ E
REGOLARITA’…………………………………… Pag.
35
20 - ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE………………………………… Pag.
36
21 - DIRITTO DI SCELTA ALL’OBBLIGO SCOLASTICO E
FREQUENZA………………………………….……. Pag. 36
22 - PARTECIPAZIONE, EFFICENZA E TRASPARENZA…………………Pag. 36
23 - LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO
DEL PERSONALE……………………………….. Pag. 37
24 - La
qualità della proposta formativa……………… Pag.
37
25 - Continuità educativa………………………………………… Pag. 37
26 - Scelta dei libri di
testo…………………………………… Pag. 37
27 - Assegnazione dei
compiti a casa……………………… Pag.
38
28 - Rapporto allievi
docenti………………………………… Pag. 38
29 - L’ambiente scolastico……………………………………… Pag. 38
30 - I
reclami………………………………………………………… Pag. 38
31 - OFFERTE FORMATIVE :
ORIENTAMENTI…………………… Pag. 38
32 - SBOCCHI OFFERTI DAL DIPLOMA CONSEGUITO…………… Pag. 38
1
- Premessa…………………………………………..……………… Pag. 39
2
- Standard del servizio
didattico…………………… Pag. 40
3
- Gli strumenti quali
fattori di qualita’………… Pag.
41
4
- Informazioni all’utenza sul
P.O.F. …………………… Pag. 42
5
- Programmazione educativa
didattica……………… Pag. 43
6
- Informazioni all’utenza sulla
programmazione
educativa………………………….. Pag. 43
7
- Programmazione
didattica…………………………… Pag. 43
8
- Informazioni all’utenza sulla
programmazione
didattica……………………..………………... Pag. 44
9 - CONTRATTO
FORMATIVO……………………………………… Pag.
44
10 - L’ISTITUTO : FONTI
LEGISLATIVE………………………………. Pag.
46
11 - ORGANI COLLEGIALI…………………………………………..… Pag. 46
12 - FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO…………………………… Pag. 47
13 - Le
persone nella scuola………………………………… Pag.
48
14 - Modalità per la giustificazione di ritardi e
assenze. ……………………………………. Pag. 49
15 - Modalità di comunicazione
scuola-famiglia,
scuola- studenti……….…….………………..….. Pag. 49
16 - Incontri a scuola……………………………………… Pag. 49
Diritti
e doveri degli
studenti: ……………………… Pag. 49
17 - Diritto alla libertà di
apprendimento………… Pag. 49
18 - Diritto ad una scuola efficace ed
efficiente………… Pag. 50
19 - Diritto alla continuità di apprendimento…………… Pag. 50
20 - Diritto al riconoscimento della
propria identità
personale…………………..…………. Pag. 50
21 - Diritto di partecipazione attiva
alla vita della
scuola………………….………………..………. Pag. 50
22 - Diritto ad una valutazione trasparente……………… Pag. 50
23 - Diritto
all’informazione…………………………………… Pag. 50
24 - Diritto all’utilizzazione dei
sussidi didattici……… Pag. 51
25 - I doveri: …………………………………………..……………… Pag. 51
26 - Diritti dei
genitori…………………………………………. Pag. 51
27 - Doveri dei
genitori………………………………………… Pag. 51
SERVIZI AMMINISTRATIVI
1
- Modalita’ d’iscrizione……………………………………… Pag. 52
2
- DIMISSIONI DEGLI ALUNNI………………………………… Pag. 53
3
- Modalità di consegna di pagelle…………………… Pag.
53
4
- Modalità di rilascio dei certificati……………… Pag. 53
5
- Rilascio di attestati e certificati del diploma… Pag. 54
6
- Diplomi di STATO………………………………………….. Pag. 54
7
- Orari di segreteria……………………………………… Pag. 54
All n° 1 : Progetto accoglienza classi
prime………… Pag. 55
Commissione
di elaborazione del progetto:Premessa
ALL. N° 2 :PROGETTO LABORATORIO -
CLASSE………………… Pag. 57
Attività
di Recupero Approfondimento Eccellenza
Art. 1 - La scuola come “comunità educante”………… Pag.
61
Art. 2 - Finalità e caratteri
dell’Istituto Tecnico
INDUSTRIALE………………………………….… Pag. 61
organi collegiali
Art.3 - Premessa……………………………………………... Pag. 61
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Art. 4 - Composizione……………………………………. Pag. 61
Art. 5 - Competenze………………………………………. Pag. 62
Art. 6 - Avviso di
convocazione……………………….. Pag. 62
Art. 7 - Prima convocazione del Consiglio
d’Istituto Pag. 62
Art. 8 - Elezione del Coordinatore delle attività
didattiche ed educative e del Sostituto
del Coordinatore …………………………… Pag. 63
Art. 9 - Sedute………………………………………………… Pag. 63
Art. 10 - Validità delle
sedute………………………… Pag.
63
Art. 11 -
Sedute deserte………………………………… Pag. 63
Art. 12 - Sedute sospese…………………………………… Pag. 63
Art. 13 - Obblighi e assenze dei
consiglieri………… Pag. 64
Art. 14 - Prerogative dei
consiglieri………………… Pag. 64
Art. 15 - Argomenti all’o.d.g. …………………………. Pag. 64
Art. 16 - Ordine delle sedute…………………………. Pag. 64
Art. 17 - Votazione delle delibere………………….. Pag. 65
Art. 18 - Convocazione del Consiglio
……………. Pag.
65
Art. 19 -
Verbali……………………………………………. Pag. 65
Art. 20 - Pubblicità degli
atti………………………….. Pag. 65
La Giunta Esecutiva
Art. 21 - Composizione……………………………………. Pag. 66
Art. 22 - Competenze……………………………………… Pag. 66
Art. 23 -
Rinvio………………………………………………. Pag.
66
IL COLLEGIO DEI
DOCENTI
Art. 24 - Composizione…………………………………… . Pag. 66
Art. 25 - Competenze………………………………………. Pag. 66
Art. 26 - Avviso di
convocazione…………………………. Pag. 67
Art. 27 - Convocazione………………………………………. Pag. 67
Art. 28 - Segretario del
Collegio…………………………. Pag.
67
Art. 29 -
Rinvio…………………………………………………….. Pag. 67
I Consigli di classe
Art. 30 - Composizione……………………………………… Pag. 68
Art. 31 - Competenze………………………………………… Pag. 68
Art. 32 - Convocazione……………………………………… Pag. 68
Art. 33 - Riunioni………………………………………………. Pag. 69
Art. 34 - Validità della
riunioni…………………………. Pag. 69
Art. 35 - Validità delle
deliberazioni in ordine
agli
scrutini…………………………………….. Pag. 69
Art. 36 -
Coordinatore………………………………… Pag.
69
Art. 37 -
Rinvio……………………………………………… Pag.
69
Gli Organi individuali - C A P O I - Area
gestionale
Art. 38 - Il RAPPRESENTANTE
LEGALE……………….…… Pag. 70
Art. 39 - Compiti ed obblighi…………………………… Pag. 70
Area direttiva
Art. 40 - Il Coordinatore delle attività
didattiche
ed educative ……………………………………. Pag.
70
Art. 41 - Compiti e obblighi………………………………. Pag. 70
Capo
III - Area docente
Art. 42 - Funzione docente………………………………. Pag. 72
Art. 43 - Libertà di
insegnamento……………………… Pag.
72
Art. 44 -
Obblighi………………………………………………. Pag. 72
Art. 45 - Aggiornamento culturale e
professionale…. Pag. 74
CAPO IV -
Area non docente
Art. 46 - Principi
generali…………………………………………. Pag. 74
Art. 47 - L’ufficio di segreteria.
…………………………………. Pag. 74
Art. 48 - Competenze del Responsabile Amministrativo…Pag.
74
Art. 49 - Aspetti funzionali. ……………………………………… Pag. 75
Art. 50 - Mansioni del personale
ausiliario……………………Pag.
75
Art. 51 - Pulizia e
comportamento. …………………………… Pag. 76
TITOLO III
La
programmazione
Art. 52 - Progetto educativo e
programmazione. ……. Pag. 76
Capo I
PIANO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
Art. 53 - Premessa……………………………………………………. Pag. 76
Art. 54 - Contenuti…………………………………………………. Pag. 76
Art. 55 - Informazioni all’utenza sul
progetto d’istituto.Pag.
77
CAPO II
La programmazione educativa
Art. 56 - La programmazione
educativa. ………………… Pag. 77
Art. 57 - Informazioni all’ utenza
sulla
programmazione
educativa. ………………………. Pag. 77
CAPO IV
Il contratto
formativo
Art. 58 - Il contratto
formativo……………………………. Pag. 77
TITOLO IV
Organizzazione
e funzionamento della scuola
Art. 59 - Principi
generali………………………………………. Pag. 78
Art. 60 - Funzionamento della biblioteca,
dei gabinetti scientifici,
dei laboratori
e della palestra. ……………….. Pag. 80
Art. 61 - Alunni…………………………………………………….. Pag. 80
Art. 62 - Orario delle
lezioni……………………………….. Pag. 81
Art. 63 - Genitori………………………………………………….. Pag. 82
Art. 64 - Assicurazione………………………………………….. Pag. 82
Art. 65 - Igiene e
sicurezza…………………………………….. Pag. 82
Art. 66 - Divieto di
fumare…………………………………….. Pag.
82
Art. 67 -
Reclami…………………………………………………….. Pag. 83
Art. 68 - Valutazione del servizio………………………….. Pag. 83
TITOLO V
Disposizioni varie
Art. 69 - Estranei nella
scuola………………………………. Pag. 83
Art. 70 - Integrazioni e modifiche al
regolamento…. Pag. 83
Art. 71 - Norme
particolari……………………………………. Pag. 84
statuto delle
studentesse e degli
studenti
Premessa…………………………………………………………….. Pag. 86
1. La comunità scolastica………………………………………. Pag. 86
2. Principi generali della formazione
.…….………………. Pag. 87
3. La formazione individuale
………………….………………. Pag. 87
4. Partecipazione al
percorso formativo .……………. Pag. 87
5. Autorganizzazione e
consultazione ……………….. Pag. 88
6. Effettività del diritto alla formazione……………. Pag. 88
7. Disposizioni finali …………………………………………… Pag. 89
8. Principi per la stesura di nuove norme
per la
disciplina nella scuola
secondaria superiore…… Pag. 89
9.Regolamento di attuazione dello statuto
degli
studenti e delle studentesse
…………………………. Pag. 90
10.Regolamento e funzionamento
dell’organo di
garanzia interno…………………………………………….. Pag. 91
11.PROSPETTO SINOTTICO
DELLE SANZIONI DISCIPLINARI …. Pag. 91
12.Osservazioni sulle sanzioni
disciplinari ………………. Pag. 94
INTRODUZIONE
1- il Piano
dell’Offerta formativa.
Il Piano dell’Offerta Formativa riguarda tutti i
percorsi formativi, le attività, le iniziative, didattiche ed educative,
l’organizzazione e la gestione di strutture, persone e risorse della scuola.
Esso rielabora ed amplia il Progetto Educativo
d’Istituto accogliendo le nuove istanze
della formazione, rispondendo alle esigenze del territorio e alle
sollecitazioni derivanti dai nuovi indirizzi dell’istruzione, in generale, e
professionale, in particolare.
Il Piano dell’Offerta Formativa “presenta” dunque la scuola nella sua
organizzazione didattica con le sue finalità e interventi progettuali, con le
sue forme e modalità di funzionamento e gestione a tutti i livelli .
Il Piano dell’Offerta Formativa, in armonia con i principi della
Costituzione, è uno strumento che nasce: dalla coscienza della inadeguatezza
fra le dichiarazioni degli obiettivi e i risultati conseguiti sul piano
educativo, dalla esigenza di adeguare la proposta formativa/culturale della
scuola al “cambiamento dei bisogni dell’utenza”.
In base alle indicazioni del D.P.R. n.416 e 417/74 e della Carta
dei Servizi di cui il D.P.C.M. del 15/06/95 e al provvedimento legislativo
sull’autonomia: Legge n.59 del 15-03-1997, il recente contratto formativo
prevede competenze ed impegni da parte degli operatori scolastici in ordine al
P.O.F., il quale, integrato dal
Regolamento d’Istituto e lo Statuto degli studenti e delle studentesse,
contiene l’insieme delle scelte culturali, formative ed organizzative che
caratterizzano l’azione educativa di un Istituto, cioè, in una parola, l’identità della scuola. Il
P.O.F. è deliberato dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto.
2- Le
motivazioni del Piano dell’Offerta Formativa
Il Piano nasce, per un verso, da un’analisi dei bisogni formativi
ed educativi della nostra utenza, dall’esame degli strumenti e delle risorse
disponibili, dall’osservazione delle condizioni logistiche ed organizzative del
nostro Istituto, dall’altro dai mutamenti della richiesta di formazione ed
istruzione sollecitata dai cambiamenti della politica scolastica e suffragata dalle profonde mutazioni degli assetti strutturali e di programma.
Queste trasformazioni non possono trovarci lontani ed estranei dal
contesto scolastico generale e particolare del nostro immediato territorio
d’azione. In considerazione di questo, occorre ripensare i termini del servizio
scolastico e della sua offerta formativa ed educativa ponendoci lungo la via della sperimentazione di nuovi
percorsi e nuove organizzazioni che via, via, verranno perfezionati e
consolidati.
In tal senso il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) si articola
in modo più ampio per comprendere queste esigenze.
In particolare esso accoglie:
·
Insegnamenti facoltativi;
·
Progetti integrativi dell’offerta formativa;
·
Revisione e sperimentazione dell’orario
scolastico in chiave modulare;
·
Riprogrammazione delle attività didattiche ed
educative in chiave modulare e per aree disciplinari affini;
·
Recupero con attività volte all’innalzamento
dell’offerta formativa e alla promozione del successo scolastico;
·
Strutture di funzionamento degli OO.CC. e
servizi e uso ragionato di risorse interne per il miglioramento
dell’organizzazione e della gestione del servizio;
Il Piano dell’Offerta Formativa intende dunque
rivisitare la funzione del servizio scolastico “rigenerandone” percorsi,
finalità, organizzazione, avvicinandosi ulteriormente alle esigenze
dell’utenza, alle richieste della formazione, ai bisogni del territorio,
aprendosi a sollecitazioni e stimoli esterni (scolastici e non solo), facendosi
carico di promuovere iniziative significative in campo formativo.
3- Le finalità
del Piano dell’Offerta Formativa
·
Sviluppo della persona in tutte le sue
potenzialità;
·
Innalzamento del successo formativo;
·
Controllo dell’efficacia dei processi messi in
atto;
·
Proposizione e promozione di percorsi
formativi aderenti alle mutate esigenze della formazione dell’individuo.
4 - Funzioni e caratteri del
P.O.F.
Il P.O.F. dell’Istituto Tecnico
Industriale ad indirizzo informatico
“Napoli Est” costituisce la “carta d’identità” dell’Istituto e rappresenta la risposta
sistematica e naturale ai bisogni formativi e alle esigenze del diritto allo
studio del quartiere “Gianturco” di Napoli. Il P.O.F. è integrato dal Piano
Attuativo, che rende esplicita la pianificazione annuale delle attività
formative, didattiche e pedagogiche, nonché le modalità della loro attuazione.
Per rendere efficace la dichiarazione esplicita del contratto
formativo tra docente, alunno e genitore, in ottemperanza al D.P.C.M. 07/06/95,
ai fini della partecipazione e della trasparenza di ogni azione educativa:
- l’alunno deve conoscere gli obiettivi, le fasi del suo curricolo
ed essere costantemente informato sui suoi risultati, per migliorarli e
realizzare comportamenti più responsabili;
- il docente deve esprimere la propria offerta formativa, motivare
il proprio intervento didattico, rendere intellegibili le metodologie, gli
strumenti di verifica e di valutazione;
- il genitore deve conoscere l’offerta formativa, esprimere anche
pareri e proposte, e collaborare nelle attività.
CONTESTO SOCIO-ECONOMICO, CULTURALE E FORMATIVO DELL’ISTITUTO
1 - Presentazione dell’istituto
Il
Centro Scolastico “Napoli Est” nasce nell’anno scolastico 1995-96, dall’idea di
Sergio Napolitano, docente di Discipline economico-aziendali, di Matematica
Applicata e Dottore Commercialista dell’Ordine di Napoli; al suo primo anno di
funzionamento ottiene i Riconoscimenti Legali con Decreti del Ministero della
Pubblica Istruzione del 29-04-1996, per la Scuola Media e per l’Istituto
Tecnico Commerciale e nell’a.s. 2000-2001 ottiene per entrambi i corsi la
Parità Scolastica.
Grazie ad un gruppo di docenti abilitati, di
lunga esperienza professionale e di personale non docente qualificato guidati
dal Legale Rappresentante Dott. Sergio Napolitano, l’Istituto può vantarsi di
rappresentare una delle scuole pubbliche non statali di maggiore prestigio
nell’intera Regione.
L’Istituto
Tecnico Industriale “Napoli Est” può vantare un corpo docente preparato
che ha il compito di guidare gli allievi durante il percorso
formativo-educativo, curandone l’evoluzione psico-pedagogica attraverso
interventi individualizzati e programmati. L’Istituto è dotato di aule,
laboratori tecnologicamente avanzati e di sussidi didattici per una
programmazione finalizzata e mirata.
L’Istituto è stato ubicato in una zona ben
collegata con le zone limitrofe e con la città; la scelta è stata frutto di
specifiche indagini di mercato; la sede in Via E. Gianturco è infatti servita
dai seguenti servizi di trasporto:
1) capolinea Metropolitana;
2) stazione Circumvesuviana di Gianturco;
3) linee urbane ed extraurbane dei trasporti
pubblici.
2 - Analisi del contesto
L’analisi dei bisogni
formativi e la rilevazione delle condizioni individuali dei soggetti utenti,
contestualmente alla considerazione dei vincoli e delle risorse socio-culturali
dell’ambiente di riferimento, costituiscono le operazioni indispensabili per
l’acquisizione delle informazioni generali e specifiche su cui impostare il
P.O.F.
L’I.T.I. “Napoli Est”, raccoglie l’utenza del territorio di un
quartiere di Napoli (Gianturco) che, pur essendo stato oggetto di un importante
programma di riconversione urbanistica ed industriale (delocalizzazione di
opifici e creazione del Centro Direzionale), non ha perso la sua connotazione
periferico- industriale.
Il quartiere si presenta con un tessuto sociale eterogeneo, dotato
di scarsi servizi sociali e di assoluta mancanza di istituzioni scolastiche.
Il nostro Istituto risponde quindi all’esigenza di creare un
“organismo” con finalità educative, formative, di orientamento e di recupero
per i tanti ragazzi che potrebbero usufruire di un diploma finito ed essere
allontanati dall’espandersi del fenomeno di dispersione scolastica.
Il diploma di Tecnico Informatico, in realizzazione nel nostro
Istituto, offre migliori e più adeguate possibilità di lavoro e crea una nuova
figura professionale vincente.
Tra le problematiche individuate durante l’analisi socio-culturale
del territorio circostante sono emerse, infatti, quelle della
dispersione-scolastica e della illegalità del contesto; la nascita, quindi di
un Istituto che offra la possibilità di sottrarsi ai condizionamenti negativi
di una zona ad “alto rischio” per la presenza di malavita organizzata, che
ricicla gioventù oziosa, poco seguita da famiglie di cultura modesta, e spesso
abbandonata e disorientata era vivamente auspicabile in tale zona.
Il nostro Istituto, infatti, prevede docenti esperti e disponibili
per cui l’allievo sarà seguito e guidato nello svolgimento delle attività di
studio, aiutato quotidianamente nel recupero e in attività integrative e quindi
allontanato dai pericoli della “strada”.
L’iniziativa ha destato apprezzamenti anche nelle Istituzioni
(risorse esterne) quali:
-Regione Campania;
-Provincia;
-Comune;
-Consiglio Circoscrizionale;
-A.N.P. – Associazione
Nazionale Presidi e Direttori Didattici;
-49° Distretto Scolastico
di Napoli.
L’Istituto intende costruire rapporti di sana e costruttiva
collaborazione con le imprese che sorgono sul territorio atttraverso:
1) commissioni di progetti sperimentali;
2) possibilità di stages o di visite
finalizzate all’orientamento;
3) incontri con imprenditori locali, al
fine di realizzare una efficace funzione di interazione con la comunità locale
e di orientamento per gli allievi.
In questa fase si privilegeranno i contatti diretti e l’utilizzo di
strumenti di indagine-ricerca.
Per l’analisi delle esigenze formative degli alunni saranno
utilizzati test cognitivi e socio-culturali; la risorsa “continuità educativa”
si svilupperà tramite un raccordo informativo, anche informale, tra docenti
degli Istituti Statali e quelli del nostro Istituto.
3- Il
P.O.F. : un progetto che aiuta
i giovani a
conseguire l’autonomia
Dall’analisi di un piccolo quartiere di una città del Sud si può
passare con metodo deduttivo, all’analisi della società contemporanea.
Le società contemporanee, in particolare quelle tecnologicamente
avanzate ed economicamente evolute, hanno mitizzato pseudo-valori come
l’edonismo, il narcisimo, l’apparire, il disinteresse per la politica intesa
come azione responsabile nell’esercizio del voto.
Il sistema scuola,
attraverso lo strumento innovativo e flessibile del P.O.F. “può” educare i
giovani a rendersi autonomi, a rendersi persone che acquisiscono un’adeguata
consapevolezzza della loro situazione e delle loro condizioni in modo da
diventare “soggetto collettivo” e non “più semplice aggregato”.
A tal fine:
occorre che il P.O.F. preveda tempi e spazi per dibattiti aperti
tra docenti, studenti ed esperti sulle “cause” del radicamento di tali
pseudo-valori e sulle tragiche conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti:
droga, violenza , criminalità minorile, alcolismo.
Rigorose ricerche hanno individuato le maggiori cause in quelle
elencate di seguito:
1) La caduta di grandi ideali e di valori forti;
2) L’annullamento della capacità di elaborazione personale dei valori
del pensiero: le idee, sostituite da comportamenti consumistici e imitativi;
3) La diffusione dell’AIDS;
4) La crescente consapevolezza della inadeguatezza delle istituzioni
scolastiche a fornire una preparazione finalizzata alle richieste del mondo del
lavoro;
5) Il cambiamento subìto negli ultimi decenni dalla composizione delle
famiglie e dai ruoli tradizionalmente svolti dal padre e dalla madre.
Per opporsi al dilagarsi di questi pseudo-valori, di questi “miti
funesti”, Istituto e docenti devono farsi portatori di idee forti, che diano
respiro al processo di formazione della personalità forte e a movimenti
giovanili di autentica cultura.
Nel P.O.F., che ogni Istituto dovrebbe progettare e nel nostro
P.O.F., questi valori, quelli tradizionali, quelli che ci hanno tramandato le
antiche civiltà, i grandi poeti, la stessa scienza moderna, vanno collocati al
centro dei saperi e quindi del processo educativo-formativo, così da motivare e
sviluppare nei nostri giovani capacità tali da:
1) far loro superare il
disagio dell’incertezza e della demotivazione;
2) stabilire un dialogo aperto con se stessi, con i genitori, i
compagni, i docenti, con i cittadini del loro territorio.
In pratica, all’Istituto, si chiede di rendere i giovani capaci di
progettare e costruire il loro domani con la loro mente, si chiede la capacità
di creare, di assumere decisioni, di gestire e risolvere problemi di natura
diversa. Quindi l’ elaborazione di un P.O.F., non deve finalizzarsi alla
stesura di un documento burocratico e disatteso, bensì dare vita ad una Offerta
formativa organica, magari con qualche imperfezione, ma che renda
partecipe tutti i soggetti coinvolti: docenti, famiglie, studenti per avviare
il percorso verso l’autonomia.
La nostra attività docente, ispirandosi alle più recenti
metodologie procederà secondo il principio dello “imparando ad imparare” cioè
un insegnamento finalizzato allo sviluppo di “strategie mentali ed
atteggiamenti che rendano il giovane capace di sentirsi motivato a conoscere,
apprendere, ricercare e sperimentare”. Non ci illudiamo di risolvere i problemi
dell’umanità ma un contributo, seppure piccolo, vogliamo tentare di operarlo
per noi e per i nostri ragazzi, con la gradualità di cui un progetto simile
necessita per essere operativo.
Imparare ad imparare come fondamento dell’autonomia: che cosa
significa?
Fondamenti di tale percorso che lo studente deve apprendere sono:
- avere imparato a farsi da sé (anche se non da solo) un proprio
piano di studio come esplorazione, ricerca e sperimentazione, mai di carattere
solo mnemonico;
- partire da progetti semplici, per formarsi la fiducia di base
nelle proprie capacità;
- mostrare grande tenacia e costanza;
- pensare che sia più importante lavorare che lamentarsi;
- essere capace di informarsi e aggiornarsi continuamente;
- ascoltare i consigli senza rinunciare a decidere;
- confrontarsi con i compagni nella scuola e con l’esterno senza
temere gli inevitabili smacchi.
Denominatore comune della nuova scuola è lo sviluppo nei giovani
delle potenzialità inventive e creative che li rendono capaci di farsi attori e
artefici del proprio futuro.
4 - GLI OBIETTIVI GENERALI
DELL’ISTITUTO
L’Istituto intende perseguire i seguenti obiettivi, riservandosi la
possibilità di arricchire il percorso formativo dello studente sulla base
dell’analisi delle potenzialità dello stesso: il modello di tipo esperenziale è
subordinato infatti alla preventiva conoscenza dei reali bisogni, rilevabili
durante l’attività di accoglienza-orientamento prevista dal documento in
essere.
Nel biennio saranno prioritari gli
obiettivi:
- socio affettivi;
- obiettivi riguardanti la comunicazione;
- obiettivi cognitivi;
Gli obiettivi di istruzione dovranno privilegiare gli aspetti
comunicativi dei linguaggi verbali e non verbali, e si articoleranno nei
seguenti, di valenza trasversale: acquisizione e/o potenzionamento delle
abilità di comunicazione, di calcolo, adeguato sviluppo delle capacità logiche
e critiche, acquisizione di un corretto e responsabile metodo di studio,
adeguata acquisizione di conoscenze nell’ambito dei Programmi ministeriali.
Nel triennio saranno prioritari gli obiettivi:
-
etico-sociali;
-
cognitivo-comunicativi;
-
professionali;
-
operativi e progettuali;
-
socio-affettivi.
Gli obiettivi di istruzione nel triennio si articoleranno nei
seguenti, di valenza trasversale: acquisizione di adeguate capacità di analisi
della realtà, di sintesi e critiche, acquisizione di abilità operative tali da
poter ottenere un immediato inserimento nel mondo del lavoro, sviluppo di
adeguate capacità di decisione e di progettazione del futuro.
4.1 - Obiettivi dell’area compensativa ed
integrativa
Gli obiettivi dell’area compensativa ed integrativa si
espliciteranno:
a) nel cognitivo con
interventi disciplinari di tipo compensativo mediante l’utilizzo di risorse
formative del Consiglio di classe o dell’Istituto:
- percorsi individualizzati da realizzare nell’ambito della
disciplina in cui emergono difficoltà;
- utilizzo docenti su Progetti finalizzati;
- interventi di recupero curricolari periodici;
- interventi di sostegno.
b) nel socio-affettivo,
con interventi mirati a recuperare motivazione e fiducia nei ragazzi,
attraverso attività formative di orientamento, attraverso progetti finalizzati
e la consulenza di operatori esperti.
- rispettare se stessi,
gli altri e l’ambiente;
-
rispettare il Regolamento d’Istituto;
-
mantenere un atteggiamento rispettoso ed
educato nei confronti di tutto il personale dell’Istituto, docente e non
docente;
- comportarsi civilmente
ed educatamente anche al di fuori dell’ambiente scolastico;
- auto controllo negli
atteggiamenti e nel linguaggio.
5 - PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
E DIDATTICA: RIFERIMENTI
Nell’ambito del P.O.F. si ritiene necessario stabilire l’itinerario
della programmazione e della valutazione a livello individuale e di Consiglio
di classe, in modo che tutti i docenti
possano usufruire di punti di riferimento.
Le varie fasi della programmazione del Consiglio di classe possono
sinteticamente essere indicate:
1)
analisi ed individuazione dei livelli di
partenza della classe, interventi integrativi;
2) definizione degli
obiettivi educativi e didattici, delle strategie concettuali e comportamentali
che il Consiglio di classe intende attivare nei confronti degli allievi;
3) definizione delle metodologie e dei comportamenti comuni che i
docenti stabiliscono di assumere nei confronti della classe;
4) individuazione degli strumenti di osservazione sui comportamenti
degli alunni;
5) definizione delle prove di verifica;
6) criteri di valutazione.
6
– Organizzazione Didattica
Si ritiene utile portare a conoscenza dei soggetti interessati
all’Istituto il modello di organnizzazione didattica del Centro Scolastico
“Napoli Est” ed evidenziare il raccordo tra Collegio dei docenti e Consiglio
d’Istituto nell’ambito delle rispettive competenze.
Organigramma
DELL’I.T.I. “NAPOLI EST”
RAPPRESENTANTE LEGALE
Prof. Sergio
Napolitano
COORDINATORE DIDATTICO
Prof. Ermelinda Aucelli
PERSONALE A.T.A.
DIRIGENTE
AMMINISTRATIVO ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Zeloni Rosa Di Palo Pasquale - Pintauro Rosa
COLLABORATORI SCOLASTICI ASSISTENTI TECNICI
Napolitano –
Sorrentino Calone–Di Palo-Mormone- Troise
ORGANI COLLEGIALI
CONSIGLIO D’ISTITUTO COLLEGIO DEI DOCENTI
CONSIGLI DI
CLASSE
CONSIGLI DI CLASSE
COORDINATORI DISCIPLINARI COMMISSIONI
DI LAVORO
6.1 - Ufficio
del rappresentante legale
L’Istituto si fonda su principi cattolici ed è gestito e legalmente
rappresentato dal Prof. Sergio
Napolitano ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e
strumentali e dei risultati del servizio
6.2 - Ufficio
del coordinatore delle attivita’ didattiche ed educative
Il Coordinatore
delle attività didattiche ed educative dell’ Istituto è la Prof. Ermelinda Aucelli
la quale:
- coordina le attività di tutti gli organi;
- controlla i processi avviati;
- organizza le risorse umane.
6.3 -
Collegio dei docenti: composto da tutti i docenti dell’I.T.I. con le seguenti funzioni:
1. Il collegio dei docenti ha compiti
di indirizzo, programmazione, coordinamento e monitoraggio delle attività
didattiche ed educative. Esso provvede in particolare, alla elaborazione del
piano dell'offerta formativa.
2. Sono rimesse all'autonomia del
collegio dei docenti le forme di articolazione interna ritenute idonee allo
svolgimento dei propri compiti. Tale organizzazione del collegio è recepita dal
regolamento della scuola.
3. Il collegio dei docenti è presieduto
e convocato dal dirigente scolastico, che stabilisce l'ordine del giorno dei
lavori. Il collegio si riunisce altresì su richiesta di almeno un terzo dei
suoi componenti.
6.4 -
Consigli di classe: composti da tutti i
docenti di una singola classe - funzioni:
- armonizzano il lavoro in modo che possano trovare applicazione le
linee d’intervento adottate dal Collegio dei docenti;
- verificano periodicamente l’efficacia formativa delle strategie e
delle metodologie didattiche adottate;
- sviluppano la programmazione riguardo alle attività integrative
finalizzate allo sviluppo e al recupero delle abilità mancanti;
- attuano la partecipazione dei genitori e degli studenti alla vita
scolastica attraverso lo scambio di informazioni, esperienze ed opinioni.
6.5 -
Coordinatori disciplinari :
1) area
linguistico-espressiva, affidata all’italiano, ma che coinvolge anche le lingue straniere;
2) area logico-matematica, affidata alla matematica che è da
ritenere disciplina scientifica fortemente condizionante l’area comune;
3) area scientifica,
affidata in termini unitari ai docenti di chimica, fisica e scienze;
4) area professionale, affidata alle discipline che
permettono di conseguire gli obiettivi caratterizzanti l’indirizzo di studi;
5) area psico-motoria,
affidata ai docenti di religione ed educazione fisica.
Le funzioni principali sono:
- operare scambi di
esperienze e di informazioni;
- individuare le metodologie didattiche più funzionali allo
sviluppo delle capacità dell’apprendere
ad apprendere;
- stabilire criteri comuni
nella somministrazione di prove di verifica;
- definire linee di
intervento nell’area di progetto e nell’area di approfondimento.
6.6 –
Commissione di lavoro
I docenti si sono articolati in aree
funzionali per le attività inserite nella programmazione o per progetti
particolari:
·
Commissione gestione P.O.F.; (Funzioni
obiettivo)
·
Commissione Sostegno al lavoro dei docenti;
·
Commissione
Interventi e servizi per gli studenti ;
·
Commissione Rapporti esterni.
7 - Organizzazione dell’accoglienza
E’ necessario che ogni Istituto migliori la sua immagine
all’esterno con iniziative e programmi che avvicinino le famiglie al proprio
spazio scolastico.
I risvolti operativi dell’operazione accoglienza faranno parte di
un progetto elaborato per le classi prime che si allega al P.O.F. e ne
costituisce parte integrante (All. n°1).
8 -
Interventi didattico educativi
integrativi (art. 12 comma 5 O.M. 9.3.95)
Premessa:
Strettamente collegata all’area della valutazione è quella degli
interventi di sostegno ed integrativi (obiettivi dell’area compensativa ed
integrativa) in risposta alle esigenze di colmare le lacune, superare le
difficoltà che gli alunni incontrano durante il percorso formativo.
Abbiamo già evidenziato la nostra adesione ad un discorso nuovo
sulla valutazione, che superi il solo ricorso alle prove scritte ed alle
interrogazioni tradizionali che hanno caratterizzato un sistema scolastico finalizzato
più alla selezione che non alla formazione e all’orientamento.
Da tali premesse si delinea l’attuale necessità di programmare ed
organnizzare nel corso dell’anno interventi didattico-educativi in funzione del
recupero per deficit di varia natura o per mancanza di impegno.
8.1 - Quali aree per gli interventi
integrativi?
Premesso che siamo agli inizi di una esperienza nuova e che quindi
i principi individuati sono suscettibili di variazioni e miglioramenti nel
corso dell’anno, riteniamo di dover partire dal fondamento che gli interventi
integrativi vanno:
1) programmati e verificati dal Consiglio di classe dopo aver
valutato le situazioni di partenza degli allievi;
2) organizzati in modo che il recupero, soprattutto nelle classi
prime, investa trasversalmente tutte le discipline e superi il semplice
intervento a contenuto disciplinare.
I progetti di recupero, demandati ai Consigli di classe, devono
comunque privilegiare le metodologie e fondarsi sul rapporto diretto
docente-discente, a partire dai problemi che caratterizzano ogni singola
situazione.
8.2 - Come
intervenire?
L’intervento didattico-formativo per il recupero potrà
articolarsi:
- nel rivedere con l’alunno le scelte metodologiche e di contenuto
discutendo insieme il lavoro previsto;
- nel fare periodicamente la verifica del livello di apprendimento,
vedere che cosa non ha funzionato, rivedere insieme la metodologia
adottata;
- nell’analizzare con l’allievo i progressi ottenuti ed
incoraggiarlo a superare le eventuali difficoltà incontrate;
- nel favorire la relazione orizzontale fra gli allievi;
- nello stimolare ed organizzare attività che attraverso “il
successo” portino l’alunno ad acquisire fiducia nelle proprie capacità.
Si ritiene fondamentale fornire agli allievi strumenti che
consentano loro di gestire in modo autonomo parti significative dell’attività
di recupero, quali:
- test di verifica degli obiettivi minimi del saper fare e relativa
griglia di correzione;
- esercizi risolti corredati da accurate spiegazioni;
- proposte di esercizi tipo da risolvere e tracce di risoluzione.
8.3
- Come migliorare la capacità di comprensione e di rielaborazione delle
conoscenze apprese?
È opportuno che l’alunno:
- ascolti ciò che l’insegnante dice, quando non è d’accordo spieghi
e discuta i motivi senza polemiche;
- partecipi alle spiegazioni rivolgendo domande sull’argomento
affrontato, senza timore di non essere capito;
- prenda appunti durante la lezione;
- chieda di poter ripetere, a parole proprie, quello che l’insegnante
dice e chieda conferma della correttezza dei concetti appresi;
- rispetti le idee degli altri, cerchi prima di capirle e poi
eventualmente criticarle.
8.4 - Sei
regole d’oro per migliorare l’abilità di studio:
1) leggere ad alta voce, stimolare l’attenzione ponendosi domande e
formulando obiezioni;
2) individuare la struttura base del testo e stabilire una scala di
importanza tra i diversi argomenti;
3) associare i concetti da ricordare con immagini reali o irreali;
4) ricordarsi che le altre preoccupazioni devon essere rimosse, se
non ci riesce, fermarsi, ascoltare il compact preferito oppure distrarsi in
altro modo e poi riprendere lo studio;
5) mettere al centro di un foglio il titolo del testo da ricordare
e poi, a raggiera, le parole chiavi, in modo da costruire una mappa
concettuale;
6) ripetere a memoria il testo subito dopo ogni lettura, e
possibilmente spiegare a qualcuno (compagno di classe o di altro istituto) ciò
che si è capito. I chiarimenti incentivano l’attenzione e l’interesse.
9 - Gli stili di insegnamento: come
lavorano i nostri docenti
Ogni apprendimento presuppone una fonte (il docente) che organizza
le informazioni, dispone gli strumenti, orienta le risposte. Vi è una evidente
relazione di causa-effetto tra gli input forniti dal docente e i meccanismi
logico concettuali attivati dallo studente.
Lo stile d’insegnamento, sia esso “democratico” “autoritario”
“direttivo” ha sempre un suo riflesso condizionato sullo stile cognitivo
dell’alunno.
Gli stili d’insegnamento: sistematico, funzionale (tradizionale),
per progetti, non sono mai nettamente demarcati fra loro, è tuttavia possibile
individuare quattro aree comuni:
- area della comunicazione (lezione, interrogazione, discussione);
- area dell’esperienza (processi induttivi-deduttivi-laboratori);
- area della ricerca (problem solving);
- area dell’istruzione per schede (mastery learning).
E’ utile sottolineare che gli stili si confondono e vengono
utilizzati a seconda degli obiettivi da perseguire e delle situazioni di
partenza della classe.
10 - Valutazione e
Autovalutazione
La valutazione viene definita come il momento estrinseco
dell’apprendimento e viene enfattizzata l’importanza dell’autovalutazione per
la crescita dell’autonomia personale dell’allievo.
La capacità del nostro Istituto di valutare se stesso, dei docenti
di verificare criticamente i propri convincimenti, le impostazioni
metodologiche e didattiche, in un processo continuo di feed-back delle
informazioni, è l’obiettivo che ci proponiamo di realizzare attraverso
l’organizzazione del P.O.F. ed incontri di aggiornamento tra noi docenti, il
Rappresentante Legale, il Coordinatore delle attività didattiche ed educative e
gli studenti dell’Istituto.
Il primo fondamentale carattere di ogni valutazione è
l’oggettività; la valutazione oggettiva tenta di realizzare, attraverso la
docimologia un approccio scientifico all’analisi dei risultati.
Tale valutazione, assai diffusa, corre il rischio di fermarsi al
“quanto” e di non cogliere il “come”.
I tipi di valutazione più diffusa sono:
- valutazione sommativa, che valuta l’alunno attraverso la media di
una somma di prestazioni (prove scritte,orali ecc.);
- la valutazione selettiva che consiste nel conoscere quanto ha
appreso un alunno rispetto alla somministrazione dell’insegnamento, espresso in
una soglia minima, sopra la quale si riconosce il successo o l’insuccesso.
Anche questa valutazione viene effettuata con prove, compiti
interrogazioni, promozioni o bocciature.
Il nostro P.O.F. si fa interlocutore dei nuovi sistemi di
valutazione e dei nuovi strumenti valutativi di cui si attuerà una graduale
operatività.
I principi cui ci ispiriamo sono:
- la trasparenza dell’iter valutativo al fine di coinvolgere lo
studente in processi di autovalutazione ma anche di informare le famiglie dei
progressi o delle difficoltà dell’alunno;
- la valutazione deve riflettere le scelte che la scuola opera con
i soggetti in difficoltà programmando percorsi individualizzati e modificando
le modalità di verifica con prove diversificate e test graduati;
- la valutazione deve prendere in considerazione, attraverso
osservazioni sistematiche, il modo di studiare, i ritmi di apprendimento,
l’interesse all’attività didattica, gli stili cognitivi, i progressi nel
livello di maturazione degli allievi ;
- è sempre necessario comunque la misurazione di un risultato, che
sia esso espresso in cifre o in giudizi. L’importante è rendere omogeneo ed
oggettivo il modo di pervenire a tale risultato.
La valutazione tradizionale è soggettiva, sommativa, esprime i voti
come verdetti ed ha per oggetto le prestazioni dell’alunno. E’ però la più
semplice ed è quella che è stata sempre praticata.
Gradualmente, dato il grado di difficoltà e solo dopo un corso di aggiornamento su “come valutare
oggi”, introdurremo la valutazione formativa di cui si delineano le
caratteristiche confrontandole con quelle della valutazione tradizionale.
La valutazione tradizionale è periodica, sommativa ed ha le
seguenti funzioni:
- per il docente: a)
controllo dell’apprendimento;
b) esercizio di un potere;
c) adempimento burocratico.
- per l’alunno: a) incentivazione
allo studio;
b) stimolo alla competitività;
c) sanzione formale .
ha per oggetto: le prestazioni
dell’alunno.
L’insegnante
valuta soggettivamente gli elaborati scritti, le interrogazioni, le altre prove
tradizionali, che mantengono inalterata la loro indiscutibile validità,
soprattutto quando si limita la soggettività traducendo le abilità richieste in
parametri come di seguito si esemplifica:
- per il tema: originalità, aderenza alla traccia, coerenza,
lessico, punteggiatura, sintassi, stile, uso dello spazio;
- per la valutazione di un problema tecnico: impostazione logica, correttezza
del calcolo, originalità, uso corretto del linguaggio verbale, uso dello
spazio;
- per la valutazione
comportamentale: impegno, socializzazione, partecipazione, rapporto con
i docenti, uso dei materiali, rispetto di sé e degli altri.
La valutazione
tradizionale, così impostata sarà il riferimento dal quale gradualmente ci
discosteremo per passare alla valutazione formativa.
La valutazione
formativa è continua orientativa ed ha le seguenti funzioni:
-
per il docente: a) conoscenza sistematica dei
processi di apprendimento dell’alunno;
b) verifica della propria azione educativo - didattica in relazione
agli obiettivi da raggiungere.
-
per l’alunno: a) coinvolgimento;
b)
autovalutazione;
c)
orientamento.
ed ha per oggetto: a) il cambiamento, cioè, l’apprendimento mediante: risultati
conseguiti nello sviluppo di abilità, comportamenti e conoscenze (curriculo
esplicito);
b) le influenze esercitate sull’apprendimento dal livello di
socializzazione, aspetti psico-affettivi, cultura d’appartenenza.
Verifica:
a) raccolta di informazioni sulle conoscenze, abilità e
comportamenti mediante prove specifiche o analisi dei prodotti;
b) interventi di recupero o sviluppo;
Valutazione:
- misurare lo scarto tra obiettivi e risultati emersi dalle prove
di verifica;
Autovalutazione:
- docente e discente si autovalutano sistematicamente.
La valutazione
formativa dell’alunno si effettua alla fine di una attività didattica e alla
fine dell’anno ed è:
Sommativa:
- è finalizzata alla prova e conclude un iter;
Diagnostica:
- valuto con l’alunno l’accettabilità dei risultati;
Finale:
- prende in esame lo scarto tra obiettivi e risultati, li discute,
li autovaluta;
Orientativa:
- l’alunno , ricostruendo i suoi comportamenti perviene
gradualmente alla conoscenza di sé.
Per maturare negli studenti e nei docenti la capacità di
autovalutazione si :
-
discuterà in classe dei comportamenti
“diversi”;
-
si formulerà insieme un codice di
comportamento;
-
si porterà la classe a conoscere le ragioni
dei diversi comportamenti (conoscere gli altri);
-
si cercherà di fare conoscere ai singoli
studenti le ragioni dei propri comportamenti (conoscere se stessi).
Questa
attività sarà formalizzata:
-
un’ora al mese di discussioni sull’andamento
didattico disciplinare della classe;
-
compilazione periodica di una scheda di
autovalutazione;
-
assemblee di classe, aperte ad alunni e
genitori, dedicate all’andamento didattico disciplinare.
Il sistema di
valutazione sopra delineato renderà possibile definire, al termine di ogni anno
scolastico, con un grado rilevante di oggettività, il profilo di ciascun
alunno. Saranno evidenzianti in particolare:
-
descrizione della situazione iniziale;
-
evoluzione della sua personalità sotto il
profilo intellettuale, cognitivo e comportamentale (metodo di studio,
interesse, impegno, attitudini);
-
eventuali lacune, suggerimenti didattici e
giudizio conclusivo.
11 - ORIENTAMENTO E CONTINUITA’
Nell’ambito del
P.O.F. l’azione orientativa dell’Istituto deve sia investire trasversalmente
tutte le discipline, sia dispiegarsi come percorso didattico-formativo
quotidiano.
Abbiamo condiviso
una metodologia di orientamento articolata come segue:
biennio:
-
fase conoscitiva e descrittiva dell’ambiente
inteso come classe, istituto,
territorio, richiesta dalle caratteristiche dell’età degli allievi
(espansione spazio-motoria, impulso alla scoperta);
-
fase relazionale: interpretativa della realtà
sociale e professionale, sempre riferita alle
esigenze tipiche di questa età (espansione emotivo-affettiva e
relazionale, sviluppo della socialità);
triennio:
-
fase attuativa dell’auto-orientamento,
riferita alla ricerca di autonomia e al primo avvio verso l’identità. Incontri
con aziende, con esperti universitari, proiezione al futuro.
Il D.M. 16/11/92,
la C.M. 339/92 e successive integrazioni, hanno dato fondamento legislativo al
problema del raccordo tra scuola media e secondaria superiore.
I principi
generali per una corretta soluzione operativa sono indicati nei seguenti:
-
indicazioni concrete sulle modalità di
formazione delle classi prime;
-
raccordo, negli anni intermedi, attraverso
incontri tra docenti;
-
attività di aggiormamento comune;
-
coinvolgimento delle famiglie per la
comunicazione delle scelte fatte dall’Istituto e iniziative di formazione;
-
progetti accoglienza.
12 - IL PIANO ATTUATIVO DELL’OFFERTA FORMATIVA.
12.1 - Premessa
Il Piano attuativo
dell’offerta formativa offre
un’immagine sintetica della struttura e delle risorse didattico-educative
dell’Istituto e il quadro della pianificazione annuale delle attività
formative, didattiche, e pedagogiche degli organi collegiali.
Logisticamente l’edificio scolastico è ubicato
in Napoli alla Via E. Gianturco 54/b ed è iscritto in catasto alla partita
214366, foglio 6, particella 41, CAT D 8.
L’edificio si articola su quattro livelli, di
cui il piano terra composto dal solo locale d’ingresso per l’accesso ai piani
superiori. L’edificio è stato di recente sottoposto a radicali lavori di
manutenzione straordinaria per cui si presenta in ottime condizioni di
agibilità come da relazione tecnica prevista dalla circolare del Ministero
della Pubblica Istruzione 9.12. 1982 n. 377 per il riconoscimento legale del
Centro Scolastico; esso è conforme alle norme della legge 418 in materia di
sicurezza e precauzione. All’interno dei locali vi sono estintori omologati e
periodicamente ricaricati; alle scale antincendio si accede da porte con
maniglie antipanico. Nell’edificio sono state applicate le vigenti disposizioni
sulla segnaletica di sicurezza in materia antincendio secondo le norme di cui
al DPR 08-06-1982 n. 524: cartelli indicanti le uscite, il divieto di fumare o
usare fiamme libere nei locali con affollamento o con presenza di sostanze
combustibili, il divieto di usare acqua sui quadri elettrici nonché cartelli di
segnalazione dei mezzi antincendio.
Nell’esercizio dell’attività non verranno superati i limiti di
affollamento previsti all’art. 5 del DM 26-08-1992; l’affollamento massimo
previsto per l’intero complesso è di 300 persone, pari a circa 100 persone per
piano.
Al fine di regolamentare l’esodo degli occupanti
dell’edificio scolastico, in caso di emergenza, è stato predisposto un apposito
piano di evacuazione in modo da consentire un deflusso ordinato e sicuro .
Sono stati previsti adeguamenti per il
superamento delle barriere architettoniche.
Le aule destinate alle lezioni sono ampie e
luminose; il terzo piano dell’edificio ospita nell’orario antimeridiano
l’Istituto Tecnico Commerciale ad I.G.E.A. e in quello pomeridiano l’Istituto
Tecnico Industriale ad indirizzo Informatico, le aule destinate alle lezioni in
numero di cinque sono dotate dei seguenti arredi funzionali all’uso scolastico:
classe 1^: mq 30, numero max alunni 24; 1 cattedra con sedia, n. 20 banchi con sedie,
n. 1 appendiabiti a muro, 1 armadietto e 1 lavagna a muro.
classe 2^: mq 34, numero max alunni 26; 1 cattedra con sedia, n. 20 banchi con sedie,
n. 1 appendiabiti a muro, 1 armadietto e 1 lavagna a muro.
classe 3^: mq 38, numero max alunni 31; 1 cattedra con sedia, n. 20 banchi con sedie,
n. 1 appendiabiti a muro, 1 carta geografica ,1 armadietto e 1 lavagna a muro.
classe 4^: mq 32, numero max alunni 25; 1 cattedra con sedia, n. 25 banchi con sedie, n.
1 appendiabiti a muro, 1 carta geografica ,1 armadietto e 1 lavagna a muro.
classe 5^: mq. 42, numero max alunni 34; 1 cattedra con sedia, n. 30 banchi con sedie,
n. 1 appendiabiti a muro, 1 carta geografica ,1 armadietto e 1 lavagna a muro.
I servizi igienici sono in numero sufficiente, 3
wc per le donne e 3 wc per gli uomini. Il personale ausiliario garantisce pulizia
e igiene.
12.4 – LABORATORIO DI FISICA E CHIMICA .
Le attrezzature tecniche
a disposizione di
questo laboratorio consentono agli studenti di eseguire
esperimenti : pianificare, osservare, misurare e dedurre autonomamente
rende più semplice
comprendere i processi
fisici e chimici, e conferisce
una conoscenza di
lunga durata. Queste attrezzature , ed in particolar modo
le collezioni realizzate secondo i singoli
campi, rendono possibile l'attuazione di tutti
gli esperimenti attinenti
l'insegnamento della Fisica e
della Chimica .
Le attrezzature tecniche
a disposizione di
questo laboratorio consentono agli studenti di eseguire
esperimenti : pianificare, osservare, misurare e dedurre autonomamente
rende più semplice
comprendere i processi
scientifici, e conferisce una
conoscenza di lunga
durata. Queste attrezzature rendono
possibile l'attuazione di
tutti gli esperimenti attinenti l'insegnamento
della Geografia e Biologia.
12.6 - LABORATORIO MULTIMEDIALE è
situato al 2° piano, aule n°15
e n° 16.
Le esigenze attuali
di una scuola moderna richiedono
sempre più l'utilizzazione dei sistemi
multimediali . Per far fronte
a queste esigenze
abbiamo pensato di
offrire ai discenti il
laboratorio multimediale che
rappresenta una perfetta
sintesi tecnologica di integrazione di tutte le funzioni audio, video e
informatiche. Il tutto viene facilmente gestito
dall'insegnante con un
completo controllo di
tutte le funzioni
e le esercitazioni svolte
dagli allievi.
L'integrazione
multimediale di questo
laboratorio non si
limita ad assicurare l'apporto di
varie tecnologie al
programma didattico, ma gestisce
qualsiasi processo di
apprendimento in maniera
interattiva, rendendo
agibili canali di
comunicazione tra
insegnante e singolo allievo, tra insegnante
e un gruppo di allievi, tra il docente e tutta
la classe e
viceversa. Consente inoltre qualsiasi
forma di interscambio tra le sezioni linguistica, video e informatica,
fornendo all'insegnante un
potente mezzo di elaborazione didattica e consentendogli l'accesso a numerosi
e diversificati tipi
di programma.
Il nostro laboratorio
multimediale è un
corretto sistema di
comunicazione a configurazione circolare
che ha superato la rigidezza
e i limiti dei sistemi
a impostazione lineare, la cui
funzionalità didattica è
superata dal momento
che consentono soltanto un
uso passivo delle
informazioni (trasmissione/ricezione).
E'
inoltre un sistema
aperto e quindi
espandibile nel tempo. Ad
esso infatti possono essere
collegati ulteriori accessori. E' questo aumenta il
numero delle fonti comunicative disponibili e assicura
il potenziamento e
l'adeguamento tecnologico/didattico
dell'intero sistema.
L'evoluzione tecnologica condanna
ad una obsolescenza precoce
i suoi prodotti, il che rende
necessaria la progettazione di sistemi in grado
di crescere realmente.
Il laboratorio, per quanto concerne i Sistemi di elaborazione e
la trasmissione delle Informazioni, è dotato del Microprocessore Z80
(ZILOG) e di MATLAB, programma matematico utilizzato per lo studio di reti
elettriche e la visualizzazione di grafici temporali e di frequenza.
La consolle di
regia consente l'utilizzo
di programmi audio linguistici in cassetta, di programmi audiovisivi e di programmi informatici. Gestisce inoltre
le tre reti integrate del laboratorio
e le tecnologie ad esse
destinate :
- quella audio
linguistica, dotata di registratori linguistici dotati di
testine a 4 tracce-2canali .
- quella audiovisiva, dotata di
videoregistratori o di
altre fonti audiovisive
esterne: telecamere, ricevitori
satellitari ecc.
- quella informatica, dotata di Personal Computer,
del lettore CD ROM interno al P.C. e di collegamento ad
Internet.
Le postazioni allievo
sono accoppiate e
fornite di due
registratori linguistici
professionali
audio-attivi-comparativi e da
un P.C. collegato
in rete didattica
audio attiva-informatica-visiva
con la consolle di regia
dell'insegnante.
12.7 – LABORATORIO
DI ELETTRONICAE TELECOMUNICAZIONI E’
SITUATO AL 3° PIANO, AULE N° 28
Il laboratorio di
Elettronica e telecomunicazioni non è certamente di secondaria importanza per
la formazione di un tecnico Informatico; infatti, al giorno d’oggi, i
dispositivi elettronici costituiscono, per così dire, il tessuto nervoso di
gran parte delle apparecchiature.
L’attività di
laboratorio si pone i seguenti obiettivi:
·
una conoscenza puntuale della strumentazione;
·
familiarizzazione con la componentistica
presente sul mercato e con la relativa documentazione tecnica disponibile (data
sheets);
·
progetto e cablaggio (su breadboard o su
circuito stampato) di sistemi elettronici digitali e analogici.
Il laboratorio di elettronica è dotato di moderne attrezzature,
utilizzate per la realizzazione pratica, tramite esperienze mirate, degli
argomenti teorici trattati e di una moderna strumentazione adatta per eseguire
le prove pratiche di laboratorio, che spaziano dall’utilizzo di fibre ottiche,
fino a tutte le tecniche di trasmissione dell’informazione (PCM, PAM,
modulazioni, ecc.).
ATTREZZATURE
·
Oscilloscopi (60MHz);
·
Generatori di funzioni;
·
Multimetri digitali e analogici;
·
Simulatori digitali;
·
Banchi di alimentazione diversificate;
·
Analizzatore di spettro;
·
Alimentatori duali;
·
Schede per elaborazione dei dati.
13 - SERVIZI
FRUIBILI DAGLI STUDENTI:
Sono a disposizione dei docenti e degli studenti n. 1 telefono
pubblico ubicato al primo piano dell’edificio, funzionante conmoneta; sono
inoltre disponibili: n. 2 distributore di bevande analcoliche: caffè,
cioccolata, cappuccino, thè, acqua, coca - cola, aranciata. Gli studenti
possono usufruire dei servizi appena indicati sotto l’attenta vigilanza dei
docenti e del personale ausiliario.
L’Istituto Tecnico Industriale ad indirizzo Informatico è l’unico
nel 49° Distretto Scolastico, infatti in questo distretto scolastico che
comprende tre grossi quartieri napoletani quali Barra, Ponticelli e San
Giovanni a Teduccio non è mai esistito fino ad oggi un Istituto Tecnico
Industriale ad indirizzo Informatico, né statale né paritario. Esiste nel solo
quartiere di Ponticelli l’Istituto Tecnico Industriale Statale ad indirizzo
meccanico. Chi, scegliendo tra tante offerte di
formazione superiore, si rivolge all’I.T.I. “Napoli Est”, aspira ad una
preparazione specialistica nell’ambito dell’istruzione tecnico-informatica, ma
può anche aspirare ad altri tipi di specializzazione essendo il biennio unico
ed essendo possibile, dopo aver frequentato il biennio, passare ad altri tipi
di specializzazioni.
L’Istituto Tecnico Industriale ad indirizzo
Informatico ha come fine principale quello di mettere il Perito in Informatica
in grado di affrontare (dall'analisi fino alla documentazione) la soluzione del
problema, posto dalla richiesta di un ipotetico committente, scegliendo le
metodologie e gli strumenti software più idonei offrendogli la formazione per
seguire con una certa autonomia l'evoluzione delle tecnologie informatiche.
La disciplina fornisce all'alunno le
conoscenze e le abilità necessarie per l'uso di un sistema di elaborazione ai
più alti livelli della gerarchia che lo modella (linguaggi ad alto o altissimo
livello, linguaggi applicativi).Essa deve essere intesa soprattutto come
l'ambiente in cui si sviluppano le capacità di analizzare e risolvere problemi
(anche di una certa complessità) di varia natura, e dove di volta in volta
vengono proposti i paradigmi e gli strumenti linguistici più idonei alla natura
del problema. Si ricorre ripetutamente al concetto di paradigma che, in questo
contesto, si intende come chiave di interpretazione dei problemi e come modello
di costruzione delle soluzioni (imperativo, logico, funzionale, rivolto agli
oggetti e agli eventi, alle basi di dati ...). Lo studente, allo scopo di
raggiungere una certa flessibilità e la capacità di affrontare nuove
prospettive, deve acquisire alcune di queste chiavi e la capacità di impiegarle
nei contesti appropriati. Il corso di informatica non deve, in ogni caso,
assumere un caratter nozionistico-sintattico nè ridursi alla collezione di
corsi sistematici sui vari linguaggi. I contenuti debbono essere organizzati
intorno ai nodi concettuali che vanno sempre affrontati a partire dai problemi
ed applicati alla loro soluzione. Gli specifici linguaggi debbono essere visti
come mezzi espressivi e come strumenti applicativi.
L'Istituto Tecnico industriale per l'informatica
prenderà avvio dall'anno scolastico 2003-2004, in risposta ad esigenze sempre
più diffuse di personale dotato di una solida preparazione in ambito
informatico. Questo indirizzo offre una buona cultura generale, che spazia
dalla letteratura alla storia, dalla lingua straniera (il cui studio prosegue
per tutto il quinquennio) alle scienze (matematica, biologia, chimica, fisica);
garantisce inoltre l'acquisizione dei principi fondamentali di probabilità e
statistica, elettronica, informatica, sistemi e automazione. Mira in sostanza
alla formazione di un tecnico non solo preparato nel proprio settore, ma anche
in grado di rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in costante
evoluzione, che richiede soprattutto una mentalità aperta e flessibile, capace
di adeguarsi ad esperienze sempre nuove grazie ad una solida strutturazione
umana e culturale. Una accurata attenzione la daremo allo studio della
Lingua Inglese, non solo dal punto di
vista tecnico, a visite e stage in aziende e a visite culturali.
L'Informatica, che ha le sue radici in diverse discipline quali la
Matematica, la Fisica, la Logica, l'Elettronica, la Psicologia, la Linguistica,
.. si propone come una disciplina trasversale che, oltre ad avere un proprio
preciso e autonomo sviluppo, interessa i settori più disparati, contribuendo
alla loro evoluzione e da questi trae nuovi stimoli e occasioni al proprio
progredire.
Il mondo informatico, data la sua dinamicità, richiede a chi vuole inserirsi in
modo professionale e non solo amatoriale, una solida cultura specifica di base,
la capacita' e il desiderio di una continua crescita tecnico-culturale e una
flessibilità probabilmente superiore a quella richiesta in altri settori.
Scopo quindi del corso di studi di Informatica e' di fornire agli
studenti sia una preparazione tecnico scientifica che consenta loro di
inserirsi direttamente nel mondo del lavoro con le capacita' e le conoscenze
che questo richiede, sia di formarli culturalmente perché siano in grado di
continuare ad aggiornarsi in un mondo in costante e veloce evoluzione
tecnologica, sia di prepararli ad affrontare un proseguimento di studi in
ambito universitario.
Specificamente, dal punto di vista professionale, il corso di Informatica ha
come obiettivo la formazione di un Perito Informatico che sia in grado di
partecipare alla progettazione e alla realizzazione di:
che sappia:
Per raggiungere queste competenze il Perito Informatico deve
pertanto conoscere:
e deve acquisire capacita':
Qui di seguito si riporta il quadro orario dell’Istituto Tecnico
Industriale ad indirizzo Informatico.
Il biennio propedeutico ITI si propone di fornire allo studente le competenze necessarie per affrontare con successo il triennio ITI e di orientare l’alunno nella scelta dell’indirizzo di specializzazione.
QUADRO ORARIO BIENNIO
Discipline
del piano di studi |
Ore settimanali per anno di corso
primo
secondo |
Prove
d’esame |
||
EDUCAZIONE FISICA |
2 |
2 |
p.O. |
|
Religione |
1 |
1 |
|
|
italiano |
5 |
5 |
S.O. |
|
LINGUA STRANIERA |
3 |
3 |
S.O. |
|
Storia |
2 |
2 |
O. |
|
diritto ed economia |
2 |
2 |
O. |
|
geografia |
3 |
------ |
O. |
|
matematica - informatica |
5 (2) |
5 (2) |
S.O. |
|
scienze della terra |
3 |
------ |
O. |
|
biologia |
------ |
3 |
O. |
|
Discipline
di indirizzo |
||||
fisica e laboratorio |
4 (2) |
4 (2) |
P.O. |
|
chimica e laboratorio |
3 (2) |
3 (2) |
P.O. |
|
tecnologia e disegno |
3 (2) |
6 (3) |
G.O. |
|
Area di
Progetto |
||||
tOTALE ORE
SETTIMANALI |
36 (8) |
36 (9) |
|
|
S.=SCRITTA
O.=ORALE
G.=GRAFICA
P.=PRATICA
Alla voce Area di Progetto deve essere
destinato un numero di ore non superiore al 10% del monte ore annuo delle
discipline coinvolte in questa attività.
Tra parentesi sono indicate le ore di laboratorio con
presenza contemporanea dell’insegnante teorico e dell’insegnante tecnico-pratico.
La formulazione di nuovi programmi per il biennio degli
istituti tecnici industriali risponde alla necessità di proseguire nella linea
di innovazione avviata per alcuni trienni, mediante un processo di continuo
cambiamento al quale sono state chiamate a partecipare le forze vive della
scuola. Con la modifica dei piani di studio e dei programmi di tutte le
discipline si è attuata la revisione complessiva del quinquennio. In tale
ambito si è accolto completamente il principio dell’allargamento della base
culturale all’intero ciclo di studi e si è assicurata agli insegnanti
scientifici e tecnologici una collocazione il più possibile adeguata allo
sviluppo e alle effettive potenzialità delle diverse classi di età degli
allievi. La ristrutturazione dei piani di studio del biennio è stata effettuata
accogliendo l’ipotesi "Brocca", con la separazione degli insegnati di
fisica e chimica. Tale modifica si è resa necessaria per assicurare una
adeguata base propedeutica per i successivi trienni ed attraverso l’adozione
dei nuovi programmi, più consoni alla fascia d’età degli studenti, si è
realizzato un più efficacie piano di formazione. L’introduzione nell’area di
progetto, accogliendo il principio dell’unitarietà del sapere e del processo di
educazione e formazione culturale, può condurre al coinvolgimento delle varie
discipline e ad una corretta collaborazione tra alcune o tutte le materie.
|
Classe |
Breve
descrizione della materia |
|
1A |
2A |
||
Religione |
1 |
1 |
Sviluppo e conoscenza del fenomeno religioso.
Dialogo interreligioso e interculturale. Approfondimento dello spirito
d’accoglienza. |
Educazione Fisica |
2 |
2 |
Sviluppo e consolidamento delle abilità motorie
di base. Acquisizione delle tecniche di base dei giochi di squadra. |
Italiano |
5 |
5 |
Disciplina che insegna a comprendere ciò che si
legge e ciò che si ascolta, a conoscere e rielaborare i contenuti appresi, a
saper comunicare oralmente con sufficiente padronanza dei contenuti e della
forma, a saper produrre testi scritti secondo i criteri della pertinenza,
coerenza, organicità, coesione e correttezza formale, ad utilizzare in modo
corretto i linguaggi specifici delle discipline, ad utilizzare i testi in
uso, prendere appunti e riorganizzarli in modo autonomo. |
Storia |
2 |
2 |
Disciplina che insegna a conoscere le
problematiche ed i termini specifici della materia, a comprendere e
memorizzare i dati acquisiti, a individuare i concetti fondamentali e
riformularli in sintesi, a operare confronti, a riconoscere analogie e
differenze tra le varie civiltà a livello sincronico e diacronico, a
individuare, nella realtà storica presa in esame, variabili come spazio,
sistemi di produzione, istituzioni, configurazione sociale e prodotti di
pensiero. |
Geografia |
3 |
- |
Disciplina che insegna a conoscere le
problematiche economiche, ambientali e sociali del mondo attuale, a
comprendere l’interazione tra storia e geografia nell’evoluzione dell’uomo e
della civiltà, ad essere consapevoli della necessità di instaurare un
rapporto responsabile tra uomo e ambiente, a conoscere ed essere sensibili al
problema della cooperazione pacifica tra i popoli, a spiegare ed interpretare
cartine, tabelle e grafici. |
Lingua Straniera |
3 |
3 |
Comprensione di messaggi orali e scritti,
individuazione del significato globale di un testo. Consolidamento e
potenziamento della conoscenza della grammatica di base e delle funzioni
della lingua straniera, osservando affinità e diversità rispetto alla lingua
italiana. Ampliamento della riflessione sulla propria lingua e sulla propria
cultura. Acquisizione di una competenza comunicativa attraverso il saper
parlare e scrivere di sé stessi e del proprio vissuto. |
Diritto ed Economia |
2 |
2 |
Conoscenza degli operatori dei sistemi giuridico
ed economico (Persone fisiche ed organizzazioni collettive; famiglia,
imprese, Stato), degli organi costituzionali e delle loro funzioni
(Parlamento, Governo, Presidente della Repubblica, Magistratura, ecc.) e
delle principali problematiche economiche (mercato, inflazione, moneta).
Utilizzazione del linguaggio giuridico-economico. |
Matematica |
5 (2) |
5 (2) |
Disciplina che promuove lo sviluppo delle
capacità intuitive e logiche, delle attitudini analitiche e sintetiche e
l’abitudine alla precisione del linguaggio. Viene potenziata la capacità di
rielaborazione critica dei contenuti appresi, al fine di stabilire
collegamenti e relazioni. I principali contenuti trattati sono: proprietà e
calcolo negli insiemi numerici, la teoria degli insiemi applicata alla logica
bivalente e allo studio di relazioni binarie, l’algebra di 1° e 2° grado, la
geometria euclidea nel piano, la traduzione in linguaggio Pascal di semplici
problemi matematici e l’uso di software specifici (Cabri e Derive). |
Scienze della Terra |
3 |
- |
Disciplina rivolta ad alunni delle classi prime
che insegna a comprendere la Terra come sistema complesso in equilibrio
dinamico, a riconoscere che le conoscenze acquisite sono in relazione al
progredire delle metodologie e delle tecniche di indagine e sono in rapporto
con le altre scienze. Le conoscenze saranno utili per la comprensione delle
problematiche ambientali e la gestione del territorio e per la prevenzione e
la previsione di eventi catastrofici. Contenuti: metodo scientifico,
astronomia, atmosfera, idrosfera, minerali e rocce, interno della Terra,
dinamica terrestre, Progetto Globe Atmosfera. |
Biologia |
- |
3 |
Disciplina rivolta ad alunni delle classi seconde
che insegna ad acquisire consapevolezza del ruolo e dell’incidenza della
Biologia nella cultura scientifica contemporanea, della sua relazione con le
altre scienze e della sua evoluzione. Insegna inoltre ad acquisire la
consapevolezza della complessità degli esseri viventi e della interdipendenza
tra l’uomo, gli altri organismi e l’ambiente con la finalità che si imparino
comportamenti relativi responsabili. Contenuti: caratteristiche dei viventi,
origine della vita, cellula (struttura, funzioni e riproduzione), genetica. |
Fisica e Laboratorio |
4 (2) |
4 (2) |
Disciplina che insegna ad analizzare un fenomeno
o un problema semplice, riuscendo ad individuare gli elementi significativi,
le relazioni, i dati superflui e quelli mancanti. Insegna inoltre a
individuare relazioni fra due variabili misurate e valutare i limiti di
validità delle corrispondenti leggi empiriche, a trarre semplici deduzioni
teoriche e saperle confrontare con i risultati sperimentali, ad essere
consapevoli dell’importanza della teoria per condurre esperienze ed
interpretarle. |
Chimica e Laboratorio |
3 (2) |
3 (2) |
Comprensione del significato dell’osservazione,
dell’ipotesi e dei successivi esperimenti atti a mettere in luce i
procedimenti delle scienze sperimentali. Acquisizione delle procedure
di classificazione e generalizzazione. Riconoscimento della scienza come
strumento fondamentale per la percezione dei fenomeni chimico-fisici. |
Disegno e Tecnologia |
3 (2) |
6 (3) |
Disciplina che insegna a tradurre in forme
grafiche, secondo convenzioni e regole, la rappresentazione bidimensionale di
semplici oggetti tridimensionali e, viceversa, a rendere la visione spaziale
partendo da viste piane. Viene insegnato a lavorare sia con strumenti
tradizionali che con programmi CAD. Insegna inoltre ad operare all’interno di
semplici processi produttivi, attraverso l’acquisizione di specifiche
competenze operative di esecuzione e di controllo. |
|
36 (8) |
36 (9) |
totali |
QUADRO ORARIO TRIENNIO
indirizzo Informatico
DISCIPLINE DEL
PIANO DI STUDI |
ORE SETTIMANALI PER ANNO DI CORSO TERZO QUARTO |
QUINTO |
PROVE DI ESAME |
|
LINGUA E LETTERE ITALIANE |
3 |
3 |
3 |
S.O |
EDUCAZIONE FISICA |
2 |
2 |
2 |
P. |
STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA |
2 |
2 |
2 |
O. |
LINGUA STRANIERA (INGLESE) |
3 |
3 |
3 |
O. |
RELIGIONE |
1 |
1 |
1 |
|
MATEMATICA |
6
(2) |
5
(2) |
4 (2) |
S.O.P. |
CALCOLO DELLE PROBABILITA’, STASTICA |
3 (1) |
3 (1) |
3 (1) |
O.P. |
ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI |
5
(3) |
5
(3) |
6 (3) |
S.O.P. |
INFORMATICA |
6 (3) |
6 (3) |
6 (3) |
S.O.P. |
SISTEMI DI ELABORAZIONE E TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI |
5
(3) |
6
(3) |
6 (3) |
S.O.P. |
TOTALE ORE
SETTIMANALI |
36 (12) |
36 (12) |
36 (12) |
|
Tra parentesi sono indicate le ore di laboratorio
con presenza contemporanea dell’insegnante teorico e dell’insegnante
tecnico-pratico.
Profilo
dello studente in uscita
Il diplomato in Informatica ha competenze ed abilità sia nel campo
della programmazione (dal basso livello ai linguaggi visuali) che della
gestione ed amministrazione di reti ed apparati informatici. Avendo una
preparazione ad ampio spettro ed orientata all’innovazione anche tramite
l’autoapprendimento, egli si trova a suo agio in ogni facoltà universitaria
tecnico-scientifica.
Il panorama delle professioni si è arricchito sia a causa
dell’evoluzione tecnologica, sia a causa della diffusione di elaborazione in
molti ambienti. L’indirizzo Informatico deve fornire competenze e conoscenze
più caratterizzate e capaci di differenziare il tecnico informatico. Il perito
informatico potrà:
Per poter
acquisire le sopraccitate capacità e per una buona cultura generale il perito informatico deve apprendere
alcuni contenuti basilari delle seguenti materie:
|
Classe |
Breve
descrizione della materia |
||
3A |
4A |
5A |
||
Religione |
1 |
1 |
1 |
Approfondimenti sul versante dell’attualità.
Considerazioni etiche nei vari ambiti: affettivi, relazionali, sociali. Come
il Cristianesimo s’inserisce nell’attuale dibattito culturale. |
Educazione Fisica |
2 |
2 |
2 |
Consolidamento degli schemi corporei.
Approfondimento delle tecniche dei giochi di squadra. |
Italiano |
3 |
3 |
3 |
Disciplina che affina le abilità linguistiche
potenziando le capacità di espressione scritta e orale e contribuisce al
completamento della formazione personale rafforzando la capacità
argomentativi e dialogica, l’efficacia comunicativa, la precisione
espositiva. Propone la conoscenza e la comprensione dei momenti e degli
autori più significativi della letteratura italiana dal XIII secolo a oggi. |
Storia |
2 |
2 |
2 |
Disciplina che forma il “senso storico”, la
capacità di leggere eventi e interazioni tra passato, presente e futuro.
Fornisce un bagaglio di informazioni utili anche allo studio di altre
discipline (letteratura, diritto, arte, ecc.). Forma la coscienza civile
educando a valori quali la democrazia, la mondialità, il rispetto delle
differenze. |
Lingua Straniera (Inglese) |
3 |
3 |
3 |
Disciplina che potenzia le competenze comunicative
apprese al biennio affiancando allo studio della lingua quotidiana l’analisi
e la rielaborazione di testi specialistici attinenti al corso di
specializzazione, allo scopo di ampliare il patrimonio lessicale e culturale
dell’alunno. |
Matematica |
6 (2) |
5 (2) |
4 (2) |
Disciplina “ponte” che fornisce le basi
matematiche per affrontare tutte le altre materie della specializzazione. I
contenuti principali sono: geometria analitica, numeri complessi,
trigonometria, studio di funzione, serie, equazioni differenziali. |
Probabilità Statistica e Ricerca Operativa |
3 (1) |
3 (1) |
3 (1) |
Disciplina che fornisce gli strumenti per
l’analisi di dati statistici. Insegna ad operare con gli eventi casuali e la
probabilità. Nella classe quinta affronta l’Inferenza Statistica, cioè
l’insieme di tecniche di indagine statistica che partono dai dati rilevati su
“campioni”. Consente di acquisire le basi della Ricerca Operativa, teoria
delle decisioni prese sulla base di modelli matematici descrittivi della
realtà. |
Informatica |
6 (3) |
6 (3) |
6 (3) |
Disciplina che insegna ad affrontare
(dall’analisi fino alla documentazione) la soluzione di problemi di varia
natura, scegliendo le metodologie e gli strumenti software (attualmente C,
C++, Visual Basic, Sql) più idonei. Gli alunni vengono educati a seguire, con
una certa autonomia, l’evoluzione delle tecnologie informatiche. |
Sistemi di Elaborazione delle Informazioni |
5 (3) |
6 (3) |
6 (3) |
Disciplina che insegna il lato più hardware del
software e quello più software dell’hardware. Tratta microprocessori,
architetture di computer, sistemi operativi, comunicazioni. Utilizza
linguaggi assembly, C e Java. Si occupa della programmazione al più basso
livello, intimamente legata alla macchina. Studia le architetture di rete ed Internet
ed i metodi di codifica delle informazione di vario tipo e per vari scopi. |
Elettronica e Telecomunicazioni
|
5 (3) |
5 (3) |
6 (3) |
Disciplina che si propone di far acquisire un
metodo di indagine e di interpretazione dei fenomeni elettrici fondamentali,
fornendo allo studente conoscenze e capacità che vanno dall’elettrotecnica di
base all’elettronica digitale, per confluire poi nell’elettronica analogica e
dei piccoli sistemi. |
|
36 (12) |
36 (12) |
36 (12) |
totali |
Il perito informatico trova la sua collocazione sia nelle imprese
specializzate nella produzione di software sia in tutte le situazioni in cui la
produzione e la gestione del software, il dimensionamento e l’esercizio dei
sistemi di elaborazione dati siano attività rilevanti indipendentemente dal
tipo di applicazione. In esse può essere impiegato in una vasta gamma di
mansioni che, oltre ad una buona preparazione specifica, richiedano capacità di
inserirsi nel lavoro di gruppo, di assumersi compiti e di svolgerli in
autonomia anche affrontando situazioni nuove, di accettare standard di
relazione e di comunicazione richiesti dall’organizzazione in cui opera, di
adattarsi alle nozioni tecnologiche organizzative. Il perito informatico deve avere la capacità di "immergersi" completamente nel mondo
informatico: non rimane, infatti, un distaccato utilizzatore dello stesso.
Questa capacità
deriva dalla conoscenza approfondita del mezzo basilare, cioè il computer
[ovvero l'hardware], e delle funzionalità dello stesso, cioè i programmi e la
loro realizzazione [ovvero il software].
Oggi, oltre alle
capacità di base che sono da sempre patrimonio dei periti informatici, viene
sviluppata anche quella di gestire il colloquio tra computer, cioè la
comunicazione in rete [per esempio il collegamento con Internet].
Il perito
informatico può iscriversi a qualsiasi facoltà universitaria, od a corsi post
diploma.
Nel mondo del lavoro
può essere impiegato in svariati campi, vista l'utilizzazione che si fa
dell'Informatica in tutte le realtà. Pertanto dal mondo strettamente
informatico, come un centro di calcolo di una banca o di una ditta produttrice
di software o hardware, si può passare in qualsiasi ambiente in cui si utilizzi
il computer.
Pertanto, il corso di studi finalizzato al diploma di Perito Informatico
Industriale crea una figura professionale capace di inserirsi nei settori
produttivi e di gestione del software, grazie alle conoscenze acquisite nei
metodi e nelle tecniche di sviluppo dei sistemi informativi e telematici.
Le sue competenze lo abilitano a collaborare alla progettazione di programmi
applicativi per sistemi industriali, gestionali e di telecomunicazione, a
curare l’esercizio di sistemi di elaborazione dati anche in rete locale e a
pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in piccole realtà
produttive.
Il corso ha adottato i nuovi programmi ministeriali, per rispondere
all’esigenza di adeguare la preparazione degli allievi all’emergere di nuovi
linguaggi e metodi di programmazione, nonché al rigoglioso sviluppo di Reti
Locali e internazionali (Internet), con tutte le annesse problematiche. Con
tale sperimentazione la figura del Perito Informatico, mirata in particolare al
software più evoluto e alla progettazione sistemica più che alla progettazione
hardware, viene a differenziarsi più nettamente da quella del Perito
Elettronico e in Telecomunicazioni.
Nonostante l’estrema rapidità con cui evolve la strumentazione e la tecnologia
nel settore, si cerca costantemente di offrire all’utenza un ottimo livello di
strumentazione e di aggiornamento della stessa. In particolare la
specializzazione dispone di un laboratorio multimediale con pc collegati in
rete locale tra loro, dai quali si può accedere contemporaneamente alla rete
Internet; inoltre l’istituto dispone di un proprio sito web e di caselle di
posta elettronica.
Inoltre il Diploma di Perito
Informatico ti permette di entrare nel mondo della scuola e in qualità di
Personale A.T.A. come Assistente Amministrativo o Assistente Tecnico di Laboratorio (per alcune aree) e
in qualità di Insegnante tecnico-pratico, infatti esso è titolo di accesso alle classi di concorso :
C290 Laboratorio di fisica e fisica applicata che si insegna negli istituti tecnici aeronautici
:Laboratorio di fisica. Negli
istituti tecnici Ufficio tecnico. Biennio: Laboratorio di fisica. per
l'indirizzo chimica industriale: Complementi di fisica. per gli
indirizzi fisica industriale, materie plastiche, tecnologie alimentari:
Laboratorio di fisica applicata. per l'indirizzo industria ottica:
Laboratorio di strumenti ottici e tecnologie del vetro. Reparti di lavorazione:
officina ottica; laboratorio fotografico. Negli istituti tecnici nautici
Biennio: Laboratorio di fisica. Negli istituti professionali per
l'industria e l'artigianato Addetto all'ufficio tecnico. Laboratorio di
fisica.
e alla classe di concorso C310 Laboratorio di
informatica industriale che si insegna
negli istituti tecnici industriali Ufficio tecnico. per l'indirizzo
informatica: Laboratorio di informatica generale ed applicazioni
tecnico-scientifiche. Laboratorio di sistemi e automazione. Laboratorio di
calcolo delle probabilità, statistica, ricerca operativa. Laboratorio di
matematica generale e applicata. per gli indirizzi tessile con
specializzazione nella "Produzione dei tessili", tessile con
specializzazione nella "Confezione industriale": Laboratorio di
automazione
14.1 – Attività integrative e di recupero
Per concretizzare
l’offerta formativa sono previsti interventi integrativi curriculari ed
extra-curriculari, che impegnano tutti i docenti e i Consigli di Classe con
strutture flessibili in ordine ai tempi, ai metodi e agli obiettivi.
Ciascun Consiglio
di Classe, può programmare interventi di recupero periodici, durante tutto
l’arco dell’anno, relativamente alle esigenze rilevate in “itinere”.
14.2 –
Attività sportiva scolastica
La preparazione
sportiva viene affidata all’insegnante a ciò delegato. Le lezioni dei gruppi
sportivi si articoleranno secondo l’orario stabilito. Vengono programmate le
seguenti attività sportive:
-
corsi di ginnastica;
-
giornata bianca;
-
iscrizione degli alunni alla F.I.S.I.A.E..
L’Istituto è
dotato di una palestra moderna e attrezzata che funziona anche in orario
serale.
14.3 –
Piano visite e viaggio d’istruzione
Il piano delle
visite e gite sarà proposto dai Consigli di Classe e rispetterà la normativa
vigente in materia; nell’ambito dell’educazione ambientale sarà possibile fare
escursioni sul territorio, proposte dai coordinatori dell’area scientifica.
Ogni a.s. la prima visita all’esterno, essendo un Istituto di ispirazione
Cattolica, è dedicata: all’Udienza con il Santo Papa in Città del
Vaticano.
Le Visite guidate e i Viaggi d'istruzione, in Italia e all'Estero,
compresi quelli connessi ad attività sportive, saranno programmati nel rispetto
della normativa vigente ( cfr. D.L. 17/3/1995 n. 111 e C.M. n. 623 del
2/10/1996 ).
In particolare:
1. Tali attività avranno finalità di apprendimento, approfondimento
e integrazione delle esperienze culturali scolastiche nonchè di promozione dei processi
di socializzazione del gruppo in un ambiente diverso da quello scolastico e
familiare.
2. Esse dovranno essere inquadrate nella programmazione didattica
della scuola ed essere in sintonia e coerenza con gli obiettivi didattici,
formativi e culturali previsti nel Piano dell'Offerta Formativa. Saranno
promosse dai docenti nella prima riunione del Consiglio di Classe (per soli
docenti) in sede di programmazione e saranno deliberate in occasione della
prima riunione del Consiglio di Classe nella sua composizione integrale.
3. La scelta delle mete sarà funzionale ai succitati obiettivi nel
rispetto delle caratteristiche delle classi partecipanti.
4. Ai fini del concreto conseguimento degli obiettivi, è necessario
che gli alunni siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi
e didattici connessi con la visita o il viaggio e che da parte loro gli
studenti partecipino con impegno consapevole a tutte le iniziative programmate
in preparazione dell'attività. È opportuno in proposito che uno dei docenti
accompagnatori sia titolare di almeno una delle materie curricolari che si
giovano dell'esperienza.
All'estero
hanno visitato Città del Vaticano, Repubblica di San Marino, Francia (Parigi),
Spagna (Barcellona), Gran Bretagna (Londra), Belgio (Bruxelles), gli Stati Uniti
d'America (New York ), Spagna (Madrid), la repubblica
CECA (Praga) e la Germania (Dresda).
I discenti
dell’I.T.I. laddove ci sono interessi comuni con gli allievi dell’I.T.C.
parteciperanno insieme a visite e viaggi d’Istruzione.
14.4 –
Progetti finalizzati
Commissione P.O.F.: Coordinatore delle
attività didattiche ed educative e Docenti
delegati.
Sono previste commissioni per la realizzazione dei seguenti
progetti: “Orientamento”, “Educazione
alla salute”, “Informazione sulla legge 425/97: Il nuovo esame di Stato” i
referenti saranno scelti dal Collegio dei Docenti.
In particolare la Commissione “Informazione sulla legge 425/97: Il
nuovo esame di Stato” si assume il delicato compito di informare gli allievi e
le famiglie attraverso opuscoli inviati dal Ministero della Pubblica Istruzione
e la previsione di incontri finalizzati a chiarire i principali aggiornamenti
caratterizzanti lo svolgimento degli Esami di Stato.
14.5 – Tempi
della scuola
L’anno scolastico 2003-2004 sarà diviso in trimestri, così come per
l’I.T.C. “Napoli Est”;
-
attuazione dell’accoglienza nella prima
settimana dall’inizio delle attività didattiche;
-
il Collegio dei Docenti sarà convocato in
seduta ordinaria nei mesi di Settembre, Ottobre, Febbraio, Maggio;
-
i Consigli di Classe avranno convocazione
mensile secondo il seguente calendario:
Martedi 21
Ottobre
Marzo
Venerdi 12 Marzo Scrutini 2^ Trimestre
APRILE
-
incontri scuola famiglia: ritenendo
fondamentale la collaborazione educativa con le famiglie degli alunni, è
fissata per ciascun docente un’ora settimanale di ricevimento genitori.
L’orario è esposto nella bacheca dell’Istituto.
Sono previsti incontri per i colloqui generali
alla fine di ogni mese secondo il seguente calendario:
14.7 - CALENDARIO
DEGLI INCONTRI Tra
Docenti e Genitori
A.S. 2003-2004
Mercoledi 22 Ottobre 2003
Mercoledi 19 Novembre 2003
Mercoledi 17 Dicembre 2003
Mercledi 18 Febbraio 2004
Martedì 16 Marzo 2004
Mercoledì 12 Maggio 2004
14.8 - CALENDARIO DEI PRINCIPALI
ADEMPIMENTI DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Settembre: Programmazione
didattico-educativa;
Elezioni
collaboratori del Coordinatore delle attività didattiche ed educative;
Designazione dei direttori di laboratorio, biblioteca,
commissioni;
Programmazione
aggiornamento docenti.
Dicembre: Approvazione criteri di
valutazione sommativa validi per tutta
la scuola.
Aprile: Elaborazione
progetti per scambi culturali.
Maggio: Adozione libri di
testo e sussidi didattici; criteri per
la formazione delle classi.
Giugno: Scelta dei criteri
per lo scrutinio finale; elaborazione
relazione generale sull’attività formativa da inviare al Consiglio d’Istituto.
14.9
- CALENDARIO DEI PRINCIPALI ADEMPIMENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Settembre:
Dal 1 al 20 : Programmazione didattica generale della classe
;
Dal 20 al 30 : Somministrazione
ed elaborazione risultati, eventuali
Test d’ingresso.
Ottobre: Elaborazione Piano
Educativo Annuale con elementi di
Strategia individualizzata sulla base
dei risultati dei test.
Novembre: Verifica sommativa ed
individuazione dei criteri di valutazione trimestrale.
Dicembre: Scrutinio trimestrale.
Gennaio: Verifica
programmazione didattica ed eventuali corsi di Recupero sulla base dei risultati trimestrali.
Febbraio: Verifica formativa e
verifica attività didattica.
Marzo: Scrutinio
trimestrale.
Aprile: Verifica formativa
e verifica attività didattica.
Maggio: Verifica adeguatezza ed efficacia strumenti didattici adottati e
proposte di deliberazione per l’anno successivo.
Giugno: Scrutinio finale.
15 – Sussidi didattici e
laboratori
Oltre
ad una ricca biblioteca l’Istituto è dotato di attrezzature e sussidi didattici
di supporto all’attività curriculare, scelti tra le più adeguate innovazioni
tecnologiche finalizzate all’attività formativa degli studenti.
![]() |
Prima Commissione Prof.
Verde Antimo
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Compiti:
- Coordinamento P.O.F.
- Organizzazione
flessibilità orario
e trimestralizzazione discipline
- Costruzione orario scolastico
- Valutazione delle attività del
P.O.F.
![]() |
Seconda Commissione Prof. Baggiani
Antonio
![]() |
Compiti:
- Formazione e aggiornamento dei docenti.
- Organizzazione Gite scolastiche
- Organizzazione Dipartimenti disciplinari
- Coordinamento utilizzo dei
laboratori e
delle aule di
sussidi didattici
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![]() |
![]() |
Compiti:
- Coordinamento Progetti e
attività extracurricolari.
- Produzione materiale didattico
in appoggio a progetti
- Coordinamento e regolamentazione
attività di recupero e sostegno
- Orario dei docenti (conteggio ore dei
progetti, ore straordinarie ……….
![]() |
Quarta Commissione Prof. Cacciatore Monica
![]() |
Compiti:
- Coordinamento dei rapporti
Scuola-Famiglia.
- Coordinamento rapporti con Enti
Pubblici o Aziende
- Studio sulla Legge Paritaria
- Organizzazione Organi Collegiali
L’organizzazione del presente documento risulta dalla collaborazione dei membri delle quattro Commissioni.
17- PROGETTI
CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI.
Il Collegio dei Docenti prevede di offrire alle classi lo
svolgimento delle attività di seguito riportate. Lo stesso Collegio sottolinea
la coerenza di tali attività con gli obiettivi dell’Istituto e la
consapevolezza della indispensabile integrazione tra curricolo ed
extracurricolo, convinto che tale percorso sia fecondo di sviluppi, sia in
termini di adeguamento ai bisogni dell’alunno, sia per quanto concerne
l’elevamento della qualità dell’offerta formativa dell’Istituto “Napoli Est” .
Il Collegio dei Docenti ribadisce inoltre l’utilità di tali progetti per una
didattica intesa come stimolo allo sviluppo della creatività dell’alunno, al
potenziamento del pensiero divergente, al gusto della ricerca delle soluzioni
di un problema, al consolidamento delle capacità di analisi, alla
individuazione e uso delle fonti.
In tale ottica si prevede, per l’anno scolastico 2003-2004,
l’attuazione di progetti da attuare al di fuori dell’orario scolastico. Questi
ultimi saranno attivati al raggiungimento di almeno 10 iscritti, la cui frequenza sarà necessaria per la
certificazione finale in ragione di un minimo di presenze definito nei ¾ del
monte ore totale.
Esempi di progetti sono i seguenti:
PROGETTI |
Corso di Lingua Inglese |
Corso di Lingua Francese |
Corso di Lingua Spagnola |
Simulazione Esami di
Stato |
Laboratorio Teatrale |
Scuola –Lavoro |
Educazione ambientale |
Educazione alla salute e al benessere psico-fisico |
17.1- Attività curricolari per arricchire la didattica:
Progetto scuola lavoro
Nel corso dell’anno vengono presi contatti con alcune ditte,
imprese, studi privati operante sul territorio circostante. E’ in progetto la
sottoscrizione di una convenzione che preveda, durante il periodo estivo e
senza alcuna retribuzione, stages di nostri studenti presso le aziende
contattate, sotto la guida del personale dell’azienda stessa.
Gli studenti, in questo modo, avranno l’opportunità di maturare
esperienze e di verificare le conoscenze acquisite in modo teorico ed
applicarle alla soluzione di problemi pratici.
Le attività didattiche sono supportate da momenti di
approfondimento e di orientamento attraverso seminari con l’intervento di
esperti, previsti in sede di programmazione generale; visite didattiche e gite
socializzanti; visione di films in lingua originale; visite a mostre, musei e
pinacoteche al fine di migliorare la conoscenza del patrimonio artistico e
storico del territorio.
L’attività sportiva, organizzata dagli insegnanti di Educazione
Fisica, è di fondamentale importanza per lo sviluppo armonioso della
personalità dello studente; l’Istituto, essendo di ispirazione Cattolica,
aderisce ai campionati F.I.S.I.A.E. ed organizza, inoltre, attività sportive
pomeridiane per docenti e per studenti. Il rispetto delle regole e la
competizione, nei limiti suddetti, sono fattori di una personalità
equilibrata.
Il progetto di Educazione ambientale prevede l’iscrizione
volontaria alla “lega ambiente”, alla quale hanno già aderito gli studenti e
lezioni all’aperto con visite didattiche opportunamente programmate.
17.5- Progetto per la prevenzione ed il recupero della dispersione
scolastica
Gli interventi per il recupero e la lotta alla dispersione
scolastica sono stati previsti in sede di programmazione generale d’Istituto.
L’attività di educazione alla salute, è stata intesa nella più
ampia concezione definita dalle C.M. 325 dell’11-10-1995 come promozione del
senso di appartenenza alla scuola, socializzazione, protagonismo giovanile.
Alcune tematiche sono state previste nelle programmazioni curricolari delle
materie scientifiche.
Per consentire una maggiore identificazione con la realtà-scuola e
limitare la tendenza dei ragazzi a proiettarsi al di fuori di essa, saranno
favorite quelle attività che permettono il miglioramento dei rapporti
interpersonali e la loro promozione del senso di appartenenza; hanno questi
obiettivi tutte le attività extra-curricolari e curricolari previste dal P.O.F.
Nessuna discriminazione nell’erogazione del
servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza,
etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e
socio-economiche.
Il personale della Scuola eroga il proprio
servizio rivolto all’utente agendo secondo criteri di obiettività ed equità.
L’Istituto, nel rispetto dei principi e delle
norme sancite dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali,
garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività
educative.
La scuola si impegna, attraverso adeguati
atteggiamenti ed azioni di tutto il proprio personale, a favorire l’accoglienza
dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi,
con particolare riguardo all classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità.
Particolare impegno è stato presentato per la
soluzione delle problematiche relative agli studenti lavoratori e agli
stranieri.
Nello svolgimento della propria attività ogni
operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente.
L’utente ha facoltà di scegliere fra le
istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si
esercita fra le istituzioni scolastiche pubbliche statali dello stesso tipo,
nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse.
L’obbligo scolastico e la regolarità della
frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo
dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni
coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionante ed organico.
“Istituzioni”, personale, genitori, alunni, sono
protagonisti e responsabili dell’attuazione del P.O.F. attraverso una gestione
partecipata dell’Istituto, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti.
I loro comportamenti devono favorire la più
ampia realizzazione degli standard generali del servizio.
Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si
impegnano a favorire le attività extra scolastiche che realizzano le funzioni
della Scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile.
Le istituzioni scolastiche, al fine di
promuovere ogni forma di partecipazione, garantiscono la massima
semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.
L’attività scolastica, ed in particolare
l’orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di
efficienza, di efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi
amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata.
Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed
organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con
istituzioni ed enti culturali nell’ambito delle linee di indirizzo e delle
strategie di intervento definite dall’amministrazione.
La programmazione assicura il rispetto delle
libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno,
facilitandone le potenzialità evolute e contribuendo allo sviluppo armonico
della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali comunitari,
generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo.
L’aggiornamento e la formazione costituiscono un
impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l’amministrazione
che assicura interventi organici e regolari. La scuola garantisce ed organizza
l’aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti
culturali (come la F.I.D.A.E.) nell’ambito delle linee di indirizzo e delle
strategie d’intervento definite dal P.O.F.
24 - La
qualità della proposta
formativa
La scuola è responsabile della qualità delle
attività educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze
culturali e formative degli alunni, nel rispetto degli obiettivi educativi
validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
25 - Continuità
educativa
La scuola ha il dovere di assicurare la
continuità educativa tra le scuole di diverso ordine e grado al fine di
promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. A tale scopo
saranno individuate ed attuate le strategie più idonee.
L’Istituto, nella scelta dei libri di testo e
dei supporti didattici, assume come riferimento la validità culturale, tenendo
conto anche della componente economica comparata.
Nel rapporto con gli studenti, i docenti
colloquiano in modo pacato e teso al convincimento. Non devono ricorrere ad
alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti. Il rapporto
docente-allievo deve fondarsi sul reciproco rispetto.
29 - L’ambiente
scolastico
L’ambiente scolastico deve essere pulito,
confortevole e sicuro. L’Istituto si impegna a sensibilizzare anche i genitori,
al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna ed esterna alle
strutture.
30 - I reclami
I reclami possono essere espressi dagli utenti
del servizio scolastico sia in forma verbale, sia in forma telefonica o
scritta, essi devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del
reclamante. Il Coordinatore delle attività didattiche ed educative, dopo aver
esperito ogni possibile indagine in merito all’evento, risponde con celerità
attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.
31 - OFFERTE FORMATIVE : ORIENTAMENTI
L’Istituto Tecnico Industriale è responsabile
della formazione umana e della capacità tecnica degli alunni che esso abilita
direttamente alla professione, e quindi al contributo che questi saranno in
grado di dare alla vita economica e produttiva della società. Nell’Istituto
Tecnico, che per molti giovani rappresenta l’unica e definitiva esperienza di
studi sistematici, appare di fondamentale importanza il raggiungimento di una
formazione culturale composita e di una consapevole preparazione professionale.
1 - Premessa
L’Istituto con l’apporto delle competenze
professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle
famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della
qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle
esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi
educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
L’Istituto individua ed elabora gli strumenti
per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi
dell’istruzione al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità
degli alunni. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni
didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la validità culturale
e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi,
e la rispondenza alle esigenze dell’utenza. Nella programmazione dell’azione
educativa e didattica i docenti devono adottare, con la partecipazione delle
famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile un’equa distribuzione dei testi
scolastici nell’arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa
giornata, un sovraccarico di materiali didattici da trasportare.
Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a
casa, il docente opera in coerenza con la programmazione didattica del
Consiglio di classe, tenendo presente la necessità di rispettare razionali
tempi di studio degli alunni. Nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti
dagli ordinamenti scolastici e della programmazione educativo-didattica, si
deve tendere ad assicurare agli alunni nelle ore extrascolastiche, il tempo da
dedicare ad altre attività.
L’Istituto “Napoli Est” garantisce
l’elaborazione, l’adozione e la pubblicazione dei seguenti documenti:
- Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.);
- Regolamento d’Istituto;
- Statuto delle studentesse e degli studenti;
- Programmazione educativa e didattica;
- Piano annuale delle attività , calendario didattico.
L’Istituto, pertanto, nella succitata ottica
garantisce il diritto allo studio l’individuazione e l’elaborazione degli
strumenti per:
- favorire una frequenza assidua;
- promuovere la continuità nell’erogazione del servizio;
- organizzare con efficacia la programmazione didattica;
- realizzare la trasparenza degli atti;
- informare le famiglie sulla vita scolastica e chiederne la collaborazione;
- favorire la pubblicazione degli atti;
- favorire l’orientamento degli allievi, in vista di scelte future universitarie e professionali;
- favorire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione;
- promuovere negli allievi lo sviluppo del senso civico;
- attivare i progetti formativi ed educativi orientati agli allievi autorizzati e finanziati
dagli organi componenti;
- favorire l’aggiornamento professionale e didattico del personale docente e non docente;
- promuovere l’aggiornamento tecnologico dei laboratori;
- garantire il benessere igienicamente sano;
Tutto ciò avverrà con l’ausilio di personale
professionalmente qualificato e aggiornato e con il fornire un servizio
efficiente, chiaro e trasparente.
2 - Standard
del servizio didattico
Gli “standard” cui tenderà l’Istituto nella sua
attività didattica sono le soglie di accettabilità, annuali e finali, di
formazione umana, culturale e tecnico-professionale con effettiva spendibilità
nel sociale, indicate nei documenti di programmazione didattica
collegiale nel rispetto delle seguenti finalità istituzionali e cioè:
- la promozione della cultura umana e sociale;
- la promozione e lo sviluppo del senso civico;
- il miglioramento del “benessere” psico-fisico e sociale;
- lo sviluppo dell’orientamento scolastico e professionale;
Tutte le discipline, pertanto nella loro
differenziata specificità, saranno, per la formazione dell’alunno, strumento ed
occasione per lo sviluppo unitario, ma articolato e ricco di funzioni, di
conoscenze, capacità e orientamenti indispensabili alla maturazione di persone
professionalmente preparate, umanamente e caratterialmente responsabili ed in
grado di compiere scelte autonome.
Saranno perseguiti, perciò, obiettivi cognitivi
e non cognitivi. Gli obiettivi metacognitivi e socio-affettivi mireranno:
- a sviluppare la socializzazione, a favorire il lavoro di gruppo, ad accrescere il senso di responsabilità e l’autonomia personale;
- a far maturare l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo;
- a sviluppare il senso della religiosità, della solidarietà umana e sociale;
- a migliorare il comportamento socio-relazionale.
Gli obiettivi cognitivi, invece, svilupperanno
le capacità e le abilità di base trasversali:
- ascolto, lettura, comprensione ed espressione scritta e orale di lingua madre;
- ascolto, lettura, comprensione ed espressione scritta e orale in lingua straniera tecnica;
- capacità logiche, analitiche, di affrontare e
risolvere nuove situazioni in ambiente
tecnico;
- capacità di analizzare in un problema gli aspetti economici;
- capacità di sinteticizzare in modo unitario e interdisciplinare le competenze acquisite nelle varie aree nonché le abilità e le competenze specifiche delle discipline curricolari, che, sia pure in forme diverse, promuoveranno nell’alunno la maturazione degli argomenti trattati, gli proporranno la soluzione di specifici problemi, gli chiederanno di produrre risultati verificabili e documentabili, esigeranno che l’organizzazione concettuale della verifica degli apprendimenti siano consolidate mediante linguaggi appropriati. Tutte le discipline, tenderanno dunque, al raggiungimento degli obiettivi previsti dagli attuali programmi ministeriali. Ogni Consiglio di classe e, quindi, ogni docente adotterà metodi e mezzi anche diversi per raggiungere tali obiettivi in relazione alla realtà della classe nella quale si troveranno ad operare, tenendo conto, cioè delle situazioni specifiche e dei relativi percorsi di apprendimento prescelti. Tali percorsi, non saranno comunque riduttivi, quanto piuttosto finalizzati a permettere una conquista completa delle finalità istituzionali e a garantire il diritto dei singoli ad avere assicurato il massimo sviluppo possibile.
I fattori di qualità che si garantiscono riguardano quindi:
1) La programmazione educativa d’Istituto;
- la programmazione dell’attività didattica per classi ed in
particolare:
- elaborazione di prove d’ingresso;
- obiettivi cognitivi e comportamentali specifici e trasversali
- criteri di valutazione;
- attività interdisciplinari;
2) Promozione di attività culturali:
teatro, cineforum, conferenze, seminari.
3) Promozione di attività sportive.
4) Continuità di presenza del corpo
docente.
5) Organizzazione di corsi di sostegno e
recupero.
Il nostro P.O.F. contiene le scelte educative ed organizzative e i
criteri di utilizzazione delle risorse; esso costituisce un impegno per tutti
gli operatori del servizio scolastico.
Esso partendo dall’analisi dei bisogni formativi e dalla
rilevazione delle condizioni individuali dei soggetti utenti, definisce gli
obiettivi generali dell’Istituto: cognitivi, metacognitivi, comportamentali ed
integrativi. Contiene quindi, in funzione delle proposte culturali, le scelte
educative e gli obiettivi formativi elaborati dai competenti organi della
scuola.
Il piano annuale delle attività contiene le informazioni
riguardanti la pianificazione e lo svolgimento delle attività di integrazione,
di recupero, di orientamento e di formazione integrata. Contiene inoltre il
calendario degli incontri scuola-famiglia.
Il Regolamento d’Istituto, parte integrante del P.O.F., contiene le
norme che regolano il funzionamento della vita all’interno della comunità
scolastica ed in particolare le norme
relative a:
- vigilanza sugli alunni;
- comportamento degli alunni e regolamentazione di ritardi, uscite,
assenze, giustificazioni;
- uso degli spazi, dei laboratori e della biblioteca;
- conservazione delle strutture e delle dotazioni;
Nel regolamento sono inoltre, enunciate:
- le modalità di comunicazione con studenti e genitori;
- le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee di
classe e d’Istituto, dei consigli di classe, del Collegio dei docenti, del
Consiglio d’Istituto.
4 - Informazioni all’utenza sul P.O.F.
- Redazione entro l’inizio
dell’anno scolastico.
- Pubblicizzazione mediante affissione all’Albo entro l’inizio
dell’anno scolastico.
- Copia depositata presso l’Ufficio del Coordinatore delle attività didattiche ed educative
dell’Istituto.
- Duplicazione presso la Segreteria al costo di €0,10 per foglio.
La responsabilità della programmazione educativo-didattica è
assegnata al Collegio dei docenti. La programmazione deve intendersi come
progettazione dei percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità
delineate nei programmi e la responsabilità di individuare gli strumenti per la
rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e valutazione
dei percorsi allo scopo di armonizzare l’attività complessiva della scuola o
Istituto.
Sulla base dei criteri espressi dal Consiglio d’Istituto, elabora le
attività riguardanti l’orientamento,
i corsi di recupero e gli interventi di sostegno.
- Redazione entro l’inizio dell’anno scolastico, ed in tempo utile
per le iscrizioni scolastiche.
- Pubblicizzazione mediante affissione all’albo entro l’inizio
dell’anno scolastico.
- Copia depositata presso l’Ufficio del Coordinatore delle attività didattiche ed educative.
- Duplicazione presso la Segreteria al costo di €.0,10 per foglio.
La programmazione didattica è un atto dovuto del Consiglio di
classe, sia in termini di percorsi formativi individualizzati e dell’intera
classe, sia come necessità di utilizzare il contributo delle varie aree
disciplinari per raggiungere obiettivi e finalità educative, sia come obbligo
di periodica verifica e valutazione dei risultati per un efficace e continuo
adeguamento e adattamento delle strategie.
La programmazione didattica è uno strumento che tende a far
chiarezza sui percorsi formativi possibili in rapporto ai mezzi e ai tempi
disponibili. Programmazione significa investire sul futuro con l’impegno a
verificare continuamente il percorso compiuto ed ad adattare continuamente
nuove strategie e ritmi. Una corretta programmazione deve pertanto fondarsi su
un’estrema flessibilità.
- Redazione entro l’inizio del mese di Ottobre.
- Copie depositate presso l’Ufficio del Coordinatore delle attività didattiche ed educative
dell’Istituto.
9 - Le persone nella
scuola
L’Istituto nella sua globalità fa capo al
Coordinatore delle attività didattiche ed educative che ne assume la
rappresentanza al pari della responsabilità degli atti connessi all’attività
istituzionale. Il personale afferente alla scuola in prima istanza può essere
individuato come docente e non docente.
Quest’ultimo comprende Dirigente Amministrativo,
Assistenti Amministrativi e ausiliari, sinteticamente individuati come
personale A.T.A.
Il primo impatto dell’utenza con la scuola
avviene nella maggior parte dei casi con un componente del personale A.T.A.,
che fornisce al futuro allievo o ai genitori le prime informazioni.
Quotidianamente poi l’allievo, per le sue
esigenze, viene a contatto con bidelli, segreteria didattica, laboratori e
quindi col personale addetto a tali strutture che si trova ad assolvere, di
concerto con i docenti, la funzione educativa. Il personale docente trova momenti aggreganti e di confronto nelle
riunioni degli organi collegiali cui è periodicamente tenuto, a partecipare,
ovvero i Consigli di Classe e il Collegio dei Docenti.
Questi organismi, le cui funzioni sono definite
nell’attuale Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di
istruzione, interagendo fra loro e il Coordinatore delle attività didattiche ed
educative, consentono l’espletamento di tutti gli adempimenti per lo
svolgimento dell’azione didattico-educativa sancita dalla legge.
Di particolare importanza per il funzionamento
dell’istituzione sono le figure dei collaboratori del Coordinatore delle
attività didattiche ed educative dette funzioni obiettivo.
Punto di riferimento per i docenti nell’attività
quotidiana per i piccoli e meno piccoli problemi che inaspettatamente si
presentano, costituiscono il vero braccio operativo del Coordinatore delle
attività didattiche ed educative di cui in sua assenza, in particolare il
Sostituto del Coordinatore svolge le funzioni. Popolarissimi fra gli allievi
soprattutto in occasioni di ritardo nell’ingresso, di anticipi di lezione, di
uscite anticipate e, un pò meno, in occasione di provvedimenti disciplinari, i
collaboratori sono espressione del Collegio dei docenti che provvede alla loro
elezione in una delle prime riunioni dell’anno scolastico.
L’organigramma dell’Istituto, indicante le
funzioni e i nomi delle persone responsabili degli uffici, viene pubblicato
all’albo della scuola all’inizio di ciascun anno scolastico.
10- Modalità per la giustificazione di ritardi e
assenze.
All’inizio dell’anno scolastico i genitori devono presentarsi
presso la segreteria della scuola per ritirare il libretto delle giustifiche e
depositare la propria firma sulla stessa alla presenza del Coordinatore delle
attività didattiche ed educative (o del Sostituto del Coordinatore). I permessi
e le giustificazioni sono concesse solo dopo un opportuno controllo presso le
famiglie. Allo scopo i genitori devono presentarsi personalmente dal
Coordinatore delle attività didattiche ed educative, oppure sarà lo stesso a
mettersi in contatto con loro; in caso contrario l’alunno sarà ammesso in
classe provvisoriamente in attesa di giustificazione, o se la richiesta è di
uscita anticipata, allo studente non sarà permesso allontanarsi dall’Istituto.
Comunicazioni scritte: Il
Coordinatore delle attività didattiche ed educative comunica informazioni,
calendari delle convocazioni degli Organi Collegiali, Consigli di classe, orario di ricevimento dei docenti,
iniziative varie, attraverso lettura delle stesse o tramite registro
comunicazioni alunni e per quelle che interessano anche la famiglia attraverso
lettere ciclostilate che vengono distribuite agli studenti e riportate a scuola
firmate da uno dei genitori.
Tutti i docenti hanno un’ora alla settimana nella quale si rendono
disponibili per il colloquio con i genitori: l’orario è pubblicizzato mediante
affissione alla bacheca dell’Istituto. E’ fissato inoltre, dall’inizio
dell’anno scolastico un calendario che prevede incontri mensili con le famiglie
deliberato nel piano annuale delle attività e comunicato alle famiglie,
attraverso una lettera ciclostilata.
Diritti e
doveri degli studenti:
13 - Diritto alla libertà di
apprendimento
Ogni studente ha diritto alla tutela della propria libertà di
apprendimento: ad essere educato ai
valori di libertà, pluralismo, solidarietà attraverso un insegnamento
ispirato ai principi costituzionalmente
garantiti, ed ha diritto al rispetto della sua personalità, dei suoi ritmi di
apprendimento e della sua crescita personale, civica e professionale.
Lo studente ha diritto alla fruizione di un’istituzione scolastica
efficiente, ad un ambiente pulito, confortevole, sereno e motivante.
Lo studente ha diritto ad una prestazione didattica
professionalmente adeguata e qualificata; ha diritto ad attività di orientamento,
recupero, sostegno e alla rimozione degli ostacoli che impediscono un’adeguata
formazione.
Ogni studente ha caratteristiche e capacità che vanno rispettate
nella loro individualità; la scuola deve garantire percorsi formativi anche
individualizzati pur di raggiungere gli obiettivi educativi istituzionali.
Gli studenti hanno diritto di esercitare azioni propositive e di confronto
con le altre componenti scolastiche; hanno inoltre diritto ad incontrarsi per
discutere dei problemi della scuola sia nelle forme previste istituzionalmente
(diritto di assemblea) sia in altre forme nel rispetto delle caratteristiche
dell’Istituto in cui vivono.
Gli studenti hanno diritto a conoscere gli obiettivi educativi e
didattici trasversali e specifici delle singole discipline; hanno diritto di
conoscere i risultati delle verifiche periodiche, criteri di valutazione
adottati dal Collegio dei docenti.
Lo studente ha diritto a conoscere le delibere degli organi
collegiali riguardanti attività scolastiche ed extra-scolastiche, fatta
eccezione per questioni delicate o riservate che riguardano altri studenti. Ha
diritto ad essere informato su tutte le attività giovanili, sia relative alla
scuola, sia di altro tipo: socio-culturale e sportivo.
Gli studenti hanno diritto ad usufruire dei sussidi didattici
rispettandone le modalità d’uso e la conservazione.
21 - I doveri:
Lo studente ha i seguenti doveri:
- partecipazione attiva e responsabile;
- rispetto degli impegni assunti;
- regolarità e puntualità nella frequenza delle lezioni scolastiche
e in tutte le attività extra - curriculari;
- rispetto delle persone, delle cose degli arredi;
- rispetto del Regolamento interno dell’Istituto;
- collaborazione per il buon funzionamento dell’Istituto segnalando
eventuali disfunzioni;
- informarsi e consentire la circolazione delle informazioni.
I genitori hanno diritto:
- a partecipare alla vita scolastica sia attraverso le forme
previste dalla normativa vigente in materia, sia attraverso gli incontri previsti
dal P.O.F.;
- a conoscere la
programmazione educativa e didattica generale e di classe;
- a proporre iniziative di
tipo extra - curricolare;
- a conoscere le
valutazioni dei loro figli;
- a visionare le verifiche scritte che i docenti devono correggere
entro 15 giorni dalla loro esecuzione in classe;
- ai colloqui individuali
con il Coordinatore delle attività didattiche ed educative e gli insegnanti e a
quelli generali previsti dal P.O.F..
I genitori hanno il dovere di:
-
partecipare alle riunioni collegiali e quindi
alla vita della scuola;
-
- presentarsi dal Coordinatore delle attività
didattiche ed educative per eventuali colloqui su esplicito invito telefonico o
scritto del Coordinatore delle attività didattiche ed educative o dei docenti;
-
collaborare con tutti gli operatori del
servizio scolastico per il raggiungimento dei fini istituzionali.
SERVIZI AMMINISTRATIVI
1- Modalita’
d’iscrizione DEGLI ALUNNI
Iscrizione alla
classe prima.
Per gli studenti che intendono iscriversi alla classe prima
dell’Istituto Tecnico Industriale è previsto:
·
un colloquio dei genitori e del discente con
il Rappresentante Legale e il Coordinatore delle attività didattiche ed
educative;
·
l’accettazione esplicita dei
principi espressi nel P.O.F. ;
·
entro il termine fissato dal Ministero
della Pubblica Istruzione, la presentazione della domanda di iscrizione in carta semplice direttamente
al Coordinatore delle attività didattiche ed educative dell’Istituto; la domanda d’iscrizione deve essere
sottoscritta da uno de genitori o da chi esercita la patria podestà se trattasi
di alunni minorenni, o dagli stessi alunni, se maggiorenni.
·
alla domanda di iscrizione va allegato il
Diploma di Licenza Media o il certificato provvisorio laddove non sia stato
possibile rilasciare tempestivamente il Diploma di Licenza Media.
·
una prova di entrata di carattere culturale.
La prova è sottoposta al parere del Consiglio di Classe.
Iscrizione alle classi successive alla prima .
Per gli studenti che intendono iscriversi alle classi successive
alla prima dell’Istituto Tecnico Industriale è previsto:
·
un colloquio dei genitori e del discente con
il Rappresentante Legale e il Coordinatore delle attività didattiche ed educative;
·
l’accettazione esplicita dei
principi espressi nel P.O.F. ;
·
entro il termine fissato dal Ministero
della Pubblica Istruzione, la presentazione della domanda di iscrizione in carta semplice direttamente
al Coordinatore delle attività didattiche ed educative dell’Istituto; allo
scopo i moduli vengono distribuiti in classe durante l’anno scolastico e gli
studenti, dopo aver compilato la domanda ed effettuato il versamento di
iscrizione e frequenza, consegnano il modulo in segreteria. Al termine
dell’anno scolastico ogni studente dovrà regolarizzare l’iscrizione;
·
una prova di entrata di carattere culturale.
La prova è sottoposta al parere del Consiglio di Classe.
La pagella è distribuita agli studenti dal Coordinatore delle
attività didattiche ed educative dell’Istituto Tecnico Industriale o in sua
assenza dal Sostituto del Coordinatore al termine delle operazioni di scrutinio
dei voti del primo trimestre.
Lo studente consegna la pagella ai genitori che la devono firmare.
E’ previsto comunque un incontro scuola-famiglia, concluse le operazioni di
scrutinio durante il quale i genitori degli studenti possono colloquiare con i
docenti e con il loro Coordinatore delle attività didattiche ed educative per
ulteriori spiegazioni sui risultati conseguiti.
I certificati rilasciati dall’Istituto per gli usi consentiti dalla
legge sono:
- certificato di iscrizione e frequenza;
- certificato per il rinvio del servizio militare;
- certificato di ammissione agli esami;
- nulla osta per l’iscrizione presso altri Istituti.
La richiesta del certificato può essere verbale oppure scritta,
utilizzando i moduli disponibili presso la segreteria . Il rilascio del
certificato è in tempo reale.
Gli attestati e i certificati del diploma di Stato andranno
richiesti tramite un modulo prestampato e verranno rilasciati con tempestività.
I Diplomi originali dopo che il Ministero li avrà rilasciati
verranno consegnati ai diplomati dal Presidente della Commissione agli Esami di
Stato a chiusura dei lavori della Commissione. Sarà compito della segreteria
avvisare in tempo utile affinché gli interessati si presentino per il ritiro.
La segreteria è aperta tutti i giorni, dal Lunedì al Venerdì dalle
ore 8.00 alle ore 19.30 e il Sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.30. L’orario è
reso pubblico mediante affissione del relativo avviso alla bacheca
dell’Istituto.
Commissione di elaborazione del
progetto:Premessa
Il progetto accoglienza è una risposta positiva nella logica
dell’intervento della scuola per evitare il fenomeno della dispersione
scolastica, alla discontinuità che l’alunno sperimenta dal momento del suo
ingresso alla scuola secondaria superiore. In tale fase il momento critico va individuato
nel passaggio dalla pedagogia della tutela a quella dell’autonomia.
Obiettivi:
1) Favorire la socializzazione all’interno della scuola, si guidano
i ragazzi a conoscere gli spazi e i luoghi in cui svolgeranno la loro vita
scolastica.
2) Facilitare la socializzazione
all’interno della scuola attraverso l’auto-presentazione dell’alunno e la
spiegazione del regolamento interno d’istituto.
3) Illustrare e discutere i programmi, gli obiettivi, le
metodologie, le attività di studio di ogni disciplina.
4) Osservazione sistematiche sui livelli di socializzazione
attraverso “prove d’ingresso” finalizzate a rilevare le capacità relazionali
degli alunni.
Fase esecutiva - obiettivo n° 1 :
ore : 14.30
- Le classi entrano dall’ingresso dell’Istituto.
- Le prime si fermano a lato della Palestra, le seconde, le terze,
le quarte e le quinte proseguono l’ingresso nelle loro classi.
- Passaggio delle classi prime nella sala Ricreazione.
- Saluto al Coordinatore delle attività didattiche ed educative e
al Legale Rappresentante dell’Istituto.
- Appello e formazione delle classi.
- Visione e lettura della planimetria della scuola.
- Inizio percorso esplorativo dell’ambiente scolastico.
Itinerario scolastico:
- Con la presenza di un insegnante incaricato, gli alunni
visiteranno i laboratori per una prima spiegazione sulle loro funzioni.
- Durante la visita è prevista la presentazione del personale
scolastico non docente.
- Gli alunni, infine entreranno nelle classi dove sarà data lettura
degli impegni per il giorno successivo. Dovranno portare un quaderno e un
diario.
2° Giorno Obiettivo
n° 2,3
(ore 14.00 - 16,00)
- Gli alunni si sistemeranno spontaneamente come vogliono e si
autopresenteranno;
- si daranno le prime informazioni sulle materie, sugli insegnanti,
sulle ore settimanali di lezione;
- stesura della tabella orario - dalle 16,00 in poi:
- illustrazione del regolamento d’Isituto;
- presentazione, da parte del docente, della disciplina che
insegna, del programma che intende svolgere, degli obiettivi e del metodo;
- mettere in discussione il programma e chiedere eventuali proposte
da parte degli studenti su modifiche o integrazioni.
In data da fissare: programmazione di una gita
ambientalistica con finalità socializzanti.
ALL. N° 2 :PROGETTO LABORATORIO - CLASSE
Attività di Recupero Approfondimento
Eccellenza
La verifica trimestrale diventa quindi l'occasione per un
sostanziale consuntivo dell'attività svolta, dei problemi incontrati e di
quelli ai quali non sì è ancora riusciti a porre rimedio.
E' in questo momento che gli eventuali ritardi nell'apprendimento
di una o più discipline devono essere individuati prima che essi possano
tradursi in demotivazione e/o frustrazione nel discente trasformandosi in
ostacoli insormontabili sul piano della crescita culturale ed umana.
A seguito delle verifiche trimestrali, nel quadro del normale
orario curricolare, si realizzeranno delle vere e proprie 'pause', della durata
di una settimana ciascuna, le quali forniranno un'opportunità per recuperare e
superare individualmente (alunno) e globalmente (classe) gli ostacoli
incontrati.
Gli alunni, organizzati per gruppi dal docente in ragione dei
differenti livelli e capacità evidenziati durante le verifiche, saranno divisi
in tre fasce:
·
Eccellenza: gli alunni, scelti fra quelli che
hanno raggiunto i migliori risultati nelle relative verifiche, potranno
coadiuvare lo stesso insegnante nell'organizzazione e nella realizzazione delle
lezioni; visitare musei, biblioteche, pinacoteche, mostre o quanto, esterno
alla scuola abbia diretta relazione con le problematiche e gli argomenti
affrontati a livello curriculare; analizzare in lavori individuali e/o di
gruppo, sotto la supervisione di uno o più insegnanti, tematiche o opere
direttamente collegate al lavoro svolto in classe nel corso del bimestre, a
progetti mirati, partecipando direttamente alla realizzazione degli stessi, a
studi mono o pluridisciplinari, anche relativi all'approfondimento di fine anno
previsto dalla norma per le classi quinte dei corsi sperimentali;
·
Approfondimento: gli alunni, scelti
fra coloro che hanno comunque raggiunto
gli obiettivi minimi disciplinari nelle relative verifiche,
potranno essere impegnati in attività
di approfondimento, anche interdisciplinari, della metodologia
dell'apprendimento; visitare musei, biblioteche, pinacoteche, mostre o quanto,
esterno alla scuola abbia diretta relazione con le problematiche e gli
argomenti affrontati a livello curriculare; analizzare in lavori individuali
e/o di gruppo, sotto la supervisione di uno o più insegnanti o degli alunni
appartenenti alla prima fascia, tematiche o opere direttamente collegate al
lavoro svolto in classe nel corso del bimestre, a progetti mirati, partecipando
direttamente alla realizzazione degli stessi,a studi mono o pluridisciplinari,
anche relativi all'approfondimento di fine anno previsto dalla norma per le
classi quinte dei corsi sperimentali;
·
Recupero: gli alunni che non hanno raggiunto gli
obiettivi minimi previsti e che non hanno quindi conseguito a livello
tassonomico le capacità preventivate, potranno, sotto la guida diretta ed
individualizzata dell'insegnante e/o di uno o più alunni appartenenti alla
prima fascia: rivedere le proprie capacità a livello metodologico, attraverso
un'attenta disamina del loro approccio epistemologico allo studio; rianalizzare
i temi che hanno destato maggiore difficoltà fra quelli svolti nel bimestre
trascorso; essere comunque sollecitati ad una rimotivazione nei confronti dello
studio che produca in loro un più vivace interesse ed una più fattiva
curiosità. I risultati saranno oggetto di ulteriore verifica (nella forma del
test e/o altra forma di reattivo oggettivo che consenta un'analisi globale ed
individualizzata al tempo stesso della situazione raggiunta) al fine di stabilire
in quali casi risulti necessario operare interventi più prolungati e intensivi
di sostegno o recupero in orario extra-curricolare.
Contenuti
I contenuti saranno scelti fra quelli elaborati nel corso del
bimestre da ogni singola disciplina, in ragione delle difficoltà incontrate
dagli alunni nello studio degli stessi.
Essi saranno oggetto di una revisione metodologica per renderli
adatti alla riflessione ed alla rielaborazione diretta dei discenti.
Destinatari
Destinatari del progetto sono tutti i docenti, come coordinatori
delle attività didattiche, tutti i discenti come diretti fruitori e
propositori, al tempo stesso, dei contenuti appresi.
Obiettivi
·
Fornire un'utile occasione curricolare di
recupero e/o di approfondimento;
·
Far maturare nei discenti una responsabilità
diretta nella conduzione della
didattica a livello disciplinare e/o interdisciplinare ;
·
Aumentare le occasioni di automotivazione e
consolidare il senso di sé ;
·
Creare proficue occasioni di
individualizzazione dell'insegnamento;
·
Incrementare i processi di socializzazione
all'interno del gruppo-classe;
Il progetto sarà realizzato nel periodo successivo alla fine del
trimestre da ogni disciplina in ragione del suo specifico quadro orario
settimanale e/o delle difficoltà incontrate.
Metodologia
Sarà opportuno indirizzare i discenti verso metodologie di
apprendimento che stimolino e maturino in loro la capacità di osservazione,
ricerca e scoperta personale dei risultati.
Particolare attenzione andrà rivolta, ove possibile, verso nuovi
strumenti epistemologici e
metodologici, come la “Didattica breve”.
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE ad indirizzo Informatico
CENTRO SCOLASTICO “NAPOLI
EST”
TITOLO I
Principi
generali
Art. 1 - La
scuola come “comunità educante”
Il Centro scolastico “Napoli Est” è una comunità educante che
interagisce con la realtà culturale circostante.
Esso sviluppa la propria azione educativa in stretta cooperazione
con le famiglie, raccogliendo le loro indicazioni per quanto riguarda le scelte
educative fondamentali.
Inoltre promuove e favorisce qualsiasi iniziativa finalizzata
all’elevazione del grado culturale del territorio.
Art. 2 -
Finalità e caratteri dell’Istituto Tecnico INDUSTRIALE
Il Centro Scolastico “Napoli Est”- sezione Istituto Tecnico Industriale
- persegue, conformemente alla sua natura di scuola secondaria di secondo
grado, il raggiungimento di una preparazione culturale per un inserimento
consapevole e responsabile dei giovani nella società produttiva.
TITOLO II
Gli organi
collegiali
Art.3 -
Premessa
Il Centro scolastico “Napoli Est”, ancorché istituzione intende realizzare il principio della
partecipazione della scuola attraverso gli organi collegiali e con le
competenze di cui agli articoli successivi.
L’unitarietà della istituzione scolastica comporta l’unitarietà di
taluni organi collegiali anche se con competenze e problematiche differenziate.
CAPO I
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Art. 4 -
Composizione
Per la
composizione del Consiglio d’Istituto si rinvia a quanto previsto nell’art. 5
del D.P.R. 31 maggio 1974, n° 416, in quanto compatibile.
Il Rappresentante
Legale è membro di diritto del Consiglio d’Istituto.
Art. 5 -
Competenze
Il Consiglio d’Istituto, fatte salve le competenze del collegio dei
docenti e dei consigli di classe, ha potere deliberante, su proposta della
Giunta esecutiva, per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione
della vita e della attività della scuola, nei limiti delle risorse finanziarie
indicate dal Rappresentante Legale, nelle seguenti materie:
- adozione del Regolamento interno dell’Istituto;
- acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico -
scientifico e dei sussidi didattici, compresi quelli audio - televisivi e le
dotazioni librarie, e acquisto dei materiali di consumo per le esercitazioni;
- criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività
parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo
ai corsi di recupero, alle attività integrative, alle visite guidate ed ai
viaggi d’istruzione;
- promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di
realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali
iniziative di collaborazione;
- partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e
ricreative di particolare interesse educativo;
Art. 6 -
Avviso di convocazione
La convocazione deve essere disposta con un avviso non inferiore a
cinque giorni rispetto alla data delle riunioni. La convocazione deve essere
effettuata con lettera diretta ai singoli membri e mediante affissione all’albo
di apposito avviso.
In casi eccezionali e per urgenti motivi la convocazione può essere
disposta anche per un periodo inferiore a cinque giorni e la relativa notifica
viene effettuata con il mezzo di comunicazione più rapido possibile. Resta
ferma l’affissione all’albo dell’avviso di convocazione.
Art. 7 -
Prima convocazione del Consiglio d’Istituto
La prima convocazione del Consiglio d’Istituto, immediatamente
successiva alla nomina dei relativi membri, è disposta dal Coordinatore delle
attività didattiche ed educative. Esso nasce dall’integrazione del Consiglio d’Istituto dell’I.T.C.
Art. 8 - Elezione del Coordinatore delle attività didattiche ed educative e del
Sostituto del Coordinatore
Nella prima seduta il Consiglio è presieduto dal Coordinatore delle
attività didattiche ed educative ed elegge nel suo seno il Presidente.
É considerato eletto il consigliere che abbia ottenuto la
maggioranza dei due terzi rapportata al numero dei componenti del Consiglio.
Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione,
il Presidente è eletto a maggioranza assoluta.
A parità di voti è eletto il più anziano d’età.
Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un Sostituto del
Coordinatore secondo le stesse modalità previste per le elezioni del
Presidente.
Art. 9 -
Sedute
Le riunioni del Consiglio
d’Istituto si svolgono in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni.
Art. 10 -
Validità delle sedute
La seduta è valida se è presente almeno la metà più uno dei
componenti in carica.
Art. 11 -
Sedute deserte
Decorsi trenta minuti dall’orario d’inizio della seduta, previsto
nell’avviso di convocazione senza che si sia raggiunto il numero legale
previsto dal precedente art. 10, la seduta è dichiarata deserta. Il Presidente,
fissa la nuova data per la successiva seduta. I punti all’o.d.g. sono gli
stessi della seduta dichiarata deserta.
In deroga a quanto previsto nel precedente art. 6, la convocazione
può essere disposta anche per un periodo inferiore a 5 giorni rispetto alla
data della riunione successiva è tale convocazione può essere effettuata anche
con la sola affissione all’albo del relativo avviso.
Art. 12 -
Sedute sospese
Se nel corso della seduta viene a mancare il numero legale previsto
dal precedente art. 10, la seduta è sospesa.
Il Presidente fissa la nuova data per la successiva seduta. I punti
all’o.d.g. sono quelli rimasti da discutere nella seduta sospesa.
Le procedure di convocazione della nuova seduta può essere la
stessa di cui al precedente art. 11, comma 2.
Art. 13 -
Obblighi e assenze dei consiglieri
I consiglieri hanno il dovere di essere presenti a tutte le
riunioni e di adoperarsi per tutto quanto necessita, nei limiti del possibile,
alla piena funzionalità della scuola, in stretta collaborazione con tutte le
componenti della scuola stessa.
Le giustificazioni
delle assenze dei consiglieri devono pervenire per iscritto al Presidente prima
dell’inizio dei lavori consiliari.
Il Consiglio, nella propria autonomia dichiara destituito dalla
carica quel consigliere che per tre riunioni consecutive sia risultato assente
senza giustificato motivo.
Art. 14 -
Prerogative dei consiglieri
I Consiglieri
hanno il diritto di avere tutte le informazioni e prendere visione degli atti
relativi alle varie materie di competenza del Consiglio.
Per le
informazioni e le visioni degli atti che comportano un tempo di ricerca è
necessaria la preventiva richiesta di almeno tre giorni prima.
Art. 15 -
Argomenti all’o.d.g.
La discussione deve seguire l’ordine degli argomenti posti
all’o.d.g.
Su proposta di uno o più consiglieri si possono invertire i punti
posti all’o.d.g. La proposta deve essere approvata dal Collegio.
Ad inizio di seduta, su proposta di uno o più consiglieri, si
possono inserire nell’o.d.g. uno o più argomenti che non figurano tra quelli
indicati nell’avviso di convocazione. La proposta deve essere approvata dal
Collegio.
In ogni caso, la discussione e le deliberazioni sui predetti
argomenti devono seguire la discussione e le deliberazioni degli argomenti
indicati nell'avviso di convocazione.
Art. 16 -
Ordine delle sedute
La discussione deve rimanere nell’ambito degli argomenti da
trattare, senza divagazioni o deviazioni che possono allungare
improduttivamente i tempi delle sedute.
Il Presidente dispone le modalità degli interventi in modo da
garantire ed assicurare l’ordine della discussione.
Art. 17 -
Votazione delle delibere
Le votazioni delle delibere sono palesi, salvo che il Consiglio non
disponga diversamente per determinati argomenti.
Art. 18 -
Convocazione del Consiglio
Il Consiglio è convocato dal suo Presidente.
Il Presidente del
Consiglio è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del
Rappresentante Legale, del Presidente della Giunta Esecutiva ovvero dalla
maggioranza del Consiglio stesso.
Art. 19 -
Verbali
Di ogni seduta deve essere redatto processo verbale, firmato dal
Presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate ed
approvato dal Consiglio.
Se il verbale non viene redatto seduta stante, esso deve essere
compilato entro e non oltre tre giorni dalla data della relativa seduta.
Nel caso di cui al precedente comma, nella seduta successiva e ad
inizio della seduta medesima, il Consiglio provvede alla approvazione del
verbale.
Art. 20 -
Pubblicità degli atti
La pubblicità degli atti del Consiglio deve avvenire mediante
affissione in apposito albo dell’Istituto della copia integrale delle
deliberazioni approvate dal Consiglio stesso.
L’affissione
all’albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta
del Consiglio.
La copia delle
deliberazioni deve rimanere esposta per un periodo di dieci giorni.
La copia delle
deliberazioni da affiggere all’albo è consegnata al Coordinatore delle attività
didattiche ed educative dal segretario del Consiglio; il Coordinatore delle
attività didattiche ed educative ne dispone l’affissione e attesta in calce ad
essa la data di affissione.
Non sono soggette
a pubblicazioni gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo
contraria richiesta dell’interessato.
I verbali e tutti
gli atti scritti sono depositati nell’ufficio di segreteria dell’Istituto e
sono esibiti agli interessati che ne facciano richiesta.
C A P O II
La Giunta
Esecutiva
Art. 21 -
Composizione
Il Consiglio d’Istituto elegge nel suo seno la Giunta esecutiva
composta di un docente, di un non docente e di due genitori. Della Giunta fanno
parte di diritto il Rappresentante Legale, il Coordinatore delle attività
didattiche ed educative ed il Dirigente Amministrativo della scuola che svolge
anche funzioni di segretario della Giunta stessa.
Art. 22 -
Competenze
La Giunta prepara i lavori del Consiglio e cura l’esecuzione delle
delibere dello stesso.
Art. 23 -
Rinvio
Per tutto quanto non previsto nel presente capo si rinvia alle
disposizioni contenute nel precedente capo I, in quanto compatibili.
C A P O III
IL
COLLEGIO DEI DOCENTI
Art. 24 - Composizione
Il collegio dei docenti è composto dal personale insegnante in
servizio nell’istituto ed è presieduto dal Coordinatore delle attività
didattiche ed educative.
Art. 25 - Competenze
Il Collegio dei docenti:
- ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico
dell’Istituto. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di
insegnamento garantita a ciascun insegnante;
- formula proposta al Coordinatore delle attività didattiche ed
educative per la formulazione e la composizione delle classi, per la formulazione
dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività
scolastiche;
- valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione
didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli
obiettivi programmati, proponendo, ove necessario opportune misure per il
miglioramento dell’attività scolastica;
- provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di
classe , nei limiti delle risorse finanziarie indicate dal Consiglio
d’Istituto, alla scelta dei sussidi didattici;
- promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’istituto ed
iniziative di sperimentazione;
- elegge i docenti incaricati di collaborare con il Coordinatore
delle attività didattiche ed educative secondo quanto previsto dalla lettera
g), comma 2, art. 4 del D.P.R. n. 416/1974; uno degli eletti sostituisce, ad
ogni effetto, il Coordinatore delle attività didattiche ed educative in caso di
assenza o impedimento;
- esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile
recupero, i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni,
su iniziativa dei docenti della rispettiva classe; in tali casi ha facoltà di
sentire gli specialisti che operano nel campo medico e nel campo socio – psico
- pedagogigo.
Nell’adottare le
proprie deliberazioni il Collegio dei docenti tiene conto delle eventuali
proposte e pareri dei Consigli di classe.
Art. 26 -
Avviso di convocazione
La convocazione deve essere disposta con un avviso non inferiore a
cinque giorni rispetto alla data delle riunioni.
La convocazione
viene effettuata con apposito avviso trascritto nel registro delle
comunicazioni e firmato, per presa visione, da tutti i componenti del Collegio.
Art. 27 -
Convocazione
Il collegio dei docenti è convocato dal Coordinatore delle attività
didattiche ed educative.
Esso si insedia
all’inizio dell’anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta il Coordinatore
delle attività didattiche ed educative ne ravvisi la necessità oppure quando
almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; comunque, si riunisce
almeno una volta per ogni trimestre o quadrimestre.
Art. 28 -
Segretario del Collegio
Le funzioni di segretario del Collegio dei docenti sono attribuite
dal Coordinatore delle attività didattiche ed educative ad uno dei docenti eletto
a norma del precedente art. 25.
Art. 29 -
Rinvio
Per tutto quanto non previsto nel presente capo si rinvia alle
disposizioni contenute nel precedente capo I, in quanto compatibili.
C A P O IV
I Consigli
di classe
Art. 30 -
Composizione
Il Consiglio di classe è costituito dai docenti di ogni singola
classe e da quattro rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti;
per l’Istituto Tecnico Commerciale due rappresentanti sono eletti come
componente studenti dagli alunni stessi.
Il Consiglio di classe è presieduto dal Coordinatore delle attività
didattiche ed educative oppure da un docente membro del Consiglio, suo
delegato.
Le funzioni di segretario del Consiglio sono attribuite dal
Coordinatore delle attività didattiche ed educative ad un docente membro del
Consiglio stesso.
Le funzioni di Presidente e di segretario sono autonome e non
possono essere esercitate congiuntamente dal un solo componente del Consiglio
di classe.
Art. 31 -
Competenze
Il Consiglio di classe è organo di coordinamento, di contatto
reciproco e di rapporto dell’attività dei singoli docenti e con la
collaborazione dei genitori. L’attività deve intendersi come individuale e
comunitaria insieme, essendo ciascun insegnante non solo educatore, ma
coeducatore dei propri alunni.
In particolare, ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 31 maggio 1974, n.
416, il Consiglio di classe :
- formula al Collegio dei docenti proposte in ordine all’azione
educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione ;
- esprime un parere in ordine alle iniziative di sperimentazione
che interessano la classe ;
- agevola ed estende i rapporti reciproci fra docenti, genitori ed
alunni ;
- formula proposte al Collegio dei docenti in ordine all’adozione
dei libri di testo ;
- formula proposte al Collegio dei docenti su tutto quanto può
migliorare il servizio scolastico.
Art. 32 -
Convocazione
Il Consiglio di classe è convocato dal Coordinatore delle attività
didattiche ed educative di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata
della maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il Presidente.
Art. 33 -
Riunioni
Ai sensi della legge n. 1859/1962 il Consiglio di classe si
riunisce almeno una volta al mese ed in ore non coincidenti con l’orario delle
lezioni.
Le riunioni devono essere programmate e coordinate con quelle degli
altri organi collegiali.
Alle riunioni possono essere chiamati a partecipare, a titolo
consultivo :
- i rappresentanti legali degli istituti ai quali sono affidati
minori per i problemi inerenti alla formazione
degli alunni loro affidati ;
- gli specialisti che operano nel campo della scuola con compiti
medico – psico - pedagogici e di orientamento.
Art. 34 -
Validità della riunioni
Per la validità delle riunioni in generale è sufficiente la
presenza della metà più uno dei componenti il Consiglio di classe.
Per la validità delle riunioni relative alle valutazioni intermedie
e finali degli alunni è richiesta la presenza del Presidente e di tutti i
docenti componenti il Consiglio.
Per la procedura degli scrutini, i docenti componenti il Consiglio
di classe eventualmente assenti sono sostituiti con altri docenti della scuola.
Art. 35 -
Validità delle deliberazioni in ordine agli scrutini
Le deliberazioni in ordine agli scrutini sono adottate a
maggioranza assoluta dei voti validamente espressi.
In caso di parità prevale il voto del Presidente.
Nelle votazioni non sono ammesse astensioni.
Art. 36 -
Coordinatore
Il Coordinatore delle attività didattiche ed educative ha facoltà
di devolvere il lavoro di coordinamento tra le attività dei docenti della
classe ad un docente della classe medesima.
Art. 37 -
Rinvio
Per tutto quanto non
previsto nel presente capo si rinvia alle disposizioni precedenti, in quanto
compatibili.
TITOLO II
Gli Organi
individuali
C A P O I
Area
gestionale
Art. 38 - Il
Rappresentante Legale
Il Rappresentante Legale nella figura del Prof. Sergio Napoletano è
responsabile della gestione e del funzionamento della scuola.
Art. 39 -
Compiti ed obblighi
Il Rappresentante Legale:
- sceglie il Coordinatore delle attività didattiche ed educative;
- nomina il
personale insegnante, sentito il parere del Coordinatore delle attività
didattiche ed educative;
- provvede i mezzi finanziari necessari al funzionamento della
scuola ;
- assicura la fornitura e l’incremento del materiale scientifico,
didattico, librario e di tutto quanto necessita al funzionamento della
scuola ;
- collabora con il Coordinatore delle attività didattiche ed
educative per il buon andamento dell’Istituto.
CAPO II
Area
direttiva
Art. 40 - Il
Coordinatore delle attività didattiche ed educative
Il Coordinatore delle attività didattiche ed educative è
responsabile dell’andamento didattico e disciplinare della scuola. Assolve alla
funzione di promozione e di coordinamento delle attività della scuola ; a
tal fine presiede alla gestione unitaria della scuola ed assicura l’esecuzione
delle deliberazioni degli organi collegiali.
Art. 41 -
Compiti e obblighi
Il Coordinatore delle attività didattiche ed educative:
- esegue e fa eseguire le disposizioni delle leggi, dei regolamenti
e degli ordini delle autorità superiori;
- sceglie il docente che lo sostituisce in sua assenza tra i
docenti eletti a norma dell’art. 4, lettera g) del D.P.R. 31 Maggio 1974, n.
416;
- indice le elezioni dei rappresentanti dei genitori e degli alunni
nei consigli di classe;
- provvede alla convocazione dei Consigli di classe, del Collegio
dei docenti, della Giunta esecutiva, nonché alla prima convocazione del
Consiglio d’istituto;
- cura la buona conservazione dell’edificio, del suo arredamento e
del materiale didattico e scientifico;
- tratti con gli altri presidi e con qualunque altro ufficio per
gli affari della scuola;
- conserva personalmente le carte di carattere riservato
registrandole nel protocollo riservato;
- regola e vigila i lavori dell’ufficio di segreteria e ne firma
tutti gli atti e i certificati;
- indice incontri periodici tra docenti e genitori degli alunni;
- vigila sull’esatto adempimento dei propri doveri da parte dei
docenti ed a tale scopo ne visita le classi ed ha facoltà di ispezionare i
registri dei professori;
- adotta o propone, nell’ambito della propria competenza i
provvedimenti resi necessari da inadempienze o carenze del personale docente e
non docente;
- impartisce direttive per l’organizzazione e il funzionamento dei servizi amministrativi di competenza
della segreteria della scuola;
- cura, con la cooperazione del personale docente e non docente,
che l’igiene scolastica sia rigorosamente osservata; richiede, quando sia
opportuno, la visita dell’ufficiale sanitario ed osserva le disposizioni
impartite per la profilassi delle malattie contagiose;
- tutela e diffonde la buona reputazione della scuola con opportune
iniziative.
Ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417, il
Coordinatore delle attività didattiche ed educative :
- presiede la Giunta esecutiva del consiglio d’istituto, il
Collegio dei docenti ed i Consigli di classe;
- cura l’esecuzione delle delibere adottate dai vari organi
collegiali ;
- procede alla formazione delle classi e alla formulazione
dell’orario settimanale delle lezioni sulla base delle proposte del Collegio dei docenti;
- assegna alle classi i singoli docenti;
- promuove e coordina, nel rispetto della libertà d’insegnamento ed
insieme al Collegio dei docenti, le attività di sperimentazione e di
aggiornamento ;
- promuove e coordina i gruppi di studio e di lavoro nell’ambito
degli organi collegiali per specifiche attività e servizi scolastici.
Capo III
Area docente
Art. 42 - Funzione docente
La funzione docente è intesa come esplicazione essenziale
dell’attività di trasmissione di cultura, di contributo alla elaborazione di
essa e di impulso alla partecipazione
dei giovani a tale processo e alla
formazione umana e critica della loro personalità.
I docenti , oltre a svolgere il loro normale orario d’insegnamento,
espletano le altre attività connesse con la funzione docente, tenuto conto dei
rapporti inerenti alla natura dell’attività didattica e della partecipazione al governo della comunità scolastica.
Art. 43 - Libertà di insegnamento
Nel rispetto delle norme
costituzionali e degli
ordinamenti della scuola stabiliti dalla legge dello Stato, ai docenti è
garantita la libertà d’insegnamento.
L’esercizio di tale libertà è inteso a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni
culturali, la piena formazione della personalità degli alunni. Tale azione di
promozione è attuata nel rispetto della coscienza morale e civile degli alunni
stessi.
Art. 44 - Obblighi
I docenti :
- della prima ora, devono trovarsi in aula cinque minuti prima che
cominci la propria lezione.
Durante il cambio dell’ora, che deve essere sollecito, si spostano
dapprima i docenti che nell’ora successiva devono andare nelle prime
classi. In queste prime classi il
docente attende in aula il collega subentrante. I docenti che entrano dalla
seconda ora in poi devono attendere, fuori dall’aula in cui devono prestare
servizio, il proprio turno. Nello spostamento di insegnanti da una classe
all’altra, qualche classe che rimane scoperta deve essere controllata
dall’ausiliario del piano per il tempo strettamente necessario ;
- eventuali assenze improvvise o ritardi devono essere comunicati
al Coordinatore delle attività didattiche ed educative entro e non oltre le
14,00 ;
- in caso di assenza, anche di un solo giorno, devono presentare al
Coordinatore delle attività didattiche ed educative apposita istanza
documentata che valga a giustificare la mancata prestazione del servizio
didattico ;
- devono assistere e vigilare all’ingresso, durante la permanenza e
all’uscita i propri alunni e sono responsabili dei danni arrecati dagli alunni
a se stessi o ai terzi o alle cose
durante il tempo in cui sono affidati alla loro vigilanza che non è limitata al
periodo delle lezioni ma si estende al periodo immediatamente precedente e
seguente per il quale sono tenuti ad essere presenti ; non vi è
responsabilità quando, nonostante la presenza e la vigilanza in atto, si
dimostri che non si è potuto evitare il fatto dannoso ;
- devono cooperare al buon andamento della scuola seguendo le
istruzioni del Coordinatore delle attività didattiche ed educative,
- non devono impartire lezioni private ad alunni della propria
scuola ed informare il Coordinatore delle attività didattiche ed educative
delle lezioni private eventualmente impartite ;
- devono partecipare alle riunioni degli organi collegiali di cui
fanno parte ;
- devono rispondere dell’indirizzo didattico ed educativo del
proprio insegnamento e del contegno disciplinare dei propri alunni ;
- devono tenere diligentemente il registro personale ;
- nel quadro degli obblighi di servizio, devono dedicare un’ora al
colloquio con le famiglie che non deve coincidere con ore a disposizione o con
ore previste per prestazioni straordinarie,
fermo restando la possibilità di colloqui prefissati per
appuntamento ;
- durante le ore a disposizione, a completamento dell’orario di
cattedra, devono permanere nei locali della
scuola ;
- non devono accettare, qualunque sia il motivo dell’offerta, doni
individuali o collettivi degli alunni o delle loro famiglie ;
- nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni
didattiche, devono assumere come criteri di riferimento la validità culturale e
la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi, e
la rispondenza alle esigenze dell’utenza, inoltre devono adottare, con il
coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile un’equa
distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana, in modo da
evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico di materiali didattici da trasportare ;
- nell’assegnazione dei compiti
da svolgere a casa, devono
operare in coerenza con la programmazione
didattica del Consiglio di classe, tenendo presente la
necessità di rispettare razionali
tempi di studio e la pari necessità di
rispettare tempi di svago ;
- nel rapporto con gli allievi devono colloquiare in modo pacato
e teso al convincimento e
non devono ricorrere ad alcuna
forma di intimidazione o minaccia di
punizioni mortificanti ;
- il docente della prima ora è tenuto ad annotare le assenze degli
alunni sul diario di classe ;
trascrivere i nominativi degli alunni che
non hanno prodotto la giustificazione delle assenze
sul medesimo diario di classe ed informare il Coordinatore delle attività
didattiche ed educative che provvederà ad avvisare i genitori ;
controllare le giustificazioni accertando che la firma del genitore sia
conforme a quella depositata ed in caso
di discordanza deve
informare il Coordinatore delle attività didattiche ed educative che
provvederà ad avvisare i genitori ; controllare sul
diario di classe le annotazioni dei giorni precedenti con riferimento a
quegli alunni che non hanno
giustificato le assenze o i ritardi.
Art. 45 -
Aggiornamento culturale e professionale
L’aggiornamento è un diritto - dovere del personale scolastico.
Esso è inteso come adeguamento delle conoscenze allo sviluppo delle scienze per
singole discipline e nelle connessioni interdisciplinari ; come
approfondimento della preparazione didattica ; come partecipazione alla
ricerca e alla innovazione didattico – pedagogica.
CAPO
IV
Area
non docente
Art. 46 - Principi generali
La scuola individua, garantendone l’osservanza e il rispetto, i seguenti
fattori di qualità dei servizi
amministrativi : celerità delle procedure ; trasparenza ;
informatizzazione dei servizi di segreteria ; ridotti tempi di attesa agli
sportelli ; flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il
pubblico.
Art. 47 - L’ufficio di segreteria.
L’ufficio di segreteria cura, secondo i criteri stabiliti dal Rappresentante Legale, e le direttive
del Coordinatore delle attività didattiche ed educative, i servizi
amministrativi.
Art. 48 - Competenze del Responsabile
Amministrativo.
Il Dirigente Amministrativo :
- è preposto ai servizi contabili
di segreteria e di economato ;
- fa parte di diritto della Giunta esecutiva del consiglio d’istituto e svolge in essa le
funzioni di segretario ;
- vigila sul personale esecutivo ed ausiliario ;
- tiene il registro dello stato di servizio del Coordinatore delle
attività didattiche ed educative e del personale insegnante e non insegnante,
di ruolo e non di ruolo ;
- i fascicoli personali relativi ;
- il libro delle assenze del personale ;
- lo schedario degli alunni ;
- il registro perpetuo, con numerazione progressiva, dei
certificati di qualsiasi specie rilasciati ai docenti o agli alunni ;
- il registro perpetuo, con numerazione progressiva , dei diplomi
rilasciati dalla scuola ;
Art. 49 - Aspetti
funzionali.
L’ufficio di segreteria è aperto al pubblico, ai docenti
e non docenti, agli alunni tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 19.30. La distribuzione dei moduli di
iscrizione è effettuata a vista nei giorni previsti, in orario potenziato e
pubblicizzato in modo efficace. La segreteria garantisce lo svolgimento della
procedura di iscrizione alle classi in
un tempo massimo di 10 minuti dalla
consegna delle domande.
Il rilascio dei certificati è
effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il
tempo massimo di
tre giorni lavorativi
per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli con votazioni e/o
giudizi.
Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati a vista, a
partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati
finali.
Deve essere assicurata all’utente
la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al
proprio intento modalità di risposta che comprendono il nome dell’istituto, il nome e la qualifica di
chi risponde, la persona
o l’ufficio in grado di fornire
le informazioni richieste .
Presso l’ingresso e
presso gli uffici
devono essere presenti e
riconoscibili operatori scolastici in
grado di fornire all’utenza
le prime informazioni per
la fruizione del servizio.
Art. 50 - Mansioni del personale ausiliario.
Il personale ausiliario provvede alla quotidiana pulizia delle aule, della palestra e
degli altri locali cui sono assegnati ; disimpegna il servizio di
vigilanza nei locali della scuola ; vigila sugli alunni affidati, in casi
di particolari necessità ; disimpegna mansioni di manovra di ascensori e montacarichi ; adempie
agli altri incarichi di carattere materiale inerente al sevizio, compreso il
trasporto delle suppellettili
scolastiche all’interno dell’istituto sullo stesso piano ed
eccezionalmente anche sui piani diversi .
Art. 51 - Pulizia
e comportamento.
Il Coordinatore delle
attività didattiche ed educative deve esigere dal personale ausiliario le
necessarie prestazioni ed uso largo dei mezzi di lavaggio, di detersive, di
spolvero, di disinfezione.
Deve altresì esigere, anche dal personale ausiliario, che, nel contegno, nel tratto e
cioè nei rapporti con i professori, con gli alunni e col pubblico si dimostri
quella correttezza che, insieme alla
pulizia dei locali, serve a rivelare, e, per naturale suggestione, ad,
ispirare, un senso di considerazione per la sede scolastica.
TITOLO III
La
programmazione
Art. 52 - Progetto educativo e programmazione.
La scuola garantisce l’elaborazione, l’adozione e la
pubblicizzazione dei documenti
indicati negli articoli che seguono.
CAPO I
La programmazione educativa
Art. 53 -
La programmazione educativa.
La programmazione educativa, elaborata dal collegio dei docenti,
progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità
delineati nei programmi.
Al fine di armonizzare l’attività dei consigli di classe, individua
gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la
verifica e la valutazione dei percorsi didattici.
Sulla base dei criteri espressi dal consiglio d’istituto, elabora
le attività riguardanti l’orientamento, la formazione integrata, i corsi di
recupero , gli interventi di sostegno.
Art. 54 -
Informazioni all’ utenza sulla
programmazione educativa.
La programmazione educativa deve informare :
- sul periodo di redazione;
- sul periodo e sulle forme di pubblicizzazione ;
- sull’ufficio presso il quale è depositata la copia ;
- sul costo per la duplicazione presso la segreteria.
CAPO II
Il contratto
formativo
Art. 55 -
Il contratto formativo
Il contratto formativo è la dichiarazione esplicita e partecipata
dell’operato della scuola. Esso si stabilisce, in particolare, tra il docente e
l’allievo ma coinvolge l’intero Consiglio di classe, gli organi dell’istituto,
i genitori, gli Enti esterni preposti od interessati al servizio scolastico.
Sulla base del
contratto formativo, elaborato nell’ambito ed in coerenza degli obiettivi
formativi definiti ai diversi livelli istituzionali:
l’allievo deve conoscere:
- gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo;
- il percorso per raggiungerli;
- le fasi del suo curricolo;
il docente deve:
- esprimere la propria offerta formativa;
- motivare il proprio intervento didattico;
- esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di
valutazione;
il genitore deve:
- conoscere l’offerta formativa,
- esprimere pareri e proposte;
- collaborare nelle attività.
TITOLO IV
Organizzazione
e funzionamento della scuola
Art. 56 -
Principi generali
La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del
personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle
istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività
educative e si impegna a garantire l’adeguatezza delle esigenze culturali e
formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il
raggiungimento delle finalità istituzionali.
La scuola, con la collaborazione di altre realtà culturali, si
impegna a favorire le attività extrascolastiche qualificandosi come centro di
promozione culturale, sociale e civile.
La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la
continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di
promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni.
La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed
azioni di tutti gli operatori del servizio, a favorire l’accoglienza dei
genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con
particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle
situazioni di rilevante necessità.
Il servizio scolastico viene erogato senza nessuna discriminazione
di sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico
- fisiche e socio - economiche.
La scuola, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione,
garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.
L’attività scolastica, nel suo complesso, si informa a criteri di
efficienza, di efficacia e di flessibilità.
L’ambiente scolastico deve essere sempre pulito, accogliente e
sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono
garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il
personale.
La scuola si impegna a sensibilizzare le istituzioni interessate al
fine di garantire agli alunni la sicurezza esterna.
La scuola individua i fattori strutturali e ne da comunicazione
all’utenza attraverso il Progetto educativo d’Istituto.
La scuola assicura spazi ben visibili adibiti all’informazione; in
particolare sono predisposti:
- tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti (orario dei docenti;
orario, funzioni e dislocazione del personale amministrativo ed ausiliario);
- organigrammi degli uffici di Coordinatore delle attività
didattiche ed educative, Sostituto del Coordinatore e servizi;
- organigrammi degli organi collegiali;
- albo di Istituto.
Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per:
- bacheca sindacale;
- bacheca dei genitori.
Gli operatori scolastici devono indossare il cartellino di
identificazione in maniera ben visibile per l’intero orario di lavoro.
Gli interessati hanno il
diritto di prendere in visione atti scolastici previa richiesta scritta e
motivata, ad eccezione di atti riservati o riguardanti persone che non hanno
attinenza con le motivazione esposte.
Art. 57 -
Funzionamento della biblioteca, dei gabinetti scientifici, dei laboratori e
della palestra.
L’accesso alla biblioteca, da parte dei docenti, genitori ed
alunni, è consentita anche nelle ore pomeridiane in accordo con il
funzionamento pomeridiano del servizio scolastico. Possono essere concessi
libri in prestito; le opere deteriorate per colpa del prestatario o comunque
smarrite devono essere sostituite con altri esemplari a cura e spese del
prestatario stesso.
Il funzionamento dei gabinetti scientifici e laboratori è
consentito anche in ore pomeridiane, in raccordo con il funzionamento
pomeridiano del servizio scolastico, per studi e ricerche con la presenza di un
docente.
Il funzionamento della palestra deve assicurare la disponibilità, a
rotazione oraria, a tutte le classi della scuola.
Art. 58 -
Alunni
Il comportamento e l’atteggiamento degli alunni devono esser
improntati alla massima correttezza al fine di garantire dignità e serenità
all’istituzione scolastica e suscitare considerazioni positive da parte di
tutti.
Essi devono avere il massimo rispetto nei confronti di tutti; tale
rispetto deve esser sentito come intimo convincimento. Pertanto le punizioni
disciplinari, a fronte di eventuali inosservanze, devono avere un significato
educativo e non devono essere intese come mera e semplice repressione.
Nel contesto di una reciprocità tra persone di pari dignità, anche
gli alunni devono ricevere il rispetto di tutti.
Gli alunni devono impegnarsi nello studio, devono seguire con
attenzione le lezioni che si svolgono in classe, devono svolgere diligentemente
i compiti assegnati per casa e partecipare ed impegnarsi in tutte quelle attività previste dalla
programmazione di classe.
Ogni alunno deve avere il proprio diario scolastico che deve essere
tenuto con cura ed ordine ed è soggetto ad ispezioni da parte del Coordinatore
delle attività didattiche ed educative e dei docenti della classe.
Gli alunni entrano nella scuola nei cinque minuti che precedono
l’inizio delle lezioni.
Per i ritardi ingiustificati si provvede all’adozione di adeguati
provvedimenti disciplinari.
L’eventuale uscita di alunni prima della fine delle lezioni è
subordinata alla richiesta scritta e motivata da parte dei genitori ed il
Coordinatore delle attività didattiche ed educative, valutati i motivi,
autorizza o meno l’uscita anticipata. In ogni caso tale uscita è condizionata
dal prelevamento, da parte del genitore, del proprio figlio.
Le assenze, per qualsiasi motivo, devono essere giustificate dal
genitore, o da chi né fa le veci, utilizzando l’apposito libretto per le
giustificazioni da ritirare in segreteria previa apposizione della firma del
genitore, o di chi ne fa le veci, alla presenza del personale della scuola. Sono
da considerarsi nulle le giustificazioni non presentate sul libretto delle
giustificazioni ovvero firmate da persona diversa da quella che ha depositato
la firma.
Per le assenze causate da malattia è necessario esibire il
certificato medico quando esse si protraggono per oltre cinque giorni.
Di norma gli alunni possono uscire dalle classi dalle ore 16.00
alle ore 18.00. Oltre tale orario l’uscita è consentita solo in caso di
necessità. Durante le lezioni gli alunni devono uscire dalle classi, uno per
volta, solo per recarsi nei servizi igienici (per ogni altra necessità
provvedono gli ausiliari del piano) e per il tempo strettamente necessario. Al
docente compete l'obbligo di verificare il tempo d'uscita, ammonendo gli alunni
che si trattengono ingiustificatamente per lungo tempo nei bagni; parimenti, il
docente deve verificare la frequenza delle uscite evitando così che qualche
alunno esca più volte, nel corso della giornata, senza che vi sia uno stato di
necessità. E’ categoricamente vietata l’uscita degli alunni dalle classi
durante il cambio.
Al termine delle lezioni l’uscita degli alunni avviene
ordinatamente per piani, a cominciare dal primo, e con la vigilanza del
personale docente di turno.
Chi insudicia o deteriora tutto quanto è di pertinenza
dell’istituzione scolastica, è tenuto al risarcimento dei danni arrecati.
Art. 59 -
Orario delle lezioni
L’orario settimanale delle lezioni si svolge secondo i vigenti
Piani di Studio Ministeriali ed ha inizio alle ore 14.30.
Sulla base delle proposte avanzate dal Collegio dei docenti, il
Coordinatore delle attività didattiche ed educative formula l’orario
settimanale delle lezioni. L’orario va studiato distribuendo le materie e le
singole ore di insegnamento nel modo più rispondente a corrette norme
didattiche ed alla natura del lavoro scolastico. Sono pertanto da evitare gli
espedienti diretti a concentrare le ore di lezione di ciascun insegnamento od a
stabilire orari speciali
in relazione alle esigenze di carattere personale; l’avvicendamento
degli insegnamenti e la razionale distribuzione delle materie nel tempo hanno
il preciso scopo di rendere più efficiente l’azione didattica, ovviando alla
fatica cui sono sottoposti docenti ed alunni dalla prolungata applicazione
della stessa disciplina. Gli insegnanti di ogni singola materia devono essere
impartiti in ogni classe in modo da non occupare più di un’ora al giorno,
estensibili a due ore soltanto per le materie che comportano esercitazioni
scritte o grafiche.
Art. 60 -
Genitori
I genitori, in quanto compartecipi del processo educativo, devono
attivamente collaborare con la scuola attraverso contatti frequenti soprattutto
con i docenti.
In particolare, i genitori
eletti negli organi collegiali hanno il diritto - dovere di partecipare alle
varie sedute e devono rappresentare le esigenze della classe e/o dell’Istituto,
dando il loro contributo di idee e di opinioni, nel rispetto delle competenze
del personale scolastico, e finalizzato al miglioramento del servizio
scolastico. Si ritiene necessario, per evidenti motivi, che i genitori
controllino spesso i diari scolastici dei propri figli.
Art. 61 -
Assicurazione
Docenti, non docenti devono avere la copertura assicurativa a
fronte di ogni e qualsiasi rischio all’interno della struttura scolastica e
possibilmente anche in itinere.
Art. 62 -
Igiene e sicurezza
La scuola si attiene alle norme igienico - sanitarie e di sicurezza
predisponendo ogni mezzo che valga a tutelare l’integrità igienico - sanitaria
di tutti coloro che operano all’interno della struttura scolastica.
Art. 63 -
Divieto di fumare
E’ fatto divieto di fumare in ogni locale, sito all’interno
dell’edificio scolastico, destinato allo svolgimento delle attività
scolastiche, parascolastiche ed extrascolastiche.
Art. 64 -
Reclami
I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta,
telefonica, via fax e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del
proponente.
I reclami orali e telefonici debbono, successivamente, essere
sottoscritti.
Il Rappresentante Legale o il Coordinatore delle attività
didattiche ed educative, nell’ambito delle rispettive competenze, dopo aver
esperito ogni possibile indagine in merito, rispondono, sempre in forma
scritta, con celerità e, comunque, non oltre quindici giorni, attivandosi per
rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.
Qualora il reclamo non sia di competenza del Rappresentante Legale
o del Coordinatore delle attività didattiche ed educative, al reclamante sono
fornite indicazioni circa il corretto destinatario.
Art. 65 -
Valutazione del servizio
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del
servizio, viene effettuata una rilevazione mediante questionari opportunamente
tarati rivolti ai genitori ed al personale.
I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici
ed amministrativi del servizio, devono prevedere una graduazione delle
valutazioni e la possibilità di formulare proposte.
TITOLO V
Disposizioni varie
Art. 66 -
Estranei nella scuola
Salvo che per motivare esigenze e per i casi previsti dalla legge,
è vietato l’ingresso nei locali della scuola di qualsiasi persona estranea alle
componenti scolastiche.
E’ vietato l’accesso nelle aule durante le ore di lezione, di
qualsiasi persona estranea al personale scolastico, fatta salva
l’autorizzazione del docente di turno.
Art. 67 -
Integrazioni e modifiche al regolamento
Il presente regolamento è valido a tutti gli effetti per voto
espresso del personale direttivo, docente, non docente e del Rappresentante
Legale. Esso ha efficacia a partire dal 1° settembre 2003 e sarà ratificato dal
Consiglio d’Istituto.
E’ data facoltà ai consiglieri di proporre modifiche e integrazioni
le quali saranno soggette all’approvazione del Consiglio con maggioranza di due
terzi dei suoi membri.
Art. 68 -
Norme particolari
E’ fatto obbligo a tutti, per quanto di competenza, di osservare e
fare osservare le disposizioni indicate nel presente regolamento.
Copia del regolamento viene distribuita a docenti, non docenti e
genitori degli alunni ed è a disposizione di chiunque ne faccia richiesta.
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
CENTRO SCOLASTICO “NAPOLI
EST”
s t a t u t
o d e l l e s t u d e n t e s s e
e
d e g l i s t u d e n t i
Premessa
Ogni ragazza e ogni ragazzo ha il diritto di acquisire le
conoscenze, le capacità, le competenze che consentono la piena e consapevole
partecipazione alla vita civile, professionale, politica.
La scuola è una comunità di persone studenti, genitori e personale
della scuola che, con diverse funzioni e pari dignità, operano per garantire a
tutti il diritto allo studio recuperando le situazioni di svantaggio iniziale,
in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione
internazionale sui diritti dell'infanzia e con i principi generali
dell'ordinamento italiano.
La comunità scolastica, interagendo con la più vasta comunità
civile e sociale di cui è parte, dà contenuto e attuazione al contratto
formativo, che si fonda sulla qualità della relazione insegnante studente e che
ha per oggetto il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali
adeguati e lo sviluppo della personalità, responsabilità e autonomia delle
studentesse e degli studenti.
1. La comunità scolastica
·
1.1 La vita della comunità scolastica si basa
sui valori della libertà di opinione ed espressione, della libertà religiosa,
del rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la
loro età e la loro condizione, nel ripudio di tutte le barriere ideologiche,
sociali e culturali.
·
1.2 Nel rispetto delle persone sono compresi
la tutela della riservatezza, il diritto all'informazione preventiva sui fatti
e sulle regole riguardanti la vita della scuola, la solidarietà e la cortesia
nei rapporti reciproci.
·
1.3 Le attività didattiche, interattive e
complementari sono organizzate secondo tempi e modalità che rispettino i ritmi
di apprendimento e di vita degli studenti.
·
1.4 E' comune responsabilità degli studenti e
degli insegnanti rendere gradevole l'ambiente scolastico e averne cura come
importante fattore di qualità della vita della scuola.
·
1.5 L'esercizio dei diritti e il rispetto dei
doveri all'interno della scuola rappresentano momenti di educazione alla
cittadinanza.
·
1.6 Gli studenti sono tenuti ad avere nei
confronti del capo di istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e
dei compagni lo stesso rispetto che chiedono per se stessi.
·
1.7 I provvedimenti disciplinari hanno sempre
finalità educativa; tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al
ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
2. Principi generali della formazione
·
2.1 Lo studente ha diritto a una formazione
culturale e professionale qualificata e pluralista che rispetti e valorizzi
l'identità di ciascuno e favorisca uno sviluppo libero e armonico della
personalità, una serena consapevolezza del proprio corpo, un equilibrato
rapporto con la natura e con l'ambiente.
·
2.2 Lo studente ha diritto ad una offerta
formativa in linea con l'evoluzione delle conoscenze.
·
2.3 Lo studente ha diritto ad una adeguata
educazione civica, che comprenda la conoscenza delle regole fondamentali della
convivenza civile, dell'organizzazione dello Stato, dei diritti e doveri dei
cittadini.
3. La formazione individuale
·
3.1 Il diritto degli studenti
all'apprendimento è garantito dalla scuola con un corretto orientamento; con un
insegnamento volto alla trasmissione ed all'elaborazione di conoscenze,
all'acquisizione di capacità critica e di un metodo di studio e di ricerca; con
un'organizzazione della didattica intesa a favorire lo sviluppo di autonome
abilità; con l'educazione motoria e sportiva nel rispetto delle attitudini di
ognuno; con l'apertura al mondo del lavoro.
·
3.2 Il diritto all'apprendimento comprende la
possibilità di vedere valorizzate le inclinazioni personali, di formulare
richieste e di sviluppare temi liberamente scelti; di godere di una sufficiente
continuità didattica; di ricevere il necessario aiuto e un insegnamento
personalizzato, con particolare attenzione ai casi di ritardi e di difficoltà.
·
Nel diritto all'apprendimento rientra anche il
diritto a ricevere risposte sui temi dello sviluppo corporeo, sessuale e
psico-affettivo.
4. Partecipazione al
percorso formativo
·
4.1 Gli studenti sono tenuti a frequentare
regolarmente i corsi, ad assolvere assiduamente agli impegni di studio, a
partecipare alla vita della scuola.
·
4.2 Nel quadro della collaborazione tra le
componenti scolastiche per la definizione del progetto educativo, gli studenti
sono chiamati ad esprimere proposte e orientamenti in ordine alla
programmazione didattica, ai principi ai quali debbono essere ispirati i criteri
della valutazione, alla scelta dei libri e del materiale didattico. Gli
studenti possono chiedere il riesame di decisioni già assunte dai docenti.
·
4.3 La scuola prevede periodici momenti di
valutazione del percorso didattico della classe, ai quali sono chiamati a
partecipare anche gli studenti, nel rispetto della libertà di insegnamento.
·
4.4 La valutazione delle prove scritte ed
orali in corso d'anno ha il senso di attivare un processo di autovalutazione
che conduca lo studente ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e
a migliorare il proprio rendimento. La valutazione deve pertanto essere quanto
più possibile immediata e motivata. La data e le modalità delle prove scritte
devono essere comunicate preventivamente agli studenti.
5. Autorganizzazione e
consultazione
·
5.1 La scuola garantisce il diritto di
riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di
istituto.
·
5.2 La scuola garantisce il diritto di
associazione e mette a disposizione degli studenti locali idonei per
l'esercizio di tale diritto. Sostiene l'associazionismo studentesco che non sia
in contrasto con le finalità educative e favorisce la continuità del legame con
gli ex studenti e con le loro associazioni.
·
5.3 Nei casi in cui una decisione influisca in
modo rilevante sull'organizzazione dell'istituto e sull'attività didattica gli
studenti, su loro richiesta o per iniziativa del Coordinatore delle attività
didattiche ed educative, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione
mediante una consultazione.
6. Effettività del diritto alla formazione
·
Al fine di rendere effettivi i diritti di cui
sopra la scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per
assicurare
·
6.1 a) la disponibilità di un'adeguata
strumentazione tecnologica;
·
b) la salubrità e la sicurezza degli ambienti,
che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap;
·
c) servizi di sostegno e promozione della
salute e di assistenza psicologica;
·
d) offerte formative aggiuntive e integrative,
anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e
dalle loro associazioni.
·
6.2 La scuola individua le modalità di
utilizzazione delle attrezzature, dei materiali e dei sussidi didattici, anche
in orari non curriculari, per lo svolgimento di attività complementari e
integrative.
·
6.3 Gli studenti sono tenuti a rispettare le
modalità di utilizzazione di strutture, macchinari e sussidi didattici
individuate dalla scuola e a comportarsi in modo da non arrecare danni al
patrimonio della scuola.
7. Disposizioni finali
·
7.1 I principi del presente Statuto trovano
concreta attuazione nei regolamenti delle scuole e nella carta dei servizi, che
individuano gli organi competenti e le modalità necessarie per assicurarne il
rispetto.
·
7.2 I regolamenti delle scuole e la carta dei
servizi sono adottati previa consultazione degli studenti.
·
7.3 Del presente Statuto, nonché dei documenti
fondamentali di ogni singola scuola, è fornita copia agli studenti all'atto
dell'iscrizione.
·
7.4 Contro le violazioni del presente Statuto,
qualsiasi appartenente alla comunità scolastica può rivolgersi, entro trenta
giorni, a un apposito organismo composto dal D Direttore Generale o da un suo
delegato, che lo presiede, e da due ispettori tecnici. Tale organismo potrà
acquisire tutte le informazioni necessarie e dovrà pronunciarsi entro trenta
giorni, esprimendo una valutazione da indirizzare agli organi competenti ad
assicurare il rispetto dello Statuto.
8. Principi per la stesura di nuove norme
per la disciplina nella scuola secondaria superiore
·
1. I regolamenti delle singole scuole
individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari, le relative
sanzioni e il procedimento, nel rispetto dei criteri di seguito indicati.
·
2. Nessuna infrazione disciplinare connessa al
comportamento può influire sulla valutazione del profitto e in nessun caso può
essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
·
3. La responsabilità disciplinare è personale.
Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima
invitato ad esporre le proprie giustificazioni, avvalendosi anche di
testimonianze e dichiarazioni dei compagni.
·
4. Le sanzioni sono sempre temporanee e
proporzionate alla infrazione disciplinare. Lo studente può sempre chiedere la
conversione della sanzione in attività in favore della scuola.
·
5. Il temporaneo allontanamento dalla comunità
scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni
disciplinari, ovvero quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per
l'incolumità delle persone.
I principi dello Statuto trovano concreta attuazione
nel regolamento interno di istituto e
nella
carta dei servizi, che individuano gli organi competenti e le modalità necessarie
per assicurarne il rispetto.
In tale prospettiva il consiglio di Istituto delibererà prima
dell’inizio dell’anno scolastico la costituzione di un apposito organo di garanzia interno alla scuola
disciplinato dai regolamenti della singola istituzione scolastica, a norma
dell’articolo 5 comma 2 DPR 24/6/98 n° 249 e
del prospetto sinottico delle
sanzioni disciplinari in osservanza
degli articoli 3 e 4 del menzionato DPR 249/98.
Per l’irrogazione delle sanzioni di cui all’art. 4, comma 7, e per
i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all’art. 328, commi 2 e
4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n° 297:
·
comunicazione al Ufficio scolastico regionale
entro 15 giorni dalla irrogazione della
sanzione disciplinare e ricorso da parte dell’alunno o del genitore dell’alunno
ad un apposito organo periferico provinciale.
Per l’irrogazione delle sanzioni che non comportino
l’allontanamento dell’alunno dall’ambiente scolastico, in base al DPR 249/98, è
ammesso ricorso da parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da
parte dei genitori nella scuola media, ad un apposito organo di garanzia interno composto
secondo la normativa vigente.
10.Regolamento
e funzionamento dell’organo di garanzia interno
1.
L’organo è costituito complessivamente da
sette persone .
2.
L’organo elegge nel suo seno il Presidente
che, nella prima convocazione, risulta essere il Coordinatore delle attività
didattiche ed educative.
3.
L’organo delibera validamente con la metà più
uno dei suoi componenti qualunque sia il numero degli intervenuti.
4.
L’organo accoglie i ricorsi avverso le
sanzioni disciplinari diverse dall’allontanamento dalla scuola.
5.
Nelle votazioni non è previsto il voto di
astensione.
6.
Il Presidente convoca i membri della
commissione di disciplina almeno tre giorni prima della data fissata per
l’assemblea mediante comunicazione scritta a mezzo raccomandata A/R contenente
: data, luogo dell’assemblea e ordine del giorno.
7.
L’organo di garanzia decide, su richiesta
degli studenti della scuola secondaria superiore, o di chiunque vi abbia
interesse, anche sui conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito
all’applicazione di tale regolamento.
Premesso che lo statuto degli studenti è uniformato al criterio della rafforzamento del senso di responsabilità e del ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica il seguente prospetto sinottico delle sanzioni disciplinari contiene la possibilità di commutare le sanzioni in prestazioni di attività in favore della scuola.
Motivi per i quali può essere inflitta la punizione |
Entità della punizione |
Autorità competente a infliggerla |
Alternative alle sanzioni |
A) Mancanza al dovere
di assiduità nella frequenza |
Ammonizione in classe |
COORDINATORE DELLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ED EDUCATIVE O PROFESSORE |
Obbligo di
frequenza in orario extra-curricurale con il tutoraggio dei docenti |
Motivi per i quali può essere inflitta la punizione |
Entità della punizione |
Autorità competente a infliggerla |
Alternative alle sanzioni |
B) Mancanza al
dovere di assiduità nell’impegno di studio |
Ammonizione
privata o in classe |
COORDINATORE DELLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ED EDUCATIVE O PROFESSORE |
Limitazione dei
diritti associativi e partecipativi; esclusione da attività ricreative,
agonistiche e sportive |
C) Mancanza di
rispetto nei confronti del Coordinatore delle attività didattiche ed educative
dei docenti ,del personale tutto della scuola e dei compagni |
Ammonizione
privata o in classe |
COORDINATORE DELLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ED EDUCATIVE O PROFESSORE |
Comunicazione ai
genitori. Ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità
scolastica |
D) Comportamenti
scorretti nei confronti delle strutture, dei macchinari, dei sussidi
didattici e del patrimonio della scuola. |
Ammonizione
privata o in classe |
COORDINATORE DELLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ED EDUCATIVE O PROFESSORE |
Comunicazione ai
genitori e ripristino del precedente stato funzionale. |
Motivi per i quali può essere inflitta la punizione |
Entità della punizione |
Autorità competente a infliggerla |
Alternative alle sanzioni |
E) Violazione delle
norme organizzative e di sicurezza dettate dal Regolamento d’Istituto |
Allontanamento
dalla lezione (1 o 2 ore) |
COORDINATORE DELLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ED EDUCATIVE O PROFESSORE |
Comunicazione ai genitori.
“Riparazione del danno”; il C.C deciderà le modalità operative di intervento
teso al rafforzamento del senso di responsabilità. |
F) Violazione
delle norme organizzative e di sicurezza in maniera recidiva e reiterata |
Allontanamento di 1
giorno |
CONSIGLIO DI CLASSE |
Comunicazione al
Direttore Generale e ai genitori prestazioni di attività pomeridiane a favore
della scuola. |
G) Comportamenti
che turbino il regolare andamento delle attività scolastiche modificando la
qualità dell’ambiente scolastico. |
Allontanamento da
1 a 4 giorni |
CONSIGLIO DI CLASSE |
Comunicazione al
Ufficio scolastico regionale e ai genitori obbligo di frequenza ad attività
integrative di educazione alla salute in orario pomeridiano. |
Motivi per i quali può essere inflitta la punizione |
Entità della punizione |
Autorità competente a infliggerla |
Alternative alle sanzioni |
H) Offesa al
decoro personale, alle istituzioni o alle religioni |
Allontanamento da
5 a 8 giorni |
CONSIGLIO DI CLASSE |
Comunicazione al
Ufficio scolastico regionale e ai genitori. Limitazione dei
diritti associativi e partecipativi; esclusione da attività ricreative,
agonistiche e sportive |
I) Offesa alla morale,
oltraggio all’istituto o al corpo docente |
Allontanamento da
1 a 15 giorni |
CONSIGLIO DI CLASSE |
Comunicazione al
Ufficio scolastico regionale e ai genitori. Limitazione dei
diritti associativi e partecipativi; esclusione da attività ricreative, agonistiche
e sportive |
L) Commissione di
atti aventi carattere di reato o che costituiscono pericolo per l’incolumità
fisica delle persone. |
Espulsione |
CONSIGLIO DI CLASSE |
Comunicazione ai
genitori; il C.C deciderà le modalità operative di intervento teso al
rafforzamento del senso di responsabilità. |
12.Osservazioni sulle sanzioni
disciplinari :
1.
L’autorità competente ad infliggere le
sanzioni disciplinari (Coordinatore delle attività didattiche ed educative o Professore)
di cui alle lettere B),C),D),E) del prospetto sinottico deve annotare, nel
giornale di classe, il motivo dell’ammonizione, darne comunicazione entro 15
giorni ai genitori .
2.
Lo studente ha diritto ad essere ascoltato al
fine di fornire spiegazioni sul suo comportamento, anche alla presenza di un
altro studente.
3.
Ha la facoltà di commutare qualsiasi sanzione
in attività in favore della comunità scolastica.
4.
Il genitore, nella scuola media, lo studente
nella scuola superiore, hanno il diritto di ricorrere avverso la sanzione
irrogata che non comporti sospensione dall’attività didattica, all’organo di
garanzia interno alla scuola a mezzo raccomandata A/R, indirizzata al
Coordinatore delle attività didattiche ed educative dell’organo collegiale.
5.
Le sanzioni che prevedono l’allontanamento (
di cui alle lettere : F),G),H),I),L) del prospetto sinottico ) dall’ambiente
scolastico da uno a quindici giorni sono comminate dal consiglio della classe
alla quale lo studente appartiene, convocato con urgenza dal Coordinatore delle
attività didattiche ed educative.
6.
Tali sanzioni disciplinari devono essere
comunicate ai genitori nonché al Direttore Generale agli Studi entro quindici
giorni dalla loro irrogazione.
7.
Avverso tali sanzioni è ammesso ricorso al Direttore
Generale agli Studi di Napoli.
Grazie per aver
prestato la Vostra attenzione alla Nostra Offerta formativa per l’a.s. 2003-2004.
Il Rappresentante
Legale
Dott. Sergio
Napolitano